Cecchetti: “Tasi, detrazioni non previste dalla legge”

L’assessore ai tributi Enrico Cecchetti torna ad intervenire sul sistema fiscale locale dopo la presentazione di un ordine del giorno da parte di Forza Italia in cui si chiede di sospendere il pagamento dell’acconto previsto per fine mese e di introdurre detrazioni per le aliquote (Leggi). “Lo ripeto – dichiara oggi Cecchetti in risposta a Forza Italia –  siamo pienamente consapevoli e convinti che il carico fiscale, anche a livello locale, sia troppo elevato e siamo impegnati, riducendo la spesa corrente e aumentando ancora l’impegno contro l’evasione, a creare le condizioni concrete per ridurre le tasse”.

“Tuttavia – aggiunge l’assessore – quello che Forza Italia non dice quando fa i confronti con l’Imu del 2012, è che la legge nazionale, a differenza che per l’Imu, non ha previsto detrazioni per la Tasi, né nella fattispecie di un importo uguale per tutti, né per i figli a carico. E quello che Forza Italia non considera minimamente nelle sue riflessioni è che ormai da anni, con legislature di ogni colore, i bilanci dei Comuni subiscono tagli di ogni tipo, mentre le esigenze, soprattutto a carico dei Comuni capoluogo, aumentano. C’è una richiesta di servizi da parte dei cittadini che va aumentando, mentre di pari passo le risorse destinate dai governi agli Enti locali vanno sempre più scemando. Da queste premesse si deve partire, se si vuole fare una riflessione seria e non demagogica sul sistema della fiscalità locale”.
“In questa situazione non potevamo che fare alcune scelte – conclude Cecchetti –  e le abbiamo fatte assumendocene la responsabilità e nella piena consapevolezza che alcune di esse sarebbero state impopolari. Abbiamo fatto la scelta di non complicare ulteriormente la vita alle imprese, per cui chi paga l’Imu non paga la Tasi. Abbiamo fatto la scelta di far pagare la Tasi a banche e assicurazioni. Abbiamo scelto di non far pagare gli inquilini e abbiamo definito alcune detrazioni che sono state applicate alle fasce più basse, quelle al di sotto di 300 euro di rendita media catastale, sufficienti per esentare circa 6000 famiglie lucchesi dal pagamento della Tasi. Naturalmente avremmo voluto prevedere detrazioni anche per coloro il cui immobile si trova al di sopra dei 300 euro di rendita media catastale, andando ad includere così altre famiglie nel sistema delle esenzioni, ma in questa fase il bilancio non ce lo ha consentito. Lavorando in prospettiva, abbiamo impostato un importante intervento di revisione delle rendite catastali insieme ad Anci, col quale contiamo di recuperare risorse per ottenere una maggiore equità del carico fiscale. Andremo inoltre ad operare ulteriori tagli alla spesa corrente, nell’ottica di asciugare ancora di più le uscite. Questo possiamo fare e stiamo facendo, consapevoli tuttavia che se non ci sarà un cambiamento di rotta sul sistema fiscale a livello di Governo centrale, gli Enti locali, da soli, combatteranno una battaglia dal destino già segnato in partenza”.

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