Centro Ippico, bando per la concessione ai privati

E’ l’emblema del degrado in cui versa il Parco fluviale di Lucca, sempre più spesso preda di vandali e ladri. Il Centro Ippico versa ormai da anni nel più completo abbandono, dopo l’ultima esperienza di gestione affidata a terzi che si è conclusa, a seguito di alterne vicende (anche giudiziarie) con un vero e proprio fiasco. Adesso, però, l’amministrazione comunale ci riprova. Dopo una serie di aste per l’alienazione andate deserte, esce un nuovo bando per l’affidamento della struttura sportiva. Gli uffici comunali hanno infatti attivato nel mese di agosto una procedura selettiva ad evidenza pubblica, con l’obiettivo di individuare un privato disposto a prendere in concessione l’impianto, a patto di renderlo adeguato e poi gestirlo. Una strada molto simile a quella decisa per la polisportiva Madonne Bianche, che ha scatenato la protesta dei giovani che l’hanno autogestita (Leggi).

Un investimento non irrilevante sarà comunque necessario, a considerare lo stato della struttura. Servono infatti, oltre ad un complessivo intervento di recupero, anche un adeguamento ed una messa a norma degli edifici, oltre che una sistemazione di impianti e attrezzature esistenti ma inghiottiti dalla natura e dal degrado.
Spesso diventato casa di senzatetto, il Centro Ippico di via della Scogliera era nato per essere il fiore all’occhiello del parco fluviale. Le passate gestioni, tuttavia, non sono riuscite mai a rilanciarlo come ci si attendeva. Così, dopo la revoca della concessione agli ultimi gestori, l’impianto è andato in disuso.
Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, con la vendita all’asta, adesso si tenta la strada del passato, ricercando privati interessati a fare qualche investimento. Dopo l’ultimo tentativo di alienare la struttura, in effetti, qualche soggetto interessato alla gestione si era fatto avanti. E’ per questo che l’assessore al patrimonio, Antonio Sichi, in accordo con la giunta, ha proposto di non inserire il Centro Ippico nel piano delle alienazioni e tentare l’ultima strada per vederlo riqualificato: “Abbiamo ritenuto a questo punto migliore la strada del bando – sottolinea Sichi -: c’erano state l’anno scorso alcune manifestazioni d’interesse informali, che ci auguriamo possano concretizzarsi in questo modo. Gli estremi di un eventuale affidamento a terzi sono tutte da definire, ma in presenza di un buon progetto da parte di un privato, l’amministrazione comunale cercherà di venire incontro in ogni modo possibile. L’intervento, è bene non nasconderlo, è sicuramente importante, ma possono essere studiate della forme, come lo sconto sul canone di affitto, per venire incontro ad imprenditori eventualmente interessati a riqualificare l’area”.
L’obiettivo dell’amministrazione e spiegato più volte al riguardo anche dal sindaco Alessandro Tambellini è quello di recuperare l’area e di restituirla alla fruizione della città. Il Comune però non ha i soldi per effettuare i lavori necessari a riportare, almeno a livello della decenza, la struttura. Sempre sul parco fluviale, versa in stato di totale abbandono anche la Vecchia Guardia, che però il Comune ha inserito nel piano delle alienazioni. “La riqualificazione della Vecchia Guarda secondo l’amministrazione è fondamentale al recupero complessivo del parco fluviale – sottolinea l’assessore Sichi -: per questo immobile tentiamo di nuovo la strada dell’alienazione. Se anche questa volta andrà deserta, potrà essere fatto un ragionamento diverso anche sul futuro di questa struttura”. Nel piano triennale degli immobili che Palazzo Orsetti intende vendere, è stata inserita, come ormai noto, anche la parte dell’ex Manifattura Tabacchi che non è soggetta ai Piuss (Leggi). Per questa area, attraverso un advisor esterno era stato predisposto un progetto di riqualificazione con il ricorso a procedura di partenariato pubblico e privato.

rob. sal.

 

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