Musica e parole: Lucca ricorda Fabrizio De Andrè foto

Una rassegna che coniuga musica e teatro per rendere omaggio ad uno degli artisti più importanti del ‘900. La forza dirompente del messaggio di Fabrizio De Andrè, a vent’anni dalla morte, non accenna a spengersi, mantenendo inalterata e attualissima la connotazione critica ed emotiva che fin dalle prime canzoni l’ha contraddistinta, e che ha reso l’opera del cantautore genovese così unica, perfettamente riconoscibile e universalmente amata. Con Amico fragile. Lucca per Fabrizio De Andrè, vent’anni dopo la città di Lucca e il teatro del Giglio desiderano ricordare Faber attraverso un progetto composito che mette insieme musica e parole, portando sui palcoscenici del Giglio e di San Girolamo alcune tra le proposte artistiche più accreditate e insieme rispettose della memoria e della cifra stilistica del cantautore. Tre gli appuntamenti in cartellone: La buona novella (album del 1970) nella rielaborazione e interpretazione per band, due voci e coro firmata da David Riondino e Fabio Battistelli con i Khorakhanè; I volti di De Andrè porta a teatro, in una versione musicale di segno classico, i personaggi che Fabrizio De André ha narrato nelle sue canzoni; Così parlò Fabrizio De Andrè del gruppo Progetto in La Minore, che unisce i brani più belli di Faber alle sue parole affidate non alla musica ma alla carta.

