Bufera su una coop: “Niente stipendi causa ispezione”

Lavoratori non pagati perché l’azienda ha subito un controllo della direzione territoriale del lavoro. E’ quanto denunciano Filcams, Fisascat e Uiltucs, con i rispettivi segretari provinciali Umberto Marchi, Giovanni Bernicchi e Simone Marsili alla cooperativa di Capannori, Pistone Servizi.
La decisione dell’azienda sarebbe peraltro inserita in un comunicato aziendale fatto pervenire ai dipendenti. “Nella comunicazione aziendale – dicono i sindacati – si lega il mancato pagamento degli stipendi di maggio 2014 ai controlli effettuati dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Lucca, invitando esplicitamente i propri dipendenti a rivolgersi, “per chiarimenti”, agli ispettori della Dtl, dei quali forniscono nome, cognome e indirizzo del luogo di lavoro. Tutto ciò è di estrema gravità per diverse motivazioni, ma anche perché la società evidenzia il fatto che le segnalazioni mosse da alcuni ex colleghi, siano, dal punto di vista aziendale, false ancor prima della fine delle ispezioni stesse”.

“Indicare con precisi riferimenti anagrafici i presunti responsabili del mancato pagamento degli stipendi – proseguono le sigle confederali –  crea un clima d’intimidazione che di fatto, ha portato molti lavoratori, arrabbiati, ad assembrarsi presso la sede della direzione territoriale del lavoro, con in mano copia della comunicazione aziendale chiedendo spiegazioni. Sarà la magistratura a verificare la legittimità di tale comportamento aziendale e se esistano gli estremi per aprire un’indagine, rimane comunque che la questura è stata allertata e che la stessa si è mossa immediatamente anche contattando le organizzazioni sindacali, per capire cosa stava accadendo. Pur non essendoci stati casi di violenza, le scriventi organizzazioni sindacali, ritengono deprecabile l’attacco verbale mosso contro gli ispettori del lavoro a causa di un comunicato aziendale. L’ispettorato di Lucca, è giustamente intento ogni giorno a far rispettare leggi e contratti di lavoro, la rabbia dei lavoratori per il ritardo nel pagamento degli stipendi, deve essere indirizzata verso altri, oltre alle responsabilità da ricercare nel meccanismo degli appalti, regolati dal libero mercato, dove a colpi di ribasso spesso si rischia di intaccare salario e diritti dei lavoratori”.
“A tutela del personale – affermano i segretari di categoria – non mancheremo di attivarci per la ricerca di soluzioni passando proprio anche dai committenti di questa società. I dipendenti vanno retribuiti e continuare e scaricare proprie responsabilità su terzi non giova. Le regole devono essere rispettate. Vogliamo esprimere la nostra sincera solidarietà agli ispettori e a tutta la direzione territoriale del lavoro di Lucca per questo grave episodio e speriamo di non vedere in futuro tentativi di strumentalizzazione del malcontento dei lavoratori, paradossalmente indirizzato contro chi tenta di far rispettare proprio i loro diritti”.

 

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