Gara Tpl, scatta un nuovo sciopero degli autobus

Scatta un nuovo sciopero degli autobus. A Lucca gli autisti incrociano le braccia già da oggi pomeriggio (19 maggio), così come a Pisa e a Livorno. Domani, invece, la mobilitazione si estenderà alle altre città della Toscana. E’ stato deciso dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cgil e Ugl trasporti dopo il nuovo incontro che si è tenuto il 16 maggio scorso con l’assessore regionale ai trasporti, Gaetano Ceccarelli. “A pochi giorni dall’apertura delle procedure ultimative di gara per il lotto unico regionale del trasporto locale su gomma, per circa 106 milioni di chilometri e per i bandi provinciali cosiddetti deboli dei territori di Firenze, Arezzo e Pisa, per circa 4,5 milioni di chilometri annui – tuona il segretario della Fit Cisl della Toscana, Stefano Boni – non si conoscono ancora esattamente né il personale occorrente, né i mezzi che verranno messi a disposizione per il servizio, perché i numeri variano a seconda che a parlare siano le associazioni delle imprese, Asstra e Anav, le Province o la Regione”. 

“I lavoratori – aggiunge – vivono questa fase con incertezza e preoccupazione; in particolare i dipendenti delle aziende più grandi che temono di finire a svolgere il proprio lavoro nei cosiddetti ‘lotti deboli’ e quindi di vedere il loro posto di lavoro precarizzato e con conseguenze sui contratti integrativi che potrebbero portare a decurtazioni fino a 200 euro al mese. Mentre resta tutto da capire perché i Comuni dei territori di Firenze, Arezzo e Pisa hanno fatto la scelta di gestire in proprio il servizio debole, contrariamente a tutto il resto della Toscana assumendosi la responsabilità e il rischio di precarizzare il lavoro e ridurre lo stipendio agli addetti”.
“Ecco perché – aggiunge Stefano Boni – abbiamo confermato lo sciopero di 4 ore per domani, 20 maggio e, se non verrà chiarita la questione, seguiranno ulteriori azioni di lotta. La Fit-Cisl ha partecipato convinta, con gli accordi del 15 febbraio 2011 e del 12 settembre 2013, al processo di riforma del Tpl in Toscana finalizzata a mettere in sicurezza tutto il Tpl gomma (circa 6000 addetti) sia attraverso il reddito e l’applicazione del contratto nazionale del lavoro nonché della legge regionale 42. Auspichiamo che vengano rispettate le tempistiche con l’indicazione del vincitore entro la fine del 2014, e restiamo convinti della necessità di dare un servizio efficiente ed efficace ai cittadini superando i confini provinciali, con una gestione omogenea del territorio, con costi standard e prezzi dei biglietti calmierati ma omogenei in tutta la regione. Oggi chiediamo però il rispetto di questi accordi, e nello stesso tempo sollecitiamo la Regione a riprendere in mano la questione con un coordinamento reale fra aziende Tpl e enti locali, finalizzato al rispetto degli impegni presi a partire dalla salvaguardia dell’occupazione senza lasciare indietro nessuno. In particolare tutti i lavoratori devono essere garantiti sia sul piano del lavoro e del reddito, ma anche dei diritti contrattuali previsti”.

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