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Restauro del tempietto del Nottolini, il crowdfunding è su Eppela: il link per donare foto

Iniziativa di Unicoop Firenze e della sezione soci Coop di Lucca: la cooperativa raddoppierà le donazioni dei cittadini

“L’acquedotto di Lorenzo Nottolini è sintesi di sensibilità politiche ed economiche diverse che si traduce in forma sul territorio. Da questa capacità di innovare, che connota tutta la prima metà dell’Ottocento lucchese, ancora oggi la città può trarre insegnamento e modello”. A sostenerlo è l’architetto urbanista Gilberto Bedini che oggi (8 giugno) al Real Collegio ha tenuto a battesimo l’iniziativa di raccolta fondi dal basso promossa da Unicoop Firenze e dal Comune di Lucca per contribuire al restauro del tempietto di San Concordio.

Con le sue 459 arcate, purtroppo interrotte dal passaggio dell’autostrada A11, l’acquedotto imprime al paesaggio lucchese identità e storia. Per questo gli strumenti di governo del territorio riconoscono con crescente attenzione la valenza di parco monumentale al sistema di natura e architettura che la costruzione determina. Dismessa la funzione di opera ingegneristica capace di portare alla città l’acqua pubblica, quella buona dei Monti Pisani, rimane una struttura rettilinea e imponente, segno tangibile di civiltà e attenzione alla salute, che il prossimo anno vivrà l’anniversario rotondo dei suoi 200 anni dalla posa della prima pietra. Quale migliore occasione, quindi, per fare appello all’affetto che i lucchesi provano per l’infrastruttura ottocentesca e coinvolgerli in una campagna di crowdfunding?

Si chiama Abbraccia l’acquedotto del Nottolini e prevede modalità diverse di partecipazione, online e in presenza. La prima si avvale della collaborazione della piattaforma Eppela, con interessanti ricompense per i sostenitori, dalla borraccia in alluminio brandizzata Geal a biglietti omaggio per visitare la Torre Guinigi, la Torre delle Ore e l’Orto Botanico di Lucca. La seconda richiede un ruolo attivo dei soci o anche solo dei clienti dei supermercati Coop.fi: si potranno infatti donare i punti accumulati o effettuare vere e proprie donazioni in denaro direttamente alle casse. Importi che poi Unicoop raddoppierà. Sono in calendario inoltre iniziative di sensibilizzazione sul territorio, grazie anche al coinvolgimento delle scuole e delle associazioni locali da sempre impegnate per rendere l’acquedotto, e il suo parco, un luogo sempre più vivibile e bello.

Clicca qui per aderire alla campagna di crowdfunding.

“Ricordo ancora – ha detto Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze – un’assemblea dei soci di Lucca, quando circa 8 anni fa abbiamo iniziato a farci promotori di iniziative come questa, di valorizzazione delle opere identitarie per le comunità toscane tra le quali operiamo. Fu subito chiaro che la priorità dei lucchesi era mettere in sicurezza il loro acquedotto, di arrestarne episodi di degrado e di conservarlo al meglio. L’amore per questo monumento è stato immediatamente tangibile e siamo felici di poter avviare oggi questo percorso insieme alle istituzioni del territorio e insieme ai cittadini: siamo convinti che occorra seminare conoscenza e consapevolezza per ricostruire il senso di appartenenza”.

Obiettivo che Unicoop si propone di centrare anche grazie alla diffusione di un libello, curato da Maria Pacini Fazzi editore, che arriverà nelle case dei soci insieme al prossimo numero della rivista mensile L’Informatore. Una pubblicazione di qualità, con un ottimo repertorio fotografico e un inquadramento storico e artistico del monumento scritto dal sindaco Alessandro Tambellini in persona.

Pubblicazione 'Abbraccia l'acquedotto del Nottolini'
Generico giugno 2021

“L’acquedotto del Nottolini risponde a un’esigenza di salute pubblica: a Lucca – spiega il primo cittadino – mancava l’acqua bona, quella potabile. La città si approvvigionava attraverso pozzi, tuttavia troppo vicini al sistema delle fogne. Non erano strutture stagne e con facilità si verificavano infiltrazioni che generavano malattie nella popolazione. L’acquedotto in quota, che raccoglie l’oro blu dalle colline di Guamo e Vorno, e si ferma prima delle Mura, è un’intuizione di grande modernità. Molte città nell’Ottocento, anche molto grandi, come Londra, si confrontano col bisogno di acqua salubre. Il Mazzarosa – spiega Tambellini – ci dice che in epoca romana esisteva già un acquedotto a Lucca: i tubi in piombo rinvenuti in San Giovanni ne sono traccia. Ma è solo con l’Illuminismo che ritorna in città la consapevolezza che dall’acqua passa anche la salute delle persone. Oggi rinnoviamo questa convinzione invitando a limitare i consumi di acqua, guardando anche alle difficoltà che, proprio per mancanza d’acqua, vivono molte realtà in Africa”.

Il primo lotto di lavori per il consolidamento strutturale del tempietto di San Concordio e delle prime cinque arcate è partito lo scorso luglio grazie alla collaborazione tra il Comune di Lucca, finanziatore dei lavori per 120mila euro, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che si è impegnata con 190mila euro disposti nell’ambito dell’art bonus. Oltre alla messa in sicurezza, è stato creato un giunto per assorbire le spinte termiche che con gli anni avrebbero potuto portare al crollo della struttura; il piano terra, le colonne e la cerchiatura dell’esterno sono state inoltre oggetto di restauro.

