Le staccano corrente in lavanderia, fa sciopero della fame foto

Chiede solo di poter lavorare e per questo è pronta allo sciopero della fame e della sete, fino a quando qualcuno non risolverà l’intrigo burocratico in cui è rimasta invischiata la titolare della lavanderia Acqua e Sapone di viale Puccini a Sant’Anna. Marilena Popovici, 40 anni, di origini rumene ma da dieci anni residente a Lucca, si è infatti ritrovata con l’energia elettrica della sua attività staccata, dopo nemmeno due settimane da quando ha acquistato la licenza, il 3 giugno scorso, a circa 30mila euro. Il motivo? Una pendenza di 13.500 euro che la precedente proprietaria ha maturato con Edison, la società che eroga il servizio. Il debito non è il suo e Marilena chiede che le sia permesso di lavorare. A momento dovuto infatti ha richiesto, prima di fare la voltura, se vi erano conti pendenti. La società, con una mail che Marilena ha conservato, ha spiegato dell’esistenza di una “piccola pendenza” ma che questo contenzioso, riguardando la precedente proprietà, non le avrebbe nociuto in alcun modo. Così Marilena ha firmato la documentazione per la voltura, dopo l’atto di acquisto dal notaio, e ha inaugurato la nuova gestione.

“Dopo circa due settimane – racconta in lacrime – sono andata a lavorare e ho trovato tutto staccato. Ho telefonato alla Edison, pensando ad un errore ma mi hanno detto che si trattava di un fermo amministrativo perché c’era una pendenza da saldare: la vecchia proprietaria aveva con loro un debito di 13.500 euro”. E’ sconvolta Marilena perché dopo diverse telefonate non è ancora riuscita a risolvere niente. Le è anche impossibile rivolgersi ad altri gestori, perché in presenza della pendenza con Edison nessuno le attiva un nuovo contratto. “Mi era stato detto da Edison – racconta – che per la voltura non c’erano problemi. Adesso, invece, mi si dice che questa è la legge. Sono dieci anni – aggiunge – che vivo in Italia e sono una persona onesta e corretta. Ho sempre pagato tutto e non ho mai avuto un contenzioso, non è giusto quello che mi sta accadendo”.
Per questo Marilena è pronta a fare lo sciopero della fame e della sete: nel pomeriggio è andata alla Federconsumatori di Lucca, con la speranza che le venga risolto il problema. Nel frattempo, puntuale come un orologio, ha continuato a pagare l’affitto dei locali dove si trova la sua attività: “Non posso aspettare i tempi della burocrazia o di un processo – dice – ho bisogno e voglio soltanto lavorare. Credo che sia un diritto di ogni cittadino corretto poter lavorare e chiedo aiuto a chi può aiutarmi”. Per questo Marilena lancia un appello e invita chiunque possa esserle d’aiuto a contattarla al numero: 3284082191. “Non mi muoverò da qui – dice – e farò lo sciopero della fame e della sete”.
VIDEO – Il servizio su DìLucca
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