Case Erp, giro di vite contro gli abusivi

Giro di vite per chi occupa abusivamente gli alloggi di Edilizia residenziale pubblica. La giunta comunale nell’ultima seduta ha infatti deliberato un atto di indirizzo che scaturisce dal lavoro coordinato dei quattro settori che a diverso titolo sono chiamati ad intervenire in casi in cui cittadini prendano possesso di un alloggio pubblico senza averne diritto.
Il settore lavori pubblici e urbanistica, i servizi sociali, la Polizia Municipale e l’avvocatura del Comune, analizzando la normativa di riferimento (legge regionale 96/1996), il sistema seguito fino ad ora e quelli attivati in realtà limitrofe come il comune di Livorno, hanno dato vita ad una procedura condivisa, con l’intento di rendere più tempestivo ed efficace l’intervento nei confronti di coloro che non avendone diritto occupano abitazioni che risultano di fatto sottratte alla disponibilità di quanti avrebbero al contrario il diritto ad una assegnazione legittima.

“Massimo impegno e concretezza per far fronte ad un bisogno essenziale come quello dell’abitare – dichiara l’assessore alle politiche abitative Antonio Sichi  – che si coniuga al rigore nella gestione del patrimonio Erp. Per l’amministrazione comunale si tratta delle due facce della stessa medaglia, perché da una parte è necessario dare risposte quanto più possibile puntuali a quelle persone che sono in difficoltà, e in questo senso tra pochi giorni consegneremo altri 36 appartamenti ad altrettante famiglie che hanno tutti i requisiti per potere accedere ad un alloggio pubblico. Dall’altra parte però, anche se per fortuna il fenomeno è contenuto sul territorio comunale, si intende rendere ancora più chiaro a coloro che occupano abusivamente gli alloggi che da parte del Comune non ci sarà alcuna tolleranza. Per potere allocare le scarse risorse che abbiamo è infatti se possibile ancora più necessario che tutti seguiamo le regole date”.
La procedura per fronteggiare l’occupazione abusiva, così come proposta, parte con la segnalazione dell’occupazione. La Polizia Municipale fa un accertamento immediato e a seguire il settore urbanistica invia l’atto di diffida, di concerto con il settore sociale. L’intervento con la notifica del provvedimento e l’esecuzione del provvedimento viene gestito in stretta collaborazione tra tutti i settori. L’amministrazione comunale ritiene che questa procedura renderà molto più agevole ed efficace la gestione dei casi di occupazione abusiva sul territorio comunale. Ora il passo successivo è di proporre lo stesso metodo all’interno del Lode (il prossimo 5 giugno verrà presentata nel coordinamento), in modo che possa essere assunto come atto di indirizzo e possa dunque divenire uno strumento utile per operare in maniera efficace e standardizzata in tutti i Comuni della lucchesia.

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