Le notizie dal territorio

Informazione Pubblicitaria

Le caratteristiche di un buon subwoofer

Non siete soddisfatti della qualità della musica che ascoltate? Allora dovete entrare nell’ordine di idee di acquistare un nuovo elemento…

Di solito gli impianti audio di serie che si trovano sulle automobili nuove o usate non sono proprio il massimo della vita per quanto riguarda la qualità sonora generale. Se non siete appassionati di musica potete anche sorvolare il problema, ma gli audiofili amanti delle frequenze ben equilibrate notano subito una carenza di potenza e definizione nei bassi.

Per poter aumentare le performance del proprio impianto la soluzione più economica è acquistare un subwoofer. Su autopazzo è possibile trovare la recensione di diversi modelli venduti a prezzi convenienti. Potrete quindi fare una comparazione tra le offerte e scegliere quello giusto per le vostre esigenze.

Ma di che cosa si tratta esattamente…

Se non avete mai usato un subwoofer potrebbero tornarvi utile qualche informazione che vi potrà aiutare a capire quali sono le caratteristiche che distinguono i diversi modelli sul mercato. Prima di tutto bisogna fare un po’ di chiarezza su cosa è un subwoofer. Senza addentrarci in una selva oscura di complicati dettagli tecnici, possiamo definirlo come un altoparlante di tipo woofer, quindi adibito alla riproduzione delle frequenze basse.

Quando viene abbinato a un impianto, il subwoofer gestisce i bassi potenziandoli e rendendoli più chiari. Questo dispositivo può essere attivo o passivo, cosa vuol dire? Molto semplice: quelli attivi sono così chiamati perché al loro interno contengono un amplificatore autonomo, mentre quelli passivi vanno amplificati collegandoli a una fonte di amplificazione sonora esterna. I modelli attivi sono solitamente più costosi, perché dispongono di un componente in più e allo stesso tempo risultano più facili da configurare e utilizzare, in quanto sarà possibile regolare volume e frequenze direttamente dalla cassa.

Vantaggi e svantaggi

Lo svantaggio sta nel suono espresso di minor qualità rispetto ai subwoofer passivi. Sappiate però che, se non siete degli audiofili accaniti, potrà comunque darvi molte soddisfazioni. Al contrario i subwoofer passivi sono più economici, ma per poter ottenere un suono di alta qualità occorre configurare un impianto di tutto rispetto. Questi sono la soluzione preferita dagli appassionati, l’unico problema è che dovete ‘studiare’ il modo per collegarli correttamente all’impianto di serie. La scelta di un modello ricade quindi sulle vostre possibilità economiche e sulla vostra conoscenza degli impianti audio.

La potenza è un’altra caratteristica di cui tenere conto quando si sceglie un subwoofer attivo o passivo. Questa viene determinata in watt che possono andare dai 100 ai 1.000 o anche più. Non fatevi abbagliare però dai modelli troppo potenti, pensando che siano i migliori! Dovete comunque tenere conto che se sfruttare il massimo del wattaggio di un subwoofer, alzando il volume, potreste seriamente rischiare di fare danni all’impianto, ai vetri della macchina e probabilmente anche ai vostri poveri timpani.

Potenza. Ok ma quanta?

Quindi a meno che non vogliate perdere l’udito o costruire un vero e proprio impianto da competizione, vi suggeriamo di non esagerare con il wattaggio e di tenervi su una media di 150-300 watt, mentre se volete proprio esagerare potete puntare su un prodotto che arriva a 1.000 watt. Considerate che più sarà potente il subwoofer e più il prezzo sarà alto, quindi valutate la scelta anche in base alle vostre possibilità economiche.

Oltretutto non è detto che un subwoofer da 1.000 watt si possa sfruttare al massimo, perché se i componenti interni non sono buoni le distorsioni del suono non tarderanno ad arrivare. Considerate quali sono i vostri generi musicali preferiti. Per esempio se amate la musica classica o il rock allora non vi conviene esagerare con la potenza dei bassi, in quanto questi generi sono prodotti con un buon equilibrio tra i bassi e gli alti. Il discorso però cambia con musica come l’elettronica, la house, l’R&B e il rap che si basano principalmente su linee di basso molto potenti.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.