Ressa ai binari, caos e lunghe attese per i treni foto

Centinaia di persone ammassate nello spazio di piazzale Ricasoli, fuori dall’ingresso principale della stazione di Lucca, stremati da un’attesa infinita. Questa la scena offerta alle 18,30 circa nella zona, per altro ampiamente presidiata dalle forze dell’ordine e dalla protezione civile che, tuttavia, poco hanno potuto nei confronti di un congestionamento forse inatteso, al punto che i treni – ci raccontano, perché tentare di entrare in stazione è impresa off-limits, a meno di insinuarsi tra duecento persone per raggiungere i binari – si riempiono immediatamente e le persone restano stipate contro le porte. Le forze dell’ordine hanno deciso di regolare gli accessi per evitare problemi di sicurezza lungo i binari. Tutti gli ingressi che danno sul lato mura, da quello principale al bar, fino al sottopasso, sono improponibili: davanti ad ognuno di essi, totalmente pressate da coloro che accorrono alle loro spalle nel timore di perdere un convoglio per tornare a casa che forse non prenderanno prima di tarda sera, ci sono almeno 150-200 appassionati del Lucca Comics and Games. 

Giovani e meno giovani se ne stanno lì, pressati come sardine, con le forze dell’ordine che tentano di arginare la marea che continua a giungere da viale Regina Margherita e non solo. Alla fine sono in molti a perdere la pazienza e diversi gruppi, provano a farsi largo spintonando e urlando: la situazione minaccia di diventare insostenibile.
“Siamo fuori dalla stazione da quaranta minuti – dicono due ragazzi vestiti da personaggi dei manga – e abbiamo già perso un treno per tornare a Pisa. E’ impossibile che in tutto questo tempo non si sia nemmeno riusciti a vedere i binari: eppure che fossimo in tanti era risaputo”.
L’epilogo alla stazione non ha lasciato un buon ricordo a centinaia di persone: appare lampante che il numero di treni e vagoni, oltre che di mezzi su gomma, oggi si è rivelato del tutto insufficiente. C’è da dire, tuttavia, che le maggiori criticità (in termini di attesa) si sono registrate soltanto nella zona della stazione: il deflusso fuori da Porta S. Pietro è invece regolare, così come scorrevole si presenta il traffico di persone dai sottopassi. Qualche altro problema, ma in questo caso ci troviamo di fronte ad un classico, è rappresentato dalle code che si formano nel cuore della città: le strette vie di Lucca si intasano ben presto e sarebbe stato utile dividere in corsie opposte il transito, perché masse di migliaia di persone provenienti da sensi inversi impattano di continuo e per andare da Piazza San Michele al Caffè delle Mura servono venti minuti buoni. Versante traffico: rimasto inevitabilmente chiuso fino all’ultimo il tratto di circonvallazione dal cavalcavia alla stazione, le autovetture si sono per forza di cosa dirette in tutti gli altri spazi intorno alle mura. In molti hanno ripreso possesso del proprio mezzo portandosi a casa una multa salata (quando non si è trattato di rimozione) per poi incanalarsi verso l’autostrada, dando luogo ad un serpentone di proporzioni bibliche. Non è andata poi così meglio nemmeno a coloro che pensavano di trovare meno traffico recandosi verso Pisa: anche qui rallentamenti e code abbastanza lunghe fino al foro ed oltre.
Intanto l’assessore Raspini ha promesso che – in vista dell’ultimo giorno – il numero delle navette messe a disposizione verrà aumentato. Un segnale importante e doveroso anche perché la ricetta parcheggio mezzo-navetta ha sortito effetti solo parziali, in parte per la carenza di stalli liberi, in parte per i mezzi pubblici subito affollati.

 

Paolo Lazzari

 

FOTO – La ressa alla stazione

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