Scuola, posti ridotti all’osso per i precari lucchesi

di Roberto Salotti
La mazzata per i docenti precari lucchesi è confermata. L’ha “servita” oggi (22 agosto) l’ufficio scolastico provinciale, pubblicando le graduatorie definitive. Una débâcle per gli insegnanti lucchesi in attesa del ruolo nelle scuole dell’infanzia ma anche nelle primarie. Nonostante il sorteggio di una sessantina di candidature da verificare e i controlli che sono seguiti sui punteggi (Leggi), molti docenti sono scalati ancora più in basso alla lista, in conseguenza di alcune rettifiche e integrazioni. Ma l’ulteriore beffa giunge dai numeri definitivi dell’immissione in ruolo. Numeri davvero risicati. Ben oltre le aspettative più pessimistiche.

Per la scuola dell’infanzia, in particolare, soltanto due candidati della graduatoria ad esaurimento otterranno l’agognato posto fisso. Già perché dei 22 posti disponibili, infatti, 20 sono assegnati a coloro che hanno vinto il concorsone del 2012 (Leggi). Il risultato è ancora peggio nella scuola primaria, dove di 13 immissioni previste soltanto una sarà “pescata” dalla lista ad esaurimento. Non va certo meglio per la scuola secondaria di primo grado. Qui il totale delle immissioni in ruolo è 42. Di questi 31 sono occupati dalle nomine da concorso ordinario, soltanto 11 sono i candidati ad entrare di ruolo, lasciando la graduatoria ad esaurimento. Per la superiori i numeri sono ancora più ridotti: 27 le nuove immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2014/2015, così ripartite: 21 dal concorsone, soltanto 6 dalla graduatoria ad esaurimento.
Sono numeri da capogiro per gli insegnanti lucchesi che si preparano ad andare a Roma il 29 agosto, data in cui è previsto l’annuncio da parte del governo Renzi delle misure per la scuola. Proprio oggi, poi, i precari lucchesi hanno dato mandato ad un legale di predisporre l’esposto che sarà inviato alla procura. Nel documento, che deve ancora essere scritto, si chiederanno controlli sui punteggi dei nuovi inserimenti dalle altre province nelle graduatorie scolastiche ad esaurimento. “E’ l’ultima carta che ci resta da giocare – sottolinea un gruppo di precari lucchesi -: abbiamo motivo di credere che alcuni punteggi siano quantomeno sospetti perché molto alti anche per candidati che hanno appena 30 anni e una esperienza lavorativa molto limitata”. Per fare soltanto un esempio che spieghi l’entità dell’assalto da altre province, basta prendere la graduatoria per il tempo indeterminato per la scuola dell’infanzia. Il primo candidato lucchese è sceso al 176esimo posto. Tutti gli altri seguono scorrendo la graduatoria che accoglie 440 precari. Le insegnanti hanno intenzione anche di recarsi dai dirigenti scolastici dove hanno lavorato e dove probabilmente non lavoreranno quest’anno per chiedere di controllare le candidature nella fase di assegnazione delle cattedre. Una cosa che ha richiesto anche il provveditore. “Invitiamo anche i genitori degli alunni a chiedere questo tipo di controlli ai dirigenti delle scuole dove sono iscritti i figli – dicono i precari -, perché nel loro interesse sapere e avere la certezza che chi insegna ne abbia pienamente titolo”.
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