La rassegna è stata presentata questa mattina (28 febbraio) con la presenza del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, Giovanni Del Carlo e Manrico Ferrucci, amministratore unico e direttore generale Teatro del Giglio, il produttore de La buona novella Pierluigi Stefani, il Maestro GianPaolo Mazzoli, il presidente di Animando Mauro Di Grazia e Roberto Puccini del gruppo Progetto in La Minore.
“Siamo particolarmente felici di potere ricordare anche a Lucca i 20 anni dalla morte di Fabrizio De Andrè con un programma che coinvolge le scuole e ripercorre non solo la sua opera musicale ma anche quella di poeta – dichiara il sindaco Alessandro Tambellini -. De Andrè è stato un cultore della parola: ha saputo mettere insieme la musica e la parola in un modo unico. Le sue non sono semplici canzoni, sono testi poetici tradotti in musica. L’artista ha recuperato la musica antica dandole una nova vita e rendendola attuale. L’idea di portare i testi di De Andrè a scuola fu un tema accarezzato spesso da Fernanda Pivano: crediamo che i tempi siano ormai maturi perché questo desiderio possa essere esaudito. Siamo inoltre particolarmente onorati della presenza di Dori Ghezzi che sarà a Lucca in questa occasione per parlare del libro in cui racconta la vita trascorsa accanto al maggior cantautore italiano. Stiamo ancora lavorando per concludere queste celebrazioni dedicate a De Andrè con un evento musicale che si svolgerà nel corso dell’estate. De Andrè ci ha regalato perle indimenticabili: aspettiamo i grandi momenti che ci regaleranno i teatri della nostra città”.
“Questa rassegna è nata perché era nostro dovere ricordare i 20 anni dalla scomparsa di un grande artista come De Andrè – commenta Giovanni Del Carlo -. Ci siamo mossi subito ed abbiamo dato vita ad una rassegna che vede la collaborazione di enti ed associazioni del territorio. Vogliamo mettere in evidenza la musica e la poetica , ciò che ha significato De Andrè con il suo linguaggio”.
“La buona novella è l’opera più importante della carriera di De Andrè – le parole di Pierluigi Stefani -. È stata concepita 50 anni fa ma è di un’attualità straordinaria. In scena porterò il mio sogno fin da ragazzo. Lucca la considero la mia città, ma questo spettacolo verrà riproposto con orgoglio anche a Castelnuovo e a Bologna. Portiamo De Andrè anche in quei posti, per un progetto con un’elevata importanza sociale. Ripeto, è un orgoglio”.
Mauro Di Grazia entra nei dettagli dell’evento dell’11 aprile: “ Sarà una serata che legherà la musica al teatro. Sarà un omaggio al grande cantautore dal titolo ‘I volti di De Andrè’. Sono tanti, infatti, le figure rimaste nel nostro immaginario: il pescatore, Gesù, la prostituta. Una delle finalità istituzionali di Animando è quella di promuovere la musica colta di qualsiasi tipo, senza confini di genere. In poche parole, la musica bella: quella di De Andrè lo è”.
La parola passa a Roberto Puccini: “Quello del 15 maggio sarà un concerto-spettacolo teatrale, perché per l’occasione, oltre al gruppo Progetto in La Minore, che da anni porta in giro le canzoni e le musiche di Fabrizio De André, per la prima volta ci sarà anche un attore, Diego Migali, che accompagnerà lo spettatore alla scoperta della poetica e della vita di De André. I brani più belli di Faber si interfacceranno con le letture di Migali, che dipanerà il filo della serata solo attraverso le parole autentiche di De André. Il nostro gruppo stravolge i pezzi di De Andrè, cercando di mantenere il contenuto”.
“Sono felice che il teatro possa celebrare in questo modo una grande figura come quella di De Andrè. Sarebbe stupendo rafforzare la sinergia tra teatro e Boccherini per valorizzare il grande messaggio musicale di De Andrè. Con un occhio dal punto di vista classico”.
Il programma. La buona novella di Fabrizio De Andrè, una tra le più significative e importanti raccolte in versi di Faber, sarà in scena al teatro del Giglio martedì 2 aprile (alle 21) nello spettacolo ideato e diretto da David Riondino e arrangiato da Fabio Battistelli ed Enrico Pelliconi; sul palcoscenico del teatro lucchese, Chiara Riondino (voce solista), Fabio Battistelli (clarinetto), il gruppo musicale Khorakhanè e Nicoletta Bassetti, Gianluca Ravaglia, Enrico Pelliconi. “Io, nel vedere quest’uomo che muore, madre, io provo dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore”. A queste parole De Andrè affidava la propria poetica, la concezione di un Cristo fratello, che aveva incontrato nei vangeli apocrifi. E i testi rivelano subito tutta la propria attualità, l’urgenza e la forza, la bellezza, con istantanee di pura poesia capaci di raccontare la storia antica e moderna. Riondino riprende i testi di quell’album e crea uno spettacolo che tocca le corde del cuore; e da questi registri, quasi ricercando una consonanza filologica di timbri e cadenze con quelli di De Andrè, si crea un omaggio teso ed emozionante ai testi e alla musica del ‘poeta’ di via del Campo.
Lo spettacolo I volti di De Andrè – teatro San Girolamo, giovedì 11 aprile alle 21 – porta a teatro, con un’impronta musicale proveniente dalla musica classica, i volti dei personaggi che Fabrizio De André racconta e descrive in gran parte delle sue composizioni: dal pescatore alla prostituta, dal giudice alla persona di Gesù, per poi allargare gli orizzonti verso l’amore, la libertà, per arrivare agli ultimi e ai più deboli. Dunque un concerto teatrale dove musica, poesia, canto e simboli si uniscono sotto il nome del grande cantautore. La selezione musicale si basa su arrangiamenti scritti da Dario Vannini che si presentano del tutto innovativi, utilizzando per l’occasione uno stile classico e teatrale. Questo tipo di ricerca sonora viene resa grazie all’uso di chitarre classiche, percussioni e flauto traverso. Lo spettacolo presenterà, tra i tanti, alcuni dei brani più celebri di Faber come Amore che vieni, amore che vai, Marinella, Bocca di rosa, passando attraverso Da me riva, Tre Madri, Ho visto Nina volare e altri capolavori della sua vasta produzione. Sul palco i musicisti Pantaleo Annese, voce e canto, Dario Vannini e Giacomo Martinelli alle chitarre, Matteo Cammisa alle percussioni e Laura De Luca corista e flautista.
Così parlò Fabrizio De André – teatro San Girolamo, mercoledì 15 maggio alle 21 – è un concerto-spettacolo teatrale, perché per l’occasione, oltre al gruppo Progetto in La Minore, che da anni porta in giro le canzoni e le musiche di Fabrizio De André, per la prima volta ci sarà anche un attore, Diego Migali, che accompagnerà lo spettatore alla scoperta della poetica e della vita di De André. I brani più belli di Faber si interfacceranno con le letture di Migali, che dipanerà il filo della serata solo attraverso le parole autentiche di De André. A vent’anni dalla morte di Fabrizio De André, Progetto in La Minore, gruppo musicale nato a Lucca negli anni Novanta da un’idea di Roberto Puccini (chitarra e voce) e Marcello Ragone (percussioni) con l’idea di reinterpretare in modo creativo il repertorio di De Andrè, propone uno spettacolo capace di unire le musiche e la poetica di Faber con il suo pensiero, la sua vita, i suoi ricordi e la sua storia.
Dori Ghezzi sarà ospite anche del Lucca Classica Music Festival, la manifestazione in programma il primo fine settimana di maggio. Venerdì 3 maggio alle 21 sarà infatti sul palco del teatro del Giglio e dialogherà con il violoncellista Massimo Polidori e il giornalista Sandro Cappelletto, prima del concerto del quartetto d’archi del teatro alla Scala. L’incontro fa parte del ciclo di appuntamenti che il Festival condivide con il Cortile dei gentili, iniziativa di rilievo internazionale, sviluppata dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, per favorire l’incontro e il dialogo sui grandi temi e le sfide che interessano la società moderna.
I prezzi. La buona novella (Teatro del Giglio): primi posti (platea e palchi centrali) 20 euro (intero), 18 euro (ridotto) secondi posti (galleria e palchi laterali) intero 15 euro, ridotto 10 euro, studenti 7 euro, loggione 5 euro.
I volti di De Andrè – Così parlò Fabrizio De Andrè (Teatro San Girolamo): posto unico 12 euro (intero), 10 euro (ridotto).
Per informazioni, prenotazioni e acquisti rivolgersi alla biglietteria del teatro del Giglio, aperta dal mercoledì al sabato con orario 10,30-13 e 15-18, e un’ora prima di ogni rappresentazione. Telefono 0583.465320 (solo in orario di apertura al pubblico), email biglietteria@teatrodelgiglio.it.

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