Bollette astronomiche, ma il contratto gas era scaduto

Contratti scaduti per la fornitura del gas, ma la bolletta continua ad arrivare. E’ quanto è accaduto ad alcuni utenti, residenti a Borgo a Mozzano, che si sono rivolti alla Federconsumatori di Lucca dopo aver ricevuto conti salati da pagare. Attraverso gli accertamenti richiesti, è emerso che nelle fatturazioni della società in questione c’erano degli errori e che soprattutto venivano calcolati i consumi del gas, oltre la scadenza del contratto.
“In particolare, le segnalazioni che abbiamo ricevuto – afferma Fabio Coppolella, presidente provinciale dell’associazione – sono tutte relative ad utenze per forniture di gas ubicate nel comune di Borgo a Mozzano. Ricordiamo il caso emblematico di un cittadino, residente nella frazione di Valdottavo, che ha ricevuto una fattura per consumi stimati di gas pari ad 8.068,63 euro. Come Fedeconsumatori – prosegue Coppolella – siamo intervenuti per conto del nostro associato chiedendo una verifica con la società di distribuzione del gas competente per territorio, al fine di acquisire le letture effettive dell’utenza rispetto alla quale era stata segnalata la problematica”.

“A seguito di questa verifica – prosegue Coppolella – abbiamo appreso che la precedente società, come fornitore di ultima istanza, aveva effettivamente acquisito la titolarità dell’utenza in data 1 gennaio 2011 e comunque primo marzo 2012 era stato registrato il passaggio della fornitura verso un altro gestore concorrente. Nonostante il cambio di fornitore, per il caso del cittadino di Valdottavo, la società precedente ha emesso la fattura di 8.068,63, stimando i consumi fino al 6 giugno 2014, senza tener conto del fatto che questo gestore non aveva più la titolarità del rapporto a decorrere dal mese di marzo 2012. In un caso analogo, un’altra utente ha ricevuto una fattura emessa dalla società in questione, per l’importo 5.524 euro. Anche in quest’ultimo caso è stato accertato che il gestore aveva cessato la titolarità della fornitura nel mese di aprile 2012 e nonostante ciò aveva continuato a fatturare consumi stimati fino a giugno 2014. Come Federconsumatori – prosegue Coppolella – abbiamo quindi proposto reclamo chiedendo lo storno delle fatture ed invitando lo stesso gestore a prendere atto di quanto comunicato dalla società di distribuzione”.

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