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Con Lucia Giovannetti i gioielli arrivano a domicilio: “Lockdown? Spazio alla creatività”

L'artista lucchese: "Così accontento chi non può fare a meno delle nostre creazioni. Per il dopo emergenza allo stato chiedo meno burocrazia"

Il lavoro che si declina secondo ritmi più lenti, assecondando la creatività e lasciando spazio ad inedite forme di relazione con i clienti, sempre coltivando il legittimo desiderio alla semplificazione dei processi burocratici, specialmente in questa fase. C’è tutto questo nello sguardo di Lucia Giovannetti, titolare dell’omonima azienda di gioielli lucchese e da poco anche nuovo membro del Club Unesco di Lucca.

Come è mutato il vostro lavoro ai tempi del Covid19? 

Il lavoro continua su due piani, al momento. Uno concerne la creatività, perché avendo molto tempo a disposizione durante il giorno mi concentro molto sulle nuove realizzazioni, e uno  di consulenza, in quanto ogni giorno sono in contatto con quelle clienti che hanno bisogno di consigli, su come abbinare gioielli o su quale sarà la loro prossima scelta! È un lavoro più lento, ma ciò mi ha permesso di prestare più tempo ad ogni singola cliente… un momento per una coccola in più!

Consegne a domicilio: come funzionano?

Tramite il permesso che mi è stato accordato dalla Regione di poter effettuare consegna a domicilio o di poter spedire con corrieri specializzati, ho la possibilità di accontentare coloro che avevano programmato di acquistare un dono per un compleanno o un anniversario, oppure soddisfare le voglie irrefrenabili di shopping per quelle clienti che amano il mio gioiello tanto da non poterne fare a meno nemmeno per stare chiuse in casa!

Una richiesta che sente di avanzare alle istituzioni per tutelare la categoria?

Alle istituzioni chiedo ascolto sulle problematiche che ci saranno, maggiore rapidità nelle risposte ed impegno per snellire la burocrazia… credo che sia il desiderio di tutti!

Lei ha recentemente fatto il suo ingresso nel Club Unesco di Lucca: quali sono le sue sensazioni e le opportunità che scorge? 

Sono molto contenta di aver avuto l’opportunità di entrare nell’Unesco. Il club di Lucca è  ormato da persone fantastiche che si prodigano per il bene comune della città. La mission primaria consiste nell’attivare sul nostro territorio gli obiettivi dell’organizzazione mondiale che ha sede a Parigi, nei campi educativi e culturali. La salvaguardia delle bellezze artistiche, monumentali e naturalistiche chiaramente rappresenta la parte che più mi entusiasma per affinità di argomenti, ma credo che la mission globale del Club  sia importante per la nostra  città e per tutta la provincia. Penso anche al piano della comunicazione: abbiamo un patrimonio di cui parlare al mondo intero.

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