Presepi nelle cappelle delle dimore storiche

Un viaggio attraverso i presepi nella cappelle dei palazzi di città ed in quelle di campagna: è quello che propone l’associazione delle ville e dei palazzi lucchesi che, in occasione del 30esimo anniversario dalla sua fondazione (avvenuta il 21 dicembre 1986) ha deciso di plasmare un percorso nuovo mediante il quale contemplare la natività e, al contempo, il fascino architettonico del nostro territorio. L’evento si svolge nei mesi di dicembre (nei giorni 8,9,10,11,17,18,24,26) e gennaio (1,6,7,8).

L’iniziativa, che per questa sua prima edizione coinvolgerà 5 palazzi tra Lucca (palazzo Bernardini, Cappella villa Oliva), Capannori (Cappella Santini, Villa Torrigiani – Palazzo Boccella) e Montecarlo (Cappella Fortezza di Montecarlo), è stata presentata oggi (21 novembre) dalla presidente dell’associazione, Vittoria Colonna, affiancata dal vicepresidente Giovacchino Giurlani e dagli altri soci, tra i quali Valter Menchini, Maria Vittoria Giurlani, l’avvocato Silvestrini e Romano Citti (Palazzo Boccella).
“La nostra missione – afferma la presidente Colonna – è quella di conservare l’anima e la vita di questi luoghi, mediante iniziative volte ad ampliare la conoscenza collettiva e la ricerca. Abbiamo realizzato un itinerario per riscoprire ed apprezzare la cultura espressa dai nostri territori ed offriamo il fulcro della tradizione locale. Per questo abbiamo scelto proprietà con una cappella accessibile, all’interno della quale troverete presepi ‘rivisitati’ a seconda del luogo in cui si trovano”.
E’ il caso dell’allestimento a palazzo Bernardini: “Sarà un presepe in chiave laica – svela l’avvocato Silvestrini – all’interno del quale verranno utilizzati materiali nuovi”. Novità e sorprese sono attese in ciascuno dei luoghi prescelti: “Sono stata incaricata di occuparmi della Cappella Santini – ricorda Maria Vittoria Giurlani – e lo farò con grande piacere. Questo è un territorio che esprime grandi tradizioni, ma noi vogliamo coniugarle in modo da creare elementi di novità”, chiude colei che per 14 anni si è occupata di alta decorazione nei giardini delle Americhe, dall’Uruguay a Miami. Alla fortezza di Montecarlo è pronto, invece, un presepe composto da circa cento statuine, scrupolosamente rimesse a lucido in questi giorni: si tratta di una tradizione che va avanti da 5 secoli.
Di sfida parla anche Romano Citti: “Noi allestiremo per 3 giorni – precisa – perché poi i ragazzi della scuola Made dovranno tornare a casa per le festività natalizie. Offriremo cibo e bevande agli ospiti, oltre alla nostra accoglienza. Il primo anno di corsi ha fatto trovare lavoro a 14 dei 17 ragazzi iscritti e gli altri hanno proseguito l’iter di studi: siamo molto soddisfatti”.
In coda, Giovacchino Giurlani si sofferma sulla crucialità del presepe per la tradizione del territorio: “C’è un principio fisico – osserva – che per ogni azione prevede una reazione uguale e contraria. Bene: anni fa, in una scuola, un preside decise di rimuovere un presepe e, da lì, si sviluppo la reazione di tutti coloro i quali ritengono che sia necessario difendere la nostra tradizione. Ed è quello che, tramite questa iniziativa, cerchiamo di fare anche noi”.
L’ingresso al presepe è gratuito (tranne che nel caso della Fortezza di Montecarlo, dove è previsto il biglietto) e gli orari variano conformemente alle esigenze: Palazzo Bernardini è aperto dalle 10 alle 22; la Cappella di Villa Oliva dalle 14 alle 17,30; la Cappella Santini dalle 14 alle 17,30; Palazzo Boccella, nei soli giorni 8, 11 e 24 dicembre, dalle 17,30 alle 20 (con visita alla pieve romanica ed al presepe di Marzapane, insieme a cioccolata calda e vin brulé per gli ospiti, allietati anche dalla Filarmonica Gaetano Luporini di San Gennaro); la Fortezza di Montecarlo dalle 14 alle 17. Per ulteriori info cliccate qui.

Paolo Lazzari

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