Sabato (5 aprile) dalle 11 alle 12,30 in via dei Martelli 22r, a Firenze si terrà un presidio informativo NoOGM e ci sarà anche la condotta di Lucca Compitese Orti Lucchesi. “Il 9 aprile – spiega Slow Food – il Tar del Lazio si pronuncerà sul ricorso che un agricoltore friulano pro Ogm ha presentato contro il decreto interministeriale di luglio 2013 che vieta in Italia la semina di mais Mon 810 (l’unico Ogm oggi autorizzato in Europa per la semina). Slow Food è stata, con la task force per un’Italia Libera da Ogm, tra i principali sostenitori di quel decreto.

Abbiamo presentato ricorso ad opponendum per schierarci a fianco del governo e contro il ricorrente. Se il 9 aprile il ricorso venisse accolto, il 10 aprile si rischia il far west: chi vuole seminare Ogm si sentirà autorizzato a farlo e chi coltiva in modo biologico, biodinamico o convenzionale non sarà tutelato da nessuna norma di coesistenza”.
“Ovviamente – prosegue Slow Food – speriamo che il ricorso non venga accolto (e quindi permanga il divieto) ma vogliamo attrezzarci in caso negativo. Stiamo facendo una forte pressione sul governo affinché assuma provvedimenti urgenti in caso il ricorso venga accolto e aggiungiamo a questa pressione due iniziative: un convegno il 2 aprile al Castello Sforzesco e una giornata di mobilitazione il 5 aprile in sei città del centro nord d’Italia. Capofila organizzativo sarà Legambiente”.