Assi viari, summit a Lucca Est: “Priorità non si cambiano”

Sì agli assi viari o si perde un’occasione storica. Sono dalla stessa parte, per una volta, il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, supportati dai segretari comunale e territoriale del Pd, Francesco Bambini e Patrizio Andreuccetti sul tema della viabilità e della mobilità. Un progetto senza dubbio da modificare, quello preliminare dell’Anas, anche radicalmente, ma le cui oppsozioni non devono mettere a repentaglio il finanziamento di 80 miiioni di euro dell’asse nord-sud, i primi soldi “veri” per la viabilità del territorio negli ultimi trent’anni. Lo hanno ribadito tutti all’appuntamento organizzato dal Pd Lucca Est al circolo El Nino della Santissima Annunziata, almeno tutti coloro dalla parte del tavolo destinato a rappresentanti politici e istituzioni. Nel pubblico, invece, i consueti distinguo: coloro che sono pro in nome di una viabilità e di un traffico più fluido e, soprattutto, quelli che contestano la progettazione perché troppo invasiva per il territorio e non risolutiva. Ma per una volta l’assemblea, salvo qualche sparuto momento, non si trasforma in bagarre, ma in un momento di confronto (senza sintesi) di posizioni divergenti.

Apre il sindaco Alessandro Tambellini, che ripercorre la storia dei diversi tentativi di realizzare gli assi viari in città. Quindi l’accordo Stato-Regioni del 2002 da cui è partito il dibattito sul nuovo sistema tangenziale di Lucca. Dai 220 milioni di euro preventivati al famigerato Lotto Zero, poi archiviato, agli acordi del 2008 e del 2011 “in cui nessuno, neanche il Comune di Capannori, che pur specifica la necessità della priorità dell’asse est ovest. smentisce la necessità dei collegamenti. Per quanto ci riguarda il collegamento nord sud, noi ci teniamo molto. Perché prevede un allentamento del traffico suila circonvallazione e il collegamento con la grande viabilità della Garfagnana, Siamo arrivati a 80 milioni per l’asse nord sud e noi riteniamo che sarebbe in questa fase del tutto deleterio, anzi sciagurato rinunciare al finanziamento e non dare spazio alla costruzione dell’asse nord sud. Nessuno dice che sia un’opera prima di impatto. Ma l’impatto rimane comunque inferiore al beneficio di godere della nuova viabilità. Da parte del Comune di Lucca, comunque, abbiamo poi messo in atto tutti gli atti integrativi per la nuova viabilità, in particolare per quanto riguarda piste ciclabili e trasporto pubblico. E’ chiaro però che alcune soluzioni sono primarie per un Comune. E gli assi viari sono una di queste”. Agli assi viari, poi, si affianca il lavoro sulle altre infrastrutture del territorio: “C’è il nuovo ponte sul Serchio e il finanziamento del raddoppio della ferrovia – ricorda Tambellini – che significa anche miglioramento del trasporto merci su rotaia. Tutte potenzialità favorevoli per il territorio. Poi, certo, sul progetto degli assi abbiamo avanzato delle riserve come nel caso del sottoattraversamento del Nottolini, della zona industriale di San Pietro a Vico e sulla maglia stradale attuale il cui traffico è da intercettare. Ma ribadisco la necessità di non perdere questa occasione davvero storica. Significherebbe rendere tutto di più difficile gestione”.
Anche il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, ribadendo uscite pubbliche recenti, conferma la sua posizione favorevole al progetto: “E’ la seconda grande occasione – dice il numero uno di Palazzo Ducale – e anche l’ultima per migliorare la viabilità nelle principali direttici dopo il progetto di complanare che, mi piace sottolineare, si sarebbe inserito in un contesto meno urbanizzato e con una Salt a maggioranza pubblica che avrebbe previsto molte altre opere di compensazione. Adesso, comunque, abbiao quattro grandi occasioni di intervenire sulle infrastrutture, in controtendenza con un generale momento di crisi anche degli investimenti degli enti pubblici: lo scalo merci del Frizzone, il raddoppio della ferrovia, il pone sul Serchio e, appunto, gli assi viari. E gli assi viari sono un progetto di rete: per una piccola parte nuove infrastrutture, per un’altra parte riqualificazione dell’esistente. Ritengo, e lo sottolineo, che essere per il mantenimento dello status quo è essere contro l’ambiente mentre con la realizzazione degli assi si migliora la qualità ambientale e la qualità della vita dei nostri cittadini. E’ altrettanto certo che che va migliorato questo progetto, anche perché sono stati fatti errori grossi da parte dell’Anas come nel caso di San Pietro a Vico, ma c’è tempo e modo. Sulle procedure seguite, però, sfido chiunque a dire che non sia stata la più partecipativa possibile e trasparente: abbiamo portato Anas alla ripubblicazione per due volte del progetto preliminare, abbiamo fatto l’inchiesta pubblica, il procedimento più partecipativo possibile. E da qui è arrivato a mio parere il risultato più sorprendente, visto che all’unanimità i tre esperti nominati da Comuni, Provincia e comitati hanno detto che vanno realizzati gli assi viari anche se va modificato il progetto. Modifiche che sono le stesse che ha chiesto la Provincia cui se ne aggiungono altre che sono costruttive e intelligenti. L’indirizzo è, per esempio, fare in modo che la strada sia il più possibile a raso. Penso che non vada fatto il nuovo cavalcavia del Frizzone, con un risparmio di 8 milioni di euro. La mia proposta, in questo senso, è quella di utilizzare due milioni di euro per adeguare il Brennero dal ponte Dalla Chiesa all’intersezione con i nuovi assi viari e che gli altri sei li usi Capannori come vuole, ad esempio sul viale Europa. Sarebbe inventarsi, per la prima volta, un utilizzo veramente urbano di Marlia e fare sì che viale Europa torni in una dimensione di vivibilità. Trasportato questo sull’asse est ovest la mancata realizzazione del viadotto di Pieve San Paolo e del sottoattraversamento dell’autostrada comporterebbe un risparmio fino a un costo da 90 milioni di euro che è verosimile ottenere come finanziamento in un secondo momento”. Tutto questo per dire che “le priorità non si cambiano”: “Gli atti parlano chiaro – dice Baccelli – Tutti gi enti locali hanno presentato osservazioni al momento della firma degli accordi ma hanno espresso parere favorevole. Se non si voleva fare così l’amministrazione di Capannori, quando era sindaco Giorgio Del Ghingaro, avrebbe potuto esprimere parere negativo, condizionato a un mutamento delle priorità. Adesso non si può più dire, invece, rinunciamo e poi aspettiamo di vedere di cambiare la prorità”.
L’intervento di Baccelli scatena la polemica dei contrari agli assi viari. Che contestano la ricostruzione dell’unanimità dell’inchiesta pubblica a favore della realizzazione del progetto proposta dal presidente della Provincia. Si discute dell’interpretazione della parola “riprogettazione” nel testo finale che per i cittadini significa cancellare il progetto preliminare di Anas e ripartire da zero. “Eppure – dice Baccelli – tutti hanno applaudito, forse perché non hanno capito, quella parte di ricostruzione scientifica in cui si diceva che non esistono soluzioni al traffico senza assi viari”. Anche Tambellini alza la voce e chiama in causa direttamente anche Capannori: “Si fanno tante proiezioni sull’aumento del traffico sul territorio di Capannori nel futuro. Ma anche io devo pensare al mio territorio nel 2019 e nel 2028. Cosa succederebbe se anche io, come ha fatto Capannori, chiudessi tutte le strade al traffico pesante?”.
Si susseguono gli interventi, di esponenti Pd, di politici e di comitati. C’è chi rilancia la definizione di “troiaio” del progetto Anas data da Menesini, chi ricorda la situazione drammatica di alcune strade del territorio, anche in termini di sicurezza, allo stato dell’arte. Dalla parte politica il segretario comunale Francesco Bambini conferma il concetto di occasione storica: “Gli assi viari – dice – permetteranno la riduzione dei tempi di percorrenza: meno costi per le aziende significa meno tempi di percorrenza e quindi meno inquinamento”. Per Andreuccetti, invece, è da respingere la posizione di chi pensa che questa accelerazione sugli assi sia solo una mossa elettorale in vista delle regionali: “Larga parte del Pd – ha ricordato – è favorevole all’opera e procederemo tutti uniti per raggiungere l’obiettivo del finanziamento dell’intera opera del sistema tangenziale”.
Il Partito Democratico, insomma, dice sì agli “assi modificati”, secondo le osservazioni fatte (anche) nell’inchiesta pubblica. Ora tutto è in mano del governo e del Cipe che deve finanziare l’opera. E in tutto questo rimane un convitato di pietra, il Comune di Capannori, i cui esponenti sono stati i grandi assenti del dibattito alla Santissima Annunziata.

 

Enrico Pace

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