Primitivismo nell’arte, chiude la mostra alla Fondazione Ragghianti

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L’artista bambino. Infanzia e primitivismi nell’arte italiana del primo Novecento: ultimissimi giorni – chiude domenica (2 giugno) – per visitare la mostra alla Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca. L’esposizione, che, oltre a un ottimo riscontro di pubblico, ha fatto registrare un’importante eco sulla stampa, è stata recensita sulle principali testate nazionali e ha avuto ampio spazio anche in molti programmi televisivi (come “Bell’Italia” di Rai 3) e radiofonici (Rai Radio 3, Radio Montecarlo, Controradio…).

La mostra, curata da Nadia Marchioni, con in coordinamento del direttore Paolo Bolpagni, offre uno spunto insolito e interessante sull’arte italiana del primo Novecento, presentando una selezione di opere di alcuni grandi maestri, noti o riscoperti, che riflettono sul tema del linguaggio infantile, dei primitivismi e degli arcaismi per dar corso alla loro ricerca pittorica.
Partendo dalla fine dell’Ottocento, l’itinerario espositivo percorre i primi decenni del ventesimo secolo, con opere di artisti affascinati dall’universo infantile, di cui riprendono l’essenza in varie forme e stili: la semplicità, la poesia, l’ingenuità.
Il mondo dell’infanzia è anche uno dei soggetti dei lavori in mostra, ma non l’unico. Sono presenti paesaggi bucolici, alcune nature morte, scene di vita nei campi, ma anche illustrazioni. Sono esposte inoltre riviste per bambini del primo Novecento, come il Corriere dei Piccoli e Il giornalino della Domenica. Non mancano, poi, le opere che hanno come tema la Prima guerra mondiale, vista però, in molti casi, in una maniera quasi trasfigurata, attraverso occhi fanciulleschi.
Le oltre cento opere esposte sono divise in sei sezioni e gli artisti rappresentati sono molti e importanti. Un ruolo da protagonisti spetta ad Adriano Cecioni, a Vittorio Corcos, a Giacomo Balla, poi ai toscani Alberto Magri, Adolfo Balduini, Spartaco Carlini, Lorenzo Viani, Ardengo Soffici e Ottone Rosai, ma fondamentali sono anche le presenze di Carlo Carrà, Duilio Cambellotti, Mario Sironi, Carlo Erba, Giorgio de Chirico e Giorgio Morandi. Gli artisti non italiani sono Pablo Picasso, il Doganiere Rousseau ed Elisabeth Chaplin. La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Per informazioni www.fondazioneragghianti.it, tel. 0583 4672056.

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