Movida, il Comune chiederà più deroghe alla musica

di Roberto Salotti
Nessuno vuole una città dormitorio. Soprattutto il Comune che dopo le misure attuate sulla movida, per mettere un freno al problema degli schiamazzi, del disturbo della quiete o del degrado (Leggi), proverà a muovere dei passi nei confronti delle categorie economiche e in particolare dei gestori dei locali. E’ il senso di un ordine del giorno che oggi (16 giugno) è stato condiviso e approvato dalla commissione bilancio a Palazzo Santini e che finirà presto all’attenzione del consiglio comunale. L’obiettivo di quel documento, oltre che giungere ad un codice di autoregolamentazione dei locali, sul modello di quello firmato un anno fa in Prefettura, per evitare gli eccessi dell’alcol e le conseguenze che ne derivano, è anche quello di promuovere, con l’Anci o con i Comuni di altre città capoluogo della Toscana, un confronto con la Regione sul tema soprattutto delle deroghe alla musica, che il nuovo regolamento contro l’inquinamento acustico ha di fatto ridotto drasticamente.

Un ordine del giorno, frutto del percorso attivato ormai da mesi dall’amministrazione e che ha visto partecipare alla commissione i rappresentanti delle categorie, quelle dei comitati dei residenti, fino ai tecnici dell’Asl e dell’Arpat che hanno illustrato le novità normative introdotte a livello regionale. Sempre in quel documento si chiede alla giunta un monitoraggio della situazione, sia quella relativa alle misure del cosiddetto pacchetto estate, che impongono tra le altre cose di staccare la musica fuori dai locali entro mezzanotte, sia sulla questione “deroghe”. Il tutto entro la fine dell’anno. La proposta sul tavolo è quella di riconvocare le categorie prima della discussione in consiglio comunale, per ricevere feedback e impressioni.
Intanto, il primo fine settimana con le nuove norme è trascorso senza grossi disagi o problemi, nonostante, soprattutto venerdì sera, la città fosse piena di giovani e turisti. “Mi sembra che questo sia di buon auspicio verso un compromesso di civiltà tra le parti – sottolinea l’assessore al turismo e alle attività produttive, Giovanni Lemucchi -: con l’ordine del giorno approvato dalla commissione, si fa ancora un passo verso le varie esigenze. Tra l’altro si vuole anche sottolineare che non è intenzione dell’amministrazione comunale far chiudere i locali del centro storico. Il pacchetto estate ribadisce norme e limiti che erano già esistenti e che non hanno l’obiettivo di colpire chi lavora, ma quello di responsabilizzare di più tutti, evitando episodi di disturbo della quiete o contro il decoro urbano”.
Tra i passaggi più importanti dell’ordine del giorno quello relativo al regolamento regionale contro l’inquinamento acustico, che, com’è noto, ha ridotto drasticamente le deroghe alla musica. Ebbene, il documento passato in commissione impegna il sindaco e la giunta ad avviare un confronto con la Regione Toscana, coinvolgendo l’Anci o comunque altri Comuni limitrofi, con l’obiettivo di valutare la richiesta di modifiche al regolamento stesso, in modo che siano rese meno stringenti le norme introdotte e che impongono un tetto massimo di serate con la musica dal vivo all’anno.
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