Voli e naufragi, nella mostra di Lovi l’arte parla all’anima foto

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Una sintesi tra le opere realizzate in decenni di carriera ed altre che appartengono all’ultimo periodo di lavoro: al palazzo delle Esposizione della Fondazione Banca del Monte di Lucca arriva Volilovi, la personale dell’architetto, pittore e designer Mauro Lovi. 

La mostra – aperta da domani (15 giugno) al 14 luglio – è stata presentata stamani (14 giugno) dall’artista, affiancato dall’avvocato Alberto Del Carlo (presidente Fondazione Lucca Sviluppo) e da Alessandro Romanini (consulente della Fondazione Bml per le mostre).
Relitti, velivoli, foreste di pioppi, bird watching e frattaglie che rimangono intrappolate sulla battigia: opere realizzate con materiali differenti, ma accumunate dal tema dell’esperienza. “Dopo tanti anni – commenta Lovi – torno ad esporre per la Fondazione con passione e divertimento. La mostra recupera materiali realizzati per esposizioni in altre città (Milano, Trapani, Francoforte ndr) ed opere nuove. Vorrei che queste opere aiutassero a rileggere il mondo con occhi nuovi, proprio come fa un naufrago appena arenatosi su una spiaggia”. Il riferimento, in questo senso, va all’opera “Relitto della comunicazione”, sintomatica di un modo di relazionarsi con il prossimo che, spiega Lovi, “oggi risulta sempre più spiaggiato”. La grande imbarcazione composta di cartone campeggia materialmente e simbolicamente proprio all’ingresso del palazzo. Poco più avanti ecco un quadro altrettanto evocativo: Il mare in pasta di sangue, riferimento che si apre ai significati più diversi, ma che ammicca potentemente al drammi odierni.
Un’urgenza creativa, quella di Lovi, che lo conduce a “sputare fuori” ogni frammento del suo sentire perché, confessa, “Non ho mai voluto cassetti per le mie scrivanie, i sogni preferisco tenerli fuori”. Come quando – era il tempo andato del liceo – il suo professore, muovendosi snello tra i banchi, lo esortava: “Vola Lovi, sogna ragazzo!” (da questo riferimento il nome della mostra, ndr). “Lovi, un grande amico della Fondazione, – osserva Del Carlo – espone una serie di opere rappresentative del suo eterogeneo percorso artistico, capace di intrecciare i mondi della pittura e dell’architettura con i linguaggi dell’arte e del graphic design. Più che volare – rileva ancora – il suo viaggio è stato un navigare: ce lo dice lui stesso con l’opera sul naufragio, che per noi è un inabissarsi nella sua creatività per riaffiorare e sperimentare linguaggi nuovi”.
Per Romanini “Quella di Lovi è un’operazione importante, perché consente allo spettatore di guardarsi all’interno. La sua è una sperimentazione interdisciplinare, che fa dialogare l’opera con lo spazio circostante. Attraverso iniziative come questa si promuove concretamente la creatività del territorio”.
Secondo Olimpia Niglio, che introduce il catalogo relativo alla mostra ed edito da Maria Pacini Fazzi, questa è una sorta di naufragio della mente, “dove è facile perdersi in uno spazio infinito di elementi e dove non è facile raggiungere subito uno stadio di serenità, ma per questo ci aiuta la contemplazione della natura, sempre presente nelle opere di Lovi”.
L’ingresso alla mostra è libero (fino al 14 luglio, apertura dal martedì alla domenica, dalle 15,30 alle 19,30).
Per informazioni, richieste e prenotazioni di visite guidate speciali e per gruppi: segreteria@fondazionebmlucca.it

Paolo Lazzari

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