Il genio di Depero in mostra per riapertura Lu.c.c.a. foto

L’artista è chimico, fisico, architetto. Soldato, pazzo, scriveva Fortunato Depero, artista eclettico, ironico, visionario e maggior rappresentante del Futurismo.
Il Lu.c.c.a Center of Contemporary Art compie dieci anni e, dopo sei mesi di attesa, riapre la stagione all’insegna della tecnolgia e dell’interattività con la mostra Fortunato Depero. Dal sogno futurista al segno pubblicitario. I curatori sono Maurizio Scudiero, storico di riferimento internazionale per il futurismo e Maurizio Vanni, museologo e storico dell’arte. “L’arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria”, scriveva ancora Depero e le 80 opere esposte ricostruiscono proprio la produzione creativa dell’artista, che lo vide ben presto avvicinarsi al mondo industriale e della pubblicità.
L’inaugurazione stasera (9 maggio), alle 18,30, al Lu.c.c.a. Novità assolute: il chatbot e un impianto di localizzazione.

Il chatbot consente ai visitatori di ricevere informazioni delle opere che stanno guardando sul proprio cellulare, in italiano e in inglese; parallelamente, la locazione effettuata tramite dispositivi mobili e tag, rintraccerà la posizione del visitatore all’interno del museo e veicolerà automaticamente il contenuto informativo in base all’opera. “La tecnologia sviluppata grazie alla collaborazione con le aziende Thinkinside e Dimension – dice Maurizio Vanni, curatore della mostra e direttore generale di Lu.c.c.a – è dunque funzionale al miglioramento delle performance del museo, ma anche finalizzata a creare un’esperienza personalizzata”.
La mostra è stata presentata stamani (9 maggio), a Lu.c.c.a, da Angelo Parpinelli, presidente della fondazione Lu.c.c.a museum e i due curatori della mostra, Maurizio Vanni e Maurizio Scudiero.
“Il Lucca Center of contemporary art ha finalmente riaperto i battenti. L’attesa è durata sei mesi, ma è stata necessaria – spiega Angelo Parpinelli, presidente della fondazione Lu.c.c.a – per realizzare un restyling museologico e tecnologico, che continuerà a svilupparsi nel corso dell’anno, con lo scopo di migliorare l’interazione con i visitatori, offrendo proposte sempre più personalizzate. Lucca è una città ricca d’arte – continua Parpinelli – penso al museo di villa Guinigi o alla fondazione Ragghianti. Vogliamo che anche il Lu.c.c.a diventi un punto di riferimento artistico per la città, ma anche per i turisti”. Presenti, infatti, all’accoglienza dei visitatori, tre ragazze che faranno da guida-multlingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo e israeliano. Oltre alla chatbot e al servizio di localizzazione, il Lu.c.c.a offrirà anche una guida personalizzata di integrazione e informazione turistica, in diverse lingue, così da poter ampliare sempre di più la realtà artistica del museo. Attenzione anche al sociale – dice Maurizio Vanni, curatore della mostra e direttore generale del Lu.c.c.a – con progetti di arte-terapia, inclusione. Abbiamo organizzato gruppi di lavoro settimanali con specialisti, per bambini sotto i cinque anni e anziani”.
La proposta espositiva si snoda tra capolavori provenienti da importanti collezioni italiane che raccontano il sogno futurista di Fortunato Depero dal 1914 fino alla prima metà degli anni Venti, per poi approdare al segno pubblicitario con disegni, collage, grafiche, per le campagne dell’Acqua San Pellegrino, del liquore Strega, del mandorlato Vido, dei mattoni Verzocchi, del tamarindo Erba, del cioccolato Unica e, soprattutto, dell’azienza Campari, a cui è dedicata un’intersa sala.
“Depero rivoluzionò i criteri del manifesto pubblicitario – racconta Maurizio Scudiero, curatore della mostra -, puntando soprattutto sul carattere tipografico, considerato elemento caratterizzante del simbolo e del prodotto. Era un’artista fuori dagli schemi, anticipatore del Dada, di influenza Metafisica e la stessa mostra vuole essere provocatoria e ribaltare l’dea del fascismo legata a quella del futurismo. Molti futuristi erano anarchici, comunisti. Simultaneità, ecletticità, idolatria dell’industria meccanica e l’inevitabile richiamo alla natura che fa di Depero un futurista di tecnica rinascimentale. L’esposizione – continua Maurizio Scudiero – ha un impianto che si potrebbe definire didattico, in quanto accosta le opere pubblicitarie con i disegni esecutivi finali: dall’ideazione all’esecuzione. Le sue idee si muovevano trasversalmente nel tempo: nessun progetto bocciato veniva buttato via – conclude il curatore Scudiero – ma conservato in attesa di tempi migliori e quindi riproposto”.
La mostra ha ottento il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Camera di Commercio di ucca, Confindustria Toscana nord, Confcommercio province di Lucca e Massa Carrar, Confesercenti Toscana nord, Confartigianato imprese Lucca e realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Gesam Gas e Luce.
Aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19. Chiusa il 15 agosto. Biglietto intero: 10 euro; ridotto: 8 euro.

Rebecca Del Carlo

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