Area verde e nuovi accessi per il Polo tecnologico foto

di Roberto Salotti
Trasformare finalmente l’area dell’ex Oleificio Bertolli nel Parco urbano dell’innovazione e in un’area produttiva ecologica e attrezzata (Apea), come era nei piani sottoscritti il 3 marzo del 2012 tra la Regione Toscana, la Provincia e il Comune di Lucca. E’ questo l’obiettivo principale dell’accordo di programma fra Palazzo Orsetti e la Camera di Commercio, che all’ex Bertolli, com’è ben noto, ha già attivato il Polo tecnologico e, insieme ad altri soggetti, Lucense. Il progetto è ambizioso, perché promette di risolvere molti degli ostacoli che finora hanno impedito la completa attuazione di un’opera che avrebbe dovuto attirare non solo imprese, fiere e investimenti ma anche diventare un luogo “aperto” alla città.

L’intesa fra Comune e Camera di Commercio ora permetterà di procedere celermente alla riorganizzazione dell’area esterna agli edifici ospitati nel Polo, tramite la creazione di un’area a verde, di servizi – dai trasporti a nuove strade per i parcheggi – fino al ristorante, un asilo nido e, perfino, un parco giochi. Integrando meglio la struttura al centro della città, con la realizzazione del sottopassaggio autostradale. E nel futuro prossimo anche l’ipotesi di ampliare le strutture già esistenti o farne di nuove.
I modi e i tempi della “rivoluzione” che ricalca il progetto “Lucca Fuori” che nel 2010 era stato presentato in pompa magna e che proponeva una riqualificazione complessiva dell’area, sono indicati nella bozza dell’accordo di programma che ha avuto il via libera della giunta Tambellini.
L’operazione è chiaramente collegata all’acquisizione, da parte del Comune, del 100% delle quote di Lucca Fiere & Congressi, la società partecipata di Palazzo Orsetti che gestisce il Polo Fiere, parte integrante dell’area dove la Camera di Commercio, attraverso Lucca In-Tec, la società interamente controllata dall’ente camerale, intende ampliare le attività legate alle nuove tecnologie e all’hi tech. Tutto infatti è subordinato all’acquisto da parte del Comune delle quote che la Camera di Commercio detiene in Lucca Fiere (Leggi). Se il consiglio comunale darà il via libera all’acquisizione, di cui si parla già dal giugno dell’anno scorso, con la formalizzazione di una proposta d’acquisto, firmata dalla Lucca Holding, alla Camera di Commercio saranno ceduti parte dei terreni dell’area, in particolare quelli su cui insistono gli edifici che ospitano Polo Tecnologico e Lucense. Terreni che attualmente sono nel patrimonio di Lucca Fiere.
Certo, sarà necessaria una perizia sul valore dei terreni e anche una verifica sui diritti di edificabilità, a carico proprio di Lucca Fiere: il cda della società, in base all’accordo, dovrà affidare ad un soggetto terzo anche una nuova stima delle quote detenute dalla Camera di Commercio, in modo da verificare, sotto tutti gli aspetti, la fattibilità, e la congruità dell’operazione. Che dovrà avvenire entro e non oltre il 30 giugno prossimo, come nero su bianco nell’accordo.
Entro la fine dell’anno, invece, Lucca In-Tec dovrà presentare lo studio di fattibilità per le opere di cui si farà carico, anche dal punto di vista delle risorse, sgravando in questo modo le casse dell’amministrazione comunale da altri eventuali oneri.
In particolare, sarà rivoluzionata l’area esterna agli edifici, con la creazione attorno agli edifici che possiede la Camera di Commercio, di un parco a verde, con panchine e aree ristoro per i visitatori. Prevista anche una riorganizzazione complessiva dei parcheggi: quelli a ovest e a est dell’ex Bertolli passeranno alla gestione di Lucca In-Tec, che del resto si impegna ad aprire nuovi accessi (nel lato verso Guamo, per intendersi) in modo da facilitare i collegamenti interni tra le strutture. Proprio questi parcheggi dovranno restare gratuiti per coloro che lavorano nell’area, anche per le imprese che vi saranno impiantate in futuro, tutte nel settore dell’alta tecnologia e dell’ecologia. Dal canto suo, invece, il Comune si impegna a prevedere agevolazioni sulla tassazione alle imprese che verranno incubate nel polo tecnologico.
L’area poi sarà dotata di una postazione per il carico e lo scarico delle merci e di un’area relax dotata anche di servizi di internet wi-fi.
La clausola che chiede però la Camera di Commercio è che le funzioni dell’edificio del Polo Fiere non vengano modificate e che non siano conflittuali con l’attività svolta negli altri blocchi del complesso. Per il resto, la Camera di Commercio si impegna anzi a promuovere all’interno dell’immobile fiere e congressi collegati alle attività che più le sono precipue: imprese, tecnologia, innovazione.
Per completare il quadro, torna aperta la questione dell’attraversamento autostradale. Già all’epoca della precedente amministrazione una vexata quaestio, a cui non era stata trovata una soluzione. E mentre l’ex sindaco Mauro Favilla proponeva l’idea di un sovrappasso, ora nell’accordo di programma si prevede l’ipotesi di realizzare invece un sottopassaggio in modo migliorare l’accesso al Polo, rimuovendo l’ostacolo dell’autostrada e i noti problemi degli ingressi attuali.
“Finalmente quest’area così importante – commenta l’assessore alle attività produttive, Giovanni Lemucchi – sarà oggetto di nuovi e importanti investimenti. Era necessario rimediare alla situazione e alla logistica interna della struttura – aggiunge – che aveva urgenza di completare la propria riqualificazione. Per questo, si è proceduto con una sorta di regolamento di condominio, che fissa i ruoli delle istituzioni coinvolte con un vero unico obiettivo comune: rilanciare davvero l’area tecnologica e fieristica di Sorbano”.
L’accordo, del resto, prevede la costituzione di un comitato tecnico composta da cinque membri, due nominati dal Comune, altri due dalla Camera di Commercio e un altro da Lucense. Il comitato sarà guidato da uno dei membri nominati dall’ente camerale e dovrà elaborare entro il 30 giugno un programma di sviluppo delle strutture e dei progetti del Polo. Entro dicembre invece è atteso lo studio di fattibilità per la gestione coordinata del parco urbano dell’innovazione.

 

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