Summer, D’Alessandro pensa ad un altro maxi concerto

di Roberto Salotti
Uno sforzo doppio, per variare la formula dei concerti all’ex campo Balilla, inaugurati dalla performance che resterà “ineguagliabile” dei Rolling Stones, con un occhio rivolto già al 2020 e al 2021. Per il prossimo anno, il patron del Lucca Summer Festival, Mimmo D’Alessandro, pensa del resto già in grande: “Quello che stiamo preparando per i concerti di Ennio Morricone e Elton John resterà comunque nella storia della musica: vogliamo continuare a tenere alta l’asticella. Un altro maxi concerto stile Stones sugli spalti? Io sono pronto a proporlo già per il 2020, ma il concerto del 2017 resterà e voglio che resti un unicum”.

D’Alessandro lo dice, al termine di un incontro con il capo di gabinetto del sindaco Alessandro Tambellini, Luca Galli, con il quale seguiranno, come è ovvio, altri confronti sia per l’organizzazione del cartellone 2019, sia per gettare le basi per almeno le prossime due edizioni: “E’ necessario cominciare fin da ora a organizzare i prossimi anni – spiega Mimmo D’Alessandro -, perché la programmazione è indispensabile alla qualità del festival, che vogliamo mantenere molto alta”.
Quest’anno, oltre ai concerti in piazza Napoleone, il banco di prova degli spalti, come ormai noto, varierà formula: i concerti da uno diventeranno due, seppure a capienza ridotta: 20mila circa per ciascuna delle due performance in programma, quella del 29 giugno, con la quale Ennio Morricone chiuderà la sua lunghissima carriera e quella del 7 luglio, tappa lucchese dell’ultimo tour di Elton John. “L’impegno richiesto è massimo, perché allestiremo una platea con posti a sedere – ricorda D’Alessandro -. Un’impresa del genere è chiaramente impegnativa e vogliamo testare questa formula, per vedere come andrà e eventualmente riproporla”.
La macchina organizzativa, ovviamente, è già partita: “Con Galli abbiamo affrontato temi come il futuro della manifestazione ed ho trovato condivisione – sottolinea D’Alessandro -. Dobbiamo pensare al Lucca Summer Festival, come un evento in crescita e che necessita di uno sguardo che deve andare al di là e oltre della programmazione ordinaria e annuale”. Sorprese, non ne mancheranno, assicura come sempre D’Alessandro.

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