Il secondo lotto dei lavori, che partirà a breve, sarà finanziato invece un intervento da 224mila euro dalla Regione Toscana e da 56mila del Comune. Previsto il restauro del primo piano e il ripristino dell’illuminazione pubblica nell’area pedonale adiacente, più il completamento degli interventi stilistico-architettonici.

Con il finanziamento della campagna Unicoop Abbraccia l’acquedotto del Nottolini, al progetto potranno aggiungersi dettagli di cura fondamentali per restituire pienamente alla città il tempietto nella sua solennità e raffinatezza: dal ripristino della pavimentazione in cotto della terrazza al recupero delle piccole volte, dal restauro della porta lignea, fino a quello dei bacili esterni posti sotto le finestre e della vasca superiore.

abbraccia Acquedotto del Nottolini

L’esperienza di ‘mecenatismo dal basso‘ promossa da Unicoop ha già dato ottimi frutti in altri contesti toscani, come il restauro del battistero di Firenze o della chiesa di San Paola a Ripa d’Arno a Pisa, del duomo di Volterra e della fontana dei leoni di Empoli. Proprio in queste settimane è attivo anche il crowdfunding per il recupero del pantheon degli uomini illustri di Pistoia. E la speranza, per Unicoop Firenze, è che la campagna di crowdfunding per il Nottolini possa far scoprire e amare l’acquedotto lucchese a tutti i toscani.

La buona partecipazione, si sa, si costruisce fin da piccoli. Ecco perché Abbraccia l’acquedotto del Nottolini arriverà tra i banchi di scuola attraverso progetti didattici in grado di sensibilizzare bambini e bambine sul legame profondo tra opere d’arte e comunità. “Formare cittadini consapevoli – ha detto Lucia Decanini, docente del comprensivo Lucca 3 e rappresentante dell’associazione culturale La ruota di Capannori – è il primo passo per imparare a scegliere, a riconoscere il valore dell’ambiente e dei luoghi, delle tracce storiche e delle impronte umane nel paesaggio”.

Gilberto Bedini e gli assessori del Comune di Lucca, Ilaria Vietina e Gabriele Bove
nottolini eppela

Tra le associazioni che hanno già sposato l’iniziativa ci sono i Lucchesi nel mondo. La possibilità di partecipare alla raccolta fondi online su Eppela può infatti favorire il coinvolgimento delle tante comunità di lucchesi che punteggiano il planisfero e che, da tradizione, fanno ritorno a Lucca per la solennità di Santa Croce: segno concreto di un legame capace di andare oltre la distanza fisica e l’avvicendarsi di generazioni di emigranti diverse.

Hanno salutato l’iniziativa, con un videocommento, anche la Scuolina Raggi di sole, la libreria Pensieri Belli, l’Aml – associazione musicale lucchese, La Sorgente, Legambiente Capannori e Piana e l’associazione Piaggia.

Fra le attività, la sezione soci Unicoop di Lucca organizza le camminate urbane Un architetto per una città: Lucca e Lorenzo Nottolini, in programma da venerdì (11 giugno) al 19 settembre, con ritrovo e partenza in piazza Antelminelli, di fronte all’ingresso dell’Auditorium Banca del Monte. Esperienze che si svolgeranno alle 21 del venerdì, alle 17,30 del sabato e alle 9,30 della domenica. La durata della passeggiata è di circa due ore, con il contributo di 5 euro a favore del progetto Abbraccia l’Acquedotto del Nottolini.  L’itinerario, pensato all’interno delle mura della città, aiuterà a comprendere il rapporto di Lucca con l’acqua e il lavoro di Lorenzo Nottolini, toccherà tutte le fontane monumentali da lui progettate, da quella di piazza Antelminelli fino a raggiungere il tempietto di San Concordio. Calendario completo delle iniziative su www.coopfirenze.it/abbraccialacquedottodelnottolini.

“L’acqua a Lucca è il Nottolini. L’acquedotto con le sue imponenti arcate, i tempietti cisterna e le numerose ed eleganti fontane all’interno della cerchia muraria urbana, è l’essenza stessa della città e ricopre per i lucchesi un profondo valore identitario – afferma Maria Fortini, presidente della sezione soci Coop di Lucca – da qui, sollecitata direttamente dai nostri soci e in concomitanza con gli interventi di recupero del monumento da parte dell’amministrazione comunale, nasce la nostra idea di una serie di iniziative intorno alla figura del Nottolini e al suo acquedotto, che si completano con la raccolta fondi per il restauro del tempietto di San Concordio, ormai provato dal tempo”.

Ha aggiunto l’architetto Gilberto Bedini inquadrando l’opera monumentale nel suo contesto storico: “Lucca venne rivisitata nei suoi usi, nelle sue funzioni e nelle sue forme. L’urbanistica della prima metà dell’Ottocento ha osato, ha avuto coraggio e Nottolini è stato sensibile interprete di due fasi politiche che, se vogliamo, sono addirittura antitetiche. Da un lato lo slancio rivoluzionario, di stampo napoleonico, di Elisa Baciocchi. Dall’altro la Restaurazione borbonica di Maria Luisa che, tuttavia, ha riconosciuto la validità del progetto del regio architetto e ha portato a completamento progetti concepiti dal principato precedente: oltre all’acquedotto, si deve a Nottolini l’invenzione della passeggiata delle Mura urbane, la grandiosa trasformazione di un’opera nata come strumento di difesa”. Venti di cambiamento che la città, allora, pur nelle contestazioni di frange conservatrici, ha saputo accogliere ed esprimere con laicità di vedute e maturità di governo.

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