Elettrodotto, il sindaco incalza Regione: “Subito il tavolo”

Dopo il parere negativo nei confronti del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale relativo al progetto di riassetto della rete 380 e 132 kV nell’area di Lucca espresso in modo formale dal Comune lo scorso 15 maggio, l’amministrazione comunale oggi torna a sollecitare la Regione Toscana perché venga attivato un tavolo tecnico di concertazione volto a sviluppare, in sinergia tra Enti locali e soggetti preposti alla tutela della salute pubblica, comitati e cittadini, delle alternative di localizzazione sia per il tracciato che per la stazione elettrica. “Il riassetto delle rete elettrica – dichiara il sindaco Alessandro Tambellini – è un tema delicato sul quale come amministrazione comunale abbiamo inteso ed intendiamo procedere dalla parte dei cittadini, sia di quelli interessati alla nuova ipotesi di tracciato sia di quelli che con il nuovo tracciato verrebbero liberati da un problema che ormai si trascina da troppi anni”.

“Fortunatamente – prosegue Tambellini – l’ordine del giorno del consiglio comunale, che per una volta si è espresso sostanzialmente all’unanimità dando prova di grande maturità, mi dà non solo la possibilità, ma mi affida il preciso compito di ricercare soluzioni alternative alla proposta di Terna, prevedendo differenti percorsi, senza escludere l’interramento del cavo in alcuni tratti. Per fare bene è necessario tuttavia che si possa produrre un ragionamento e un confronto sereno e con i tempi giusti. Per questo motivo torno a sollecitare gli Enti sovraordinati, e in particolare la Regione Toscana, affinché venga messo in piedi prima possibile un tavolo di confronto a cui tutte le parti in causa possano portare il loro contributo, così come richiesto anche da  una mozione del consiglio regionale dello scorso 14 maggio”. Nel rilasciare parere negativo alla procedura di Via, il Comune si era rifatto proprio all’ordine del giorno approvato nella seduta del 28 aprile, sottolineando inoltre come la Valutazione Ambientale Strategica (Vas), che è propedeutica alla valutazione di impatto ambientale e che deve esprimere un parere preliminare sulla congruità del piano di sviluppo nazionale di Terna, non fosse stata svolta secondo quanto previsto dalla normativa, ottenendo parere negativo dalla stessa Regione Toscana. L’amministrazione comunale aveva infine sottolineato come fosse da ritenersi insufficiente il processo di concertazione svolto da Terna, rimarcando come “sarebbe stato opportuno attivare la procedura di inchiesta pubblica per consentire il più ampio coinvolgimento dei cittadini”, richiesta avanzata dall’amministrazione comunale stessa lo scorso 3 aprile al Ministero dell’Ambiente.
Attualmente il Comune sta continuando a raccogliere le numerose osservazioni che stanno pervenendo da parte dei cittadini singoli e associati.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.