Quando l’unione fa la forza ovvero un modo acccattivante, piacevole e figurato di accostare ed unire le proprie capacità creative in un appuntamento da offrire al pubblico. E’ questa la filosofia che ispira la mostra antologica e retrospettiva che vedrà come protagoniste le artiste lucchesi Anita Arrighi e Nicla Menchi unite dalla passione per il colore, la creazione artistica sviluppata dalla prima con tesssuti e ricami dalla seconda tramite i suoi racconti, e l’uso del colore nelle sue creazioni.

L’appuntamento di villa Poschi a Pugnano di San Giuliano Terme vuole essere una commistione di opere d’ arte realizzate da due donne diverse tra loro, ma unite da un filo che è quello della passione per il bello, tramite la propria espressione artistica.
Nicla Menchi, scrittrice, ha esordito con Soprattutto buonumore, nel quale ha rivelato immediatamente la sua notevole dote narrativa. Il suo linguaggio mai scontato o banale presenta uno stile molto accurato, accessibile a tutti, eppure ricercato e coinvolgente, che caratterizza situazioni, ambienti o personaggi. La sua casa, protagonista assoluta del libro, per una serie di eventi è diventata un albergo di charme e ha ospitato persone provenienti da tutto il mondo. Tutto ciò che verrà esposto a Villa Poschi è legato alla “casetta delle selve” e alla terra intormo ad essa. La Menchi infatti con gli alberi da frutto piantati tra gli ulivi, crea delle deliziose marmellate, dove i barattoli sono contrassegnati da etichette che l’ artista prepara da sola e sono legate ai suoi quadri. Si è dedicata anche alla pittura e pure alla realizzazione di variopinti e delicati tappeti di lana, di chashmere (lana riciclata da avanzi di magazzino destinati al macero) che lei ha composto con una tecnica originalissima. Riguardo le etichette delle marmellate, è uscito un testo assai interessante, Il quadernone delle etichette, molto particolare nella sua stesura, che parte appunto dalle varie tipologie di etichetta che contrassegna ciascuna marmellata. L’ autrice ha pubblicato anche due raccolte di racconti, Il triangolo isoscele ed altre geometrie e La casa chiacchierina, e con entrambi ha confermato le sue notevoli doti narrative. Anche Anita Arrighi è una donna un po’ speciale. Usa dei pezzi di stoffa e tanta fantasia per creare dei piccoli mondi in cui piacerebbe perdersi. Da anni porta avanti la sua ricerca nello studio dei risultati ottenuti da accostamenti di tessuti con i loro innumerevoli colori, spessori e trame, creando immagini che fanno di essi un’opera d’ arte: l’arazzo. Dopo numerose mostre in Italia e all’estero, la sua attività artistica si è evoluta con la realizzazione di libri di stoffa nei quali storie, trame , colori e spessori costituiscono un insieme narrante. Tra i suoi tanti libri d’ artista realizzati rigorosamente in esemplare unico e riguardanti filastrocche da lei ideate, la Casa Editrice Castello editore, le ha editato Il Tappomondo che, come scritto sul suo contenitore “è un libro da leggere ma non da sfogliare, qui c’è un filo che devi tirare”. Il suo lavoro nel tempo si è orientato, con i laboratori Il filo magico e Una favola da cucire, verso persone con disagi psichici nonché verso bambini e quegli adulti che hanno voglia di cucire o ricucire pezzi sparsi della loro vita, pezzetti che a prima vista sembra non avere nessun nesso gli uni con gli altri. Propone a se stessa e agli altri incontri ravvicinati con fili e tessuti per sviluppare la fantasia , la creatività, la manualità e l’ascolto di altre voci, interiori ed esteriori.
La mostra apre i battenti domani (13 aprile) alle 16 in Villa Poschi a Pugnano- San Giuliano Terme e rimarrà aperta fino al 20 aprile.