Bevande zuccherate: veleno per la salute dei bambini

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L’abitudine di consumare bevande zuccherate rappresenta un pericolo per la salute a tutte le età, ma ancora di più per un organismo in crescita come quello dei bambini.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) esorta tutti noi a non consumare più del dieci per cento delle calorie complessive giornaliere a base di zuccheri aggiunti. Meglio sarebbe eliminare lo zucchero del tutto, cosa che non è impossibile e neanche particolarmente difficile.
Secondo quanto raccomanda l’Oms, consideriamo che su un fabbisogno calorico di duemila chilocalorie (il discorso non si esaurisce con il semplice concetto di caloria, ma sarebbe meglio parlare di qualità e di impatto dei nutrienti sul nostro organismo), la quantità di zucchero non dovrebbe superare i venti grammi.

Questa quantità si raggiunge velocemente, se le nostre scelte ricadranno su cibi e bevande industriali. In estate, il gran caldo fa aumentare la sete, e spesso vengono offerte ai bambini bevande che sono di uso comune, e che spesso accompagnano anche il pranzo e la cena quotidianamente.
Facciamo l’esempio di una classica lattina da 33 centilitri di cola o the alla pesca e di un brick standard di succo di frutta e scopriamo quanto zucchero contengono:
– Cola 35 grammi
– The alla pesca 31,5 grammi
– Succo di frutta all’albicocca 24 grammi
Come si può vedere, si superano ampiamente i valori raccomandati; ma soprattutto, con questi prodotti, vengono ingerite calorie ‘vuote’, si innalza velocemente il valore della glicemia (quantità di zucchero nel sangue), senza ottenere in cambio nutrienti di buona qualità. A causa del picco glicemico determinato da questa quantità di zuccheri semplici, si avrà maggiore produzione di insulina, riduzione drastica della glicemia e di nuovo fame e voglia di cibi zuccherati. Soprattutto per i bambini, che sono organismi in crescita, questo andrebbe evitato; molti studi indicano che i bambini che hanno assunto bevande zuccherate nella primissima infanzia hanno una prevalenza di obesità a sei anni, doppia rispetto a quelli con le consumano. Offriamo ai più piccoli, succhi di frutta fresca, centrifughe o estratti, se preferiscono le bevande; ma soprattutto offriamo loro frutta fresca di stagione, che cede acqua gradatamente durante la digestione e sazia con il suo apporto di fibre.
Il cibo adatto a noi, non è complicato, e la strada per un’alimentazione sana pone le sue basi nella semplicità.

Ombretta Velotti
biologa nutrizionista

 

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