Medicina dello sport, taglio del nastro a Campo Marte foto

E’ stata inaugurata oggi (26 novembre), alla presenza delle maggiori autorità, la nuova sede dell’unità funzionale medicina dello sport di Lucca, che continua a crescere, grazie all’impegno del personale della struttura e del dipartimento della prevenzione da cui dipende. Con il trasferimento nei nuovi locali al secondo piano del padiglione C, il servizio dispone di una sede molto più ampia della precedente, sicuramente la più grande ed attrezzata a livello regionale per la medicina dello sport in strutture pubbliche.
La presentazione alla comunità della nuova sede si è trasformata in una grande festa dello sport, con personaggi di rilievo nazionale come il responsabile dello staff medico della nazionale italiana di calcio e per molti anni direttore della struttura lucchese Enrico Castellacci, l’ex ciclista e commissario tecnico della nazionale di ciclismo Paolo Bettini, un’autentica istituzione della Federazione Ciclistica Italiana come Franchino Vita, il campione di lancio del martello Nicola Vizzoni, il tennista (attuale numero 4 in Italia) Paolo Lorenzi, l’atleta disabile Stefano Gori, i presidenti di federazioni sportive provinciali ed enti di promozione sportiva, il presidente del Panathlon di Lucca Arturo Guidi ed il presidente nazionale dei Veterani dello Sport Gian Paolo Bertoni.

 
“Siamo impegnati – ha evidenziato il direttore generale dell’azienda Usl 2 Joseph Polimeni – a consolidare ulteriormente questo importante servizio, di cui è responsabile il dottor Carlo Giammattei, che è presente al Campo di Marte di Lucca e all’ospedale San Francesco di Barga. Ringrazio tutto il personale della struttura, che continua a crescere mantenendo uno stretto legame con il suo passato, come conferma la presenza qui oggi del professor Castellacci. Lucca, quindi, mantiene e conserverà anche in futuro la sua tradizione di eccellenza in questo settore”.
L’intervento del direttore generale era stato preceduto dai saluti dell’assessore provinciale Francesco Bambini: “Ringrazio – ha detto – il direttore generale e faccio gli auguri, a nome del presidente della Provincia, a tutto lo staff”), del consigliere regionale Giuseppe Del Carlo, con delega della presidenza del consiglio regionale (“questa nuova sede è un motivo di orgoglio per la Regione. E’ la struttura più grande e attrezzata a livello regionale per la medicina dello sport in strutture pubblico. “E’ stato significativo l’investimento fatto con il trasferimento del Centro nel nuovo reparto: più grande dotato di attrezzature. Nel corso degli anni il Centro si è qualificato come un punto di eccellenza non solo a livello locale ma nazionale, frequentato da grandi campioni e da cui sono passati o lavorano professionisti di valore, Castellacci prima, Giammattei oggi. Una struttura che svolge un ruolo prezioso sia dal punto di vista della prevenzione che offrendo servizi a tanti sportivi. Una struttura da valorizzare nell’ambito del Sistema Sanitario Regionale. Come Provincia ne abbiamo approfondito il ruolo e le potenzialità in un convegno tenuto alcuni mesi fa”. Immancabile poi il saluto del pesidente dell’Ordine dei Medici Umberto Quiriconi. Presenti anche l’assessore provinciale Luigi Rovai e il sindaco di Capannori Luca Menesini. Assente, invece, il Sindaco di Lucca Alessandro Tambellini.
Dopo l’illustrazione ai presenti dei servizi presenti nella struttura, a cura del direttore del dipartimento della prevenzione Alberto Tomasi e del responsabile dell’unità funzionale Carlo Giammattei, l’evento è stato chiuso dal professor Castellacci: “La medicina dello sport di Lucca – ha detto il responsabile dello staff medico della nazionale di calcio – è un grande patrimonio della nostra comunità che, grazie alla lungimiranza di questa direzione aziendale, non sarà disperso. Ci sarà, anzi, un ulteriore sviluppo in un settore che qui a Lucca può contare su professionalità di altissimo rilievo”.
La struttura vuole, infatti, continuare ad essere il punto di riferimento per gli sportivi a livello regionale ed anche nazionale ma soprattutto garantire a tutti coloro che praticano attività sportive e motorie del nostro territorio tutto il supporto sanitario necessario. Infatti sono state incrementate le visite gratuite previste nei Lea per gli atleti minorenni, con l’aiuto delle Federazioni e delle società sportive e con il nuovo sistema di prenotazioni tramite Cup ci si propone di fare una corretta programmazione annuale che permetta di garantire la visita gratuita a chiunque ne abbia diritto. Attraverso una convenzione con il Coni sono state calmierate le tariffe delle visite per gli atleti maggiorenni e si sta cercando di offrire maggiore disponibilità, soprattutto in orari pomeridiani, anche per questa fascia di popolazione. La nuova normativa sulle visite per attività non agonistica prevede l’esecuzione di controlli più accurati. L’Unità Funzionale di Medicina dello Sport si propone come valido supporto al pediatra ed al medico di medicina generale per eseguire tutti gli accertamenti necessari al rilascio della certificazione quando si presentino particolari problematiche.
La struttura ha a disposizione la migliore attrezzatura per eseguire test-cardiorespiratori per una precisa valutazione e programmazione dell’allenamento negli sportivi agonisti e soprattutto per una corretta prescrizione dell’esercizio fisico in sedentari o pazienti affetti da patologie cardio-vascolari e metaboliche. Si possono effettuare anche valutazioni posturali, studi baropodometrici statici e dinamici, analisi cinematica del movimento e studi biomeccanici anche in ciclisti per la prevenzione e la cura di patologie da sovraccarico funzionale dell’apparato loco-motore.
Il direttore del dipartimento della prevenzione Alberto Tomasi ha, inoltre, promosso l’attivazione un ambulatorio di vaccinazioni anche presso questa unità funzionale e molti sono gli utenti che, il giovedì mattina, usufruiscono di questo servizio. Si possono richiedere visite specialistiche per traumi insorti durante attività sportiva o per tutte le patologie da sovraccarico funzionale a carico del sistema muscolo-scheletrico.
Fiore all’occhiello dell’unità funzionale di medicina dello sport è il servizio di onde d’urto focalizzate a guida ecografica e radiologica. Infatti è presente a Lucca la migliore e più sofisticata apparecchiatura attualmente in commercio (poche strutture sanitarie italiane hanno a disposizione apparecchiature del genere). Si chiama E.S.W.T. (Extracorporeal shockwave therapy). Questo tipo di terapia permette la rigenerazione tissutale e trova indicazione in tutte quelle patologie croniche degenerative a carico dei tendini e legamenti talvolta accompagnate da calcificazioni in cui spesso anche le terapie chirurgiche non hanno successo. Le onde d’urto possono essere utilizzate anche sul tessuto osseo ad esempio in fratture che tendono a non consolidare. Quindi le onde d’urto si propongono come una terapia innovativa, non invasiva, che non necessita di anestesia, si devono eseguire solo 3 massimo 4 sedute a cadenza settimanale. Si tratta, quindi, di un trattamento ben accettato dal paziente