Orchestra del Maggio in concerto al teatro del Giglio

Il Maggio musicale fiorentino fa tappa in città. Nell’ambito della edizione di quest’anno, torna l’iniziativa Maggio in Regione con il concerto dell’Orchestra del Maggio diretta dal maestro Wolfram Christ. Già eseguito il 18 maggio a Firenze al Teatro del Maggio, il concerto sarà al Teatro del Giglio venerdì (14 giugno) alle 21; in programma, due celeberrimi brani del repertorio sinfonico, la Sinfonia 8 di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia 3 in re maggiore D 200 di Franz Schubert.

Il maestro Christ è nato nel 1955 a Hachenburg, in Germania. Dopo un lungo periodo come prima viola nei Berliner Philharmoniker e nella Lucerne Festival Orchestra e come docente alla Hochschule für Musik di Friburgo, intraprende la carriera di direttore d’orchestra. Collabora con prestigiose orchestre di tutto il mondo: fra queste ricordiamo la Münchner e la Scottish Chamber, la Royal Danish di Copenhagen, la Mozart di Bologna, il Maggio musicale fiorentino, la Simón Bolívar di Caracas, la Auckland Philharmonia, la German Radio Philharmonic di Saarbrücken, la Camerata di Madrid e la Südwestdeutsches Kammerorchester di Pforzheim. È stato direttore principale della Kurpfalz Chamber Orchestra di Mannheim dal 2004 al 2008, ampliandone l’attività concertistica anche all’estero e collaborando con solisti di fama internazionale quali Sabine Meyer, Emmanuel Pahud, e Renaud Capuçon. Un rapporto profondo lo lega alla Stuttgarter Kammerorchester, di cui è stato Direttore ospite dal 2009 al 2013 e con la quale si è esibito allo Schleswig-Holstein Musik Festival e al Lucerne Festivals nel 2011, guidandola anche in una lunga tournée in Sudamerica nel 2012. Nel 2014 per l’etichetta Hänssler Classic incide le Sinfonie di Amburgo di Carl Philipp Emanuel Bach con la Stuttgarter Kammerorchester, ritenute dalla critica fra le migliori interpretazioni in disco.
“Dalla Sinfonia Pastorale in poi – così Paolo Gallarati nelle note di sala al concerto – l’idea della gioia domina la produzione sinfonica di Beethoven sino all’apoteosi esplicita e trionfale della Nona Sinfonia. L’Ottava Sinfonia, composta rapidamente nell’estate 1812, ed eseguita per la prima volta nella Redoutensaal di Vienna il 14 febbraio 1814, fu lavorata con estrema cura attraverso numerosi ripensamenti, documentati da una grande abbondanza di schizzi. Dopo la celebrazione della gioia in seno alla Natura consegnata da Beethoven alla Sinfonia pastorale e l’estasi ditirambica della Settima, la piccola Ottava rappresenta la gioia nell’intimità domestica, la tenerezza del focolare, il gusto della burla e dello scherzo sotto il segno dell’umorismo nella sua accezione più vasta e universale: dall’ironia romantica, sentita come saggia relativizzazione dell’esperienza, alla risata fragorosa e liberatoria. Ogni accento tragico è qui abbandonato, lo spirito del gioco ritorna, ma in forme del tutto diverse da quelle della Prima Sinfonia”.
“La Terza Sinfonia – scrive Paolo Petazzi nelle note di sala al concerto – fu iniziata da Franz Schubert il 24 maggio 1815, a pochi mesi di distanza dalla Seconda, messa da parte in giugno, ripresa l’11 luglio e finita il 19 luglio: cronologicamente vicinissima, si differenzia nettamente dalla sinfonia precedente, in una coppia per certi aspetti affine a quella che formeranno poi le Sinfonie n. 4 e 5. Alla rapidità con cui fu composta sembra corrispondere una vivace disinvoltura nella costruzione, nella quale non si ritrovano le ambizioni della Sinfonia in si bemolle maggiore e la vasta concezione del suo primo e quarto tempo. La Terza è più breve, e nella sua dimensione di grazia leggera è condotta con una scioltezza e una sicurezza di mano ammirevoli, con gusto quasi cameristico, nell’ambito di una ben calibrata concisione. Non abbiamo notizie di esecuzioni della Terza durante la vita di Schubert. Il primo a dirigerla nella sua completezza fu August Manns a Londra il 19 febbraio 1881; ma in precedenza a Vienna Johann Herbeck (lo stesso che nel 1865 diresse la prima della Sinfonia in si minore Incompiuta, poco dopo che ne era stata scoperta l’esistenza) aveva proposto il 2 dicembre 1860 il Finale della Terza a conclusione di una specie di antologia dalle sinfonie giovanili, comprendente i primi due tempi della Quarta e il terzo della Sesta”.
Posto unico (non numerato) intero 15 euro – ridotto* 12 – scuole 6 euro; 
(* le riduzioni sono valide per abbonati alle stagioni del Teatro del Giglio e del Maggio Musicale Fiorentino, over 65, under 30, soci Unicoop).
Informazioni e acquisti alla Biglietteria del Teatro del Giglio, aperta al pubblico dal mercoledì al sabato con orario 10,30-13 e 15-18, e un’ora prima di ogni rappresentazione (tel. 0583.465320 in orario di apertura al pubblico, e-mail biglietteria@teatrodelgiglio.it.) o sul sito del Maggio Musicale Fiorentino.

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