650 anni di Libertas. Lucca festeggia indipendenza da Pisa foto

Domenica 28 aprile Lucca celebrerà una ricorrenza molto importante. In quel giorno infatti ricorreranno i 650 anni dalla liberazione dal giogo pisano. Un evento che diede il via alla storia di Lucca come stato indipendente. Per celebrare questo evento – che si tiene la Domenica in Albis (cioè la domenica dopo Pasqua) – i gruppi storici lucchesi, in collaborazione con il Comune di Lucca, la Fondazione Banca del Monte di Lucca e l’Istituto storico lucchese hanno deciso di collaborare per organizzare un ricco programma di eventi e convegni non solo per festeggiare questa ricorrenza ma anche per riflettere sul significato stesso di libertà e su come questo sia stato vissuto dai lucchesi nel corso dei secoli.

Era il 1369, in particolare l’8 aprile, quando l’allora imperatore Carlo IV emise un proclama che restituì alla città di Lucca la propria indipendenza e libertà politica dalla dominazione di Pisa. Da quel momento, la parola Libertas ha iniziato a campeggiare sullo stemma bianco e rosso della città. La Festa della Libertà ricorda quindi che la storia della Repubblica lucchese iniziò quel giorno e permise alla città di conservare la propria indipendenza fino al periodo napoleonico.
“Si tratta di un appuntamento molto importante – afferma il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Oriano Landucci -. Celebriamo infatti, insieme a tutta la città, la liberazione dal giogo pisano. Ci piace vedere in questa festa il valore della libertà che ha caratterizzato Lucca per tutti i secoli della sua indipendenza. Una città che basò la propria libertà non sulla forza militare ma sulla diplomazia. Il valore della libertà era riconosciuto e condiviso da tutti, sia da chi amministrava la città sia da chi viveva nel contado. È un valore che ha temprato nel tempo anche il carattere dei lucchesi: sempre attenti a non ostentare troppo la propria ricchezza. Una caratteristica che ci siamo tramandati di generazione in generazione fino ai giorni nostri”.
“Una delle sfide che le città d’arte e a forte vocazione turistica si trovano a dover affrontare nei prossimi mesi – aggiunge l’assessore alla cultura e al turismo Stefano Ragghianti – è quella di saper conciliare i flussi turistici, che possono portare anche stress per la città, con la propria memoria storica e le proprie tradizioni. Questa festa in particolare ha un profondo valore storico e culturale e ringrazio i gruppi storici per il grande lavoro che hanno fatto. Il saper collaborare e mettere insieme le varie forze, pur nel rispetto della storia di ognuno, per realizzare una proposta culturale interessante è molto apprezzabile. È la festa di tutti i lucchesi”.
Tra gli organizzatori della manifestazione c’è anche la Compagnia Balestrieri di Lucca: “Oltre alle rievocazioni storiche – spiega il presidente Giorgio Serafini – la nostra attività è caratterizzata da una profonda ricerca storica. Abbiamo deciso di riproporre questa celebrazione a partire dagli anni Ottanta, quando ritrovammo dei documenti originali dell’epoca a Pieve Fosciana. Siamo felici che da quest’anno si siano affiancate altre realtà al lavoro che abbiamo portato avanti da soli per 28 anni”.
Tra le manifestazione in programma, anche una parata del gruppo Sbandieratori e musici Città di Lucca: “Per noi è molto importante che i nostri associati non solo conoscano lo sport che praticano ma anche la storia da cui trae origine la nostra attività – spiega la presidente Rosella Simoncelli -. In questo senso abbiamo deciso di coinvolgere la Zecca della città che produrrà uno speciale fiorino, il Fiorino della libertà, che daremo ai nostri giovani. Queste monete celebrative saranno anche messe in vendita ed il ricavato sarà devoluto in beneficenza all’associazione di special olympics Allegra Brigata”.
