Rischio alluvioni e frane, incontro all’Autorità di bacino

Martedì (16 aprile) alle 10 si terrà a Lucca nel Palazzo Pretorio, sede dell’Autorità di bacino, un incontro pubblico con le istituzioni di riferimento del distretto e numerosi portatori d’interesse, al fine di illustrare le attività programmate da qui al 2021 per l’aggiornamento dei Piani di gestione delle acque, del rischio di alluvioni e del Pai frane previsti sia dalle direttive europee che dalle leggi nazionali. 

Si tratta di una prima occasione di confronto pubblico con gli stakeholders in cui verrà presentato l’intero processo pianificatorio che vede l’Autorità impegnata già da qualche mese e che porterà alla definizione del Piano di gestione delle Acque 2021- 2027 (secondo aggiornamento) e del Piano di gestione rischio alluvioni 2021-2027 (primo aggiornamento) oltre che alla revisione ed aggiornamento, per il territorio toscano, dell’attuale Piano di assetto idrogeologico relativo ai dissesti di origine geomorfologica. In particolare, per quanto riguarda i piani ‘acque’ e ‘alluvioni’, nel corso della riunione sarà illustrato il cronoprogramma delle attività, predisposto e pubblicato sul sito del distretto da dicembre 2018 e, nello specifico, le fasi di consultazione e informazione sui documenti di Piano e le modalità di consultazione preventiva sugli atti da adottare, anche nell’ottica di garantire la piena partecipazione democratica al processo avviato e di avere a disposizione una valutazione onnicomprensiva dei molteplici scenari socio-economico-ambientali che caratterizzano i piani. Per la revisione del Pai frane sarà invece illustrato il percorso in atto, le principali innovazioni e le scadenze previste. Sarà quindi una mattinata di approfondimento sulle tematiche in materia di gestione delle risorse idriche, del rischio di alluvione e di quello da dissesti gravitativi, ma sarà anche l’occasione per informare il pubblico sul completamento della riforma distrettuale e l’avvio operativo delle nuove Autorità di distretto e sui progetti avviati in parallelo alle attività pianificatorie. In particolare, si parlerà di come si pensa di gestire la risorsa idrica e il rischio idrogeologico in genere anche in relazione al cambiamento climatico in atto, oltre che evidenziare il ruolo operativo dell’Osservatorio distrettuale, dello stato ambientale, delle misure e degli indirizzi che si intendono proporre con l’aggiornamento e la revisione della pianificazione. Una delle principali novità riguarda proprio il territorio che costituirà l’ambito di applicazione dei nuovi piani, che ricomprende il versante ligure a mare, il bacino del fiume Magra, gli ex bacini regionali toscani, il bacino dell’Arno e anche il bacino del fiume Serchio, fino al 2015 considerato come distretto autonomo. In questa prospettiva la principale sfida sarà quella di organizzare, sul nuovo territorio, due piani di gestione unitari, il PdG e il Pgra, contro i quattro oggi presenti (e vigenti fino al 2021), mantenendone i contenuti ma omogeneizzandone il quadro conoscitivo e programmatorio di riferimento. In ragione di ciò il PdG e il Pgra, che derivano dalle direttive europee, saranno anche sottoposti, sin dall’inizio, a valutazione ambientale strategica. Mentre per quanto riguarda il Pai frane, che discende dal dlgs 152/2006 e che non è soggetto a Vas, l’obbiettivo in questa fase è quello di uniformare mappe di pericolosità, criteri e le regole per il territorio toscano del distretto già per la fine del 2019, e quindi di procedere nei prossimi anni alla fase di integrazione anche per i territori liguri. L’introduzione della giornata sarà curata dal Segretario generale dell’autorità distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Massimo Lucchesi. Seguiranno alcuni interventi tecnici in cui sarà descritto come si intende aggiornare i piani distrettuali, quali sono le principali problematiche presenti nel distretto con riguardo alla gestione della risorsa e del rischio idraulico e quali sono le procedure da seguire. Sarà infine lasciato ampio spazio alla discussione.

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