Hanno lavorato per settimane, gomito a gomito con i tecnici e gli avvocati, messi a disposizione dalla famiglia Marcegaglia, e poi quando si è trattato di consegnare le osservazioni contro il progetto del nuovo elettrodotto e della stazione elettrica nell’Oltreserchio, presentato da Terna, lo hanno fatto di persona. Raggiungendo anche le sedi di quattro ministeri a Roma, per depositare un corposo fascicolo. Sono infatti oltre 500 i cittadini che hanno delegato il comitato Starc – sorto per contrastare il nuovo progetto di Terna, che prevede di dismettere la linea e spostare i tralicci dalla piana alle colline dell’Oltreserchio – a presentare le osservazioni ambientali, entro i termini previsti dalla procedura di Via e che scadevano proprio questa mattina (7 giugno).

Con un giorno di anticipo, la documentazione preparata dai cittadini ha raggiunto tutte le sedi istituzionali. Compresi i cinque Comuni interessati dal progetto, dove sono state depositate le osservazioni.
I tecnici e i legali della Marcegaglia hanno spulciato il progetto, pagina dopo pagina. Effettuando anche diversi sopralluoghi, insieme ai rappresentanti dei cittadini, nelle aree interessate dal nuovo tracciato proposto. Nel suo complesso, dunque, le osservazioni sono molto particolareggiate e non riguardano soltanto i rischi per la salute, ma più estesamente quelli per l’ambiente – in alcuni casi sottoposto anche a tutela dalle Belle Arti, basta pensare al Castello di Nozzano. A ciò si aggiunge anche una particolare attenzione al rischio idrogeologico, in una zona che da sempre – e lo dimostrano i fatti di cronaca – è particolarmente esposta.
Anche per questi motivi, infatti, le osservazioni sono state presentate anche alla Sovrintendenza e all’Autorità di Bacino, con la speranza di avere degli alleati competenti in una battaglia che sembra tuttavia essere ancora agli inizi.

 

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