Studenti ‘storici’ protagonisti allo Young Historian Festival

Lo Young historians festival di Lucca non è un festival per i ragazzi ma dei ragazzi e con i ragazzi. I ragazzi non sono i destinatari dell’attività didattica ma ne sono sono gli artefici: sono loro che si pongono nel ruolo del ricercatore e del docente per misurarsi con lo sforzo di insegnare ai propri coetanei. Lo Young historians festival, di cui si è tenuta un’edizione pilota nel 2018, ha visto ampia partecipazione di studenti, insegnanti e soggetti culturali locali e nazionali. È il primo festival italiano di storia rivolto ai ragazzi in età scolare. Il logo raffigura la corona presente sulla stemma di Lucca che celebra la parola Young a significare che i protagonisti del festival sono proprio loro, i giovani. Si terrà dal 30 maggio all’1 giugno. 

Il festival si articola in un congresso dei ragazzi a cui si affiancano diverse attività complementari. Quest’anno si terranno delle visite didattiche agli scavi di San Giovanni e Reparata, il primitivo edificio battesimale a Lucca, insieme ad attività di laboratorio in San Micheletto, sede del congresso. Inoltre il 31 maggio si terranno delle viste guidate al castello di Nozzano con la collaborazione dell’associazione culturale Il castello. Infine il 1 giugno si terranno delle visite didattiche, con una particolare attenzione ai ragazzi, in occasione dell’apertura straordinaria della cappella di villa Buonvisi a Monte San Quirico, Lucca, che vanta l’unico ciclo di affreschi completo relativo alle storie del Volto Santo.In mezzo a un proliferare di appuntamenti tematici, che vanno dalla filosofia alla matematica, lo Young historians festival è il primo festival italiano di storia rivolto ai ragazzi in età scolare, pensato come appuntamento fisso che qualifichi la città di Lucca, come luogo della storia per eccellenza, in cui la storia si impara a maneggiarla con particolare attenzione alla formazione e alla didattica. Come spesso succede, si è scelto di organizzare un festival rivolto ai giovanissimi e fatto dai giovanissimi, nato inizialmente per un motivo casuale. All’interno delle attività di Arvo, alcune scuole del territorio lucchese e delle zone limitrofe si erano occupate con successo di argomenti relativi alla città. L’istituto comprensivo di Licciana Nardi e quello di Camporgiano nel 2017 hanno vinto la settima edizione di Raccontare il Medioevo, il concorso anzionale di Scrittura indetto dall’istituto storico italiano per il Medioevo di Roma. La notizia era passata inosservata, nessuno a Lucca era a conoscenza di queste attività e dei relativi risultati. Si è pensato quindi di iniziare valorizzando il lavoro fatto e organizzando un congresso per questi studenti, in modo da farli incontrare e permettere loro di confrontarsi sulle attività svolte. Al contempo si è voluta creare un’occasione di incontro tra la città e questi ragazzi che si sono occupati della sua storia ampliando l’occasione del congresso a un festival che coinvolgesse più attori e più istituzioni, pubbliche e private. Questa esperienza ha riservato notevoli sorprese. Hanno colpito tutti il modo professionale in cui si sono relazionati i ragazzi e la qualità delle interazioni che sviluppavano tra di loro. Per arrivare a un simile risultato è stato necessario un attento lavoro di confronto con le scuole ottenendo infine la creazione di solidi rapporti di collaborazione. Facendo tesoro dell’esperienza maturata con l’edizione pilota del 2018, col sostegno della fondazione Crl, vogliamo riproporre una prima edizione effettiva dello Young historians festival che continui ad occuparsi dei temi della storia cittadina e dell’itineranza che così tanto peso stanno assumendo nella valorizzazione del territorio. Sulla base delle indicazioni delle scuole, degli operatori museali, degli enti di promozione del territorio, è emersa la coscienza di un vuoto di competenze e di materiale didattico. Per questo motivo lo Young historians festival 2019 verterà sulla tematica: Verso Lucca. Pellegrinaggi e itinerari culturali di un territorio.
Al congresso, il 30 maggio, alle 10,30, in San Micheletto, dei giovani storici parteciperanno anche il centro internazionale di didattica della storia e del patrimonio (DiPaSt) dell’università di Bologna e lo Young historians festival di Lucca da quest’anno è gemellato con la Festa internazionale della Storia di Bologna, per questo una delegazione lucchese sarà presente alla Festa che si terrà in ottobre all’Archiginnasio. Due studiose lucchesi (Leone e Landucci, 2005-2006) hanno scritto: “Il territorio vive nella misura in cui c’è chi lo rende vivo e questo comporta il coinvolgimento della gente, che deve riappropriarsene, riscoprendo prima di tutto l’amore di ciò che lo circonda, maturando poi, attraverso la conoscenza, una chiara ed oggettiva consapevolezza delle sue ricchezze e potenzialità”.
Questo è esattamente lo spirito dello Young Historians Festival che, facendo perno sul congresso dei ragazzi intorno a cui tutto ruota, intende far conoscere la ricchissima tessitura storica del territorio di Lucca attraverso una serie di visite che accompagnano e integrano l’esperienza di ricerca dei più giovani tra gli storici.

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