“È una festa che ho conosciuto solo pochi anni fa – ammette il presidente dell’associazione Contrade di San Paolino, Paolo Gianni – ma ha un valore importante e sono felice che le sia stata data l’importanza dovuta. Nel corso della storia è stata sicuramente una delle feste civili più importanti della città ed insieme al palio di San Paolino e la festa della Santa Croce. Mi auguro che questa collaborazione sia foriera di ulteriori sviluppi pur rispettando la storia e le tradizioni di ognuno”.
Presente all’incontro anche il direttore dell’Istituto storico lucchese Antonio Romiti che, per l’occasione, organizzerà un ciclo di quattro incontri dedicati proprio alla storia di Lucca e della sua indipendenza: “Noi portiamo avanti un lavoro scientifico – spiega – ma questo a volte ci fa perdere un po’ il contatto con le tradizioni popolari, per questo sono molto felice di essere qui oggi. La libertà ha un valore molto importante per i lucchesi ed è proprio questo il che approfondiremo durante gli incontri”.
Il programma. Alle 9,30 l’associazione Contrade di San Paolino e l’associazione Sbandieratori e musici Città di Lucca partiranno in corteo da Porta San Pietro e si congiungeranno in piazza San Giovanni con la Compagnia Balestrieri, per raggiungere poi insieme il duomo di San Martino dove sarà celebrata la messa alla presenza delle autorità. Alle 11.30 di fronte alla cattedrale, la compagnia Balestrieri aprirà le celebrazioni per la rievocazione storica dell’antica cerimonia dell’investitura dei Gonfalonieri di Terziere. Seguiranno poi le esibizioni degli sbandieratori accompagnati dai tamburini dell’associazione Contrade di San Paolino.
Non mancheranno anche le esibizioni e le gare di tiro. Il campo in via della Pattana a Pontetetto, a partire dalle 15 ospiterà la gara di tiro. Sono attese le Compagnie balestrieri di Chioggia, Gualdo Tadino, Amelia, Ventimiglia e Terra del Sole.
Una gara di tiro si svolgerà nello stesso orario anche al campo gara di porta San Jacopo. Qui saranno presenti le compagnie di Volterra, Massa Marittima e la Federazione balestrieri della Repubblica di San Marino. Sarà inoltre aperta al pubblico la sede dei Balestrieri di Lucca al baluardo San Pietro con la possibilità di visitare il sotterraneo.
Sempre a partire dalle 15 il gruppo Sbandieratori e musici città di Lucca, insieme ai tamburini dell’associazione Contrade di San Paolino, sfilerà in corteo partendo da piazzale Verdi. Il corteo arriverà in piazza Napoleone alle 15,30 dove ci sarà l’esibizione degli sbandieratori under 18. In piazza Napoleone, inoltre, sarà presente anche un banco con il “Fiorino della Libertà” coniato per l’occasione dall’Antica Zecca di Lucca: il ricavato della vendita sarà devoluto in beneficenza. 
Il programma della Festa della Libertà sarà arricchito dai convegni organizzati dall’Istituto Storico Lucchese, con la collaborazione degli Sbandieratori e musici Città di Lucca e ospitati nell’auditorium del Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Il primo si svolgerà sabato 27 aprile con Mauro Ronzani, docente ordinario di Storia Medievale all’Università degli Studi di Pisa, per un incontro dal titolo L’ultima signoria dell’imperatore e le sue conseguenze: Pisa fra 1368 e 1370. Sabato 4 maggio Andrea Zorzi, docente ordinario di Storia Medievale e direttore del Dipartimento Sagas dell’Università di Firenze, presenterà La libertà nelle città toscane del Trecento mentre il sabato successivo (11 maggio) Claudia Storti, docente ordinario di Storia del diritto medievale e moderno dell’Università degli Studi di Milano, sarà la relatrice del convegno Lo Statuto di Lucca del 1331. Il ciclo degli incontri si chiuderà sabato 18 maggio quando Antonio Romiti, docente ordinario di Archivistica dell’Università degli Studi di Firenze e presidente dell’Istituto Storico Lucchese, approfondirà il tema Lucca e la Libertas: una città indecisa o consapevole?
Tutti gli appuntamenti all’auditorium avranno inizio alle 17 e saranno ad ingresso libero.

Luca Dal Poggetto

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