Mariani (Pd): “Importanti effetti per il territorio dal collegato ambientale della legge di stabilità”

“Dare forza all’economia italiana sostenibile e di qualità, tutelare l’ambiente e fare dell’innovazione, dei talenti e della bellezza del nostro paese il volano da cui far partire il rilancio: l’approvazione alla Camera del collegato ambientale alla legge di stabilità 2014 è un passo importante per mettere l’Italia nelle condizioni di costruire uno sviluppo durevole e di superare la dimensione dell’emergenza nella cura dell’ambiente”. La pensa così l’onorevole Raffaella Mariani del Pd che commenta: “La definizione di questa nuova agenda avrà effetti rilevanti anche per il nostro territorio: oltre al mantenimento della sede operativa dell’Autorità di Bacino del Serchio, il provvedimento prevede misure che riguardano il settore lapideo. L’obiettivo è quello di favorire il riciclo e il riutilizzo in ambito edilizio dei materiali di scarto della lavorazione del marmo, dei graniti e delle pietre non contenenti sostanze pericolose ma fino ad oggi destinati al ciclo dei rifiuti, che costituiranno invece nuove opportunità di impresa e di occupazione. Gli enti e le istituzioni locali saranno poi chiamati a collaborare alla costruzione di un programma nazionale di mobilità sostenibile per i tragitti casa/scuola – lavoro, progetto cui è destinato un fondo di 35 milioni di euro”.
“Chiave del provvedimento – spiega l’onorevole – è proprio la green economy, espressione che per la prima volta appare nel titolo di una legge dello Stato. In Italia si contano 340mila imprese e 3 milioni di posti di lavoro green: insieme alla riforma delle agenzie ambientali e all’introduzione dei reati ambientali, queste disposizioni guardano al futuro, sostenendo lo sviluppo di aziende che scommettono sull’innovazione nel rispetto dell’ambiente. Tra le misure più importanti si registrano l’introduzione di criteri sulle certificazioni ambientali negli appalti pubblici, il sostegno ad acquisti ed appalti verdi, i provvedimenti per il recupero e il riuso dei materiali destinati a rifiuto, il riordino dei distretti idrografici e gli interventi sul trattamento dei rifiuti. Scelte che complessivamente disegnano un quadro su cui innestare una strategia nazionale per fare dell’economia verde la punta di diamante di un’Italia in grado di essere nuovamente competitiva ad alto livello, guardando all’ambiente non più come ad un vincolo ma come ad una risorsa straordinaria”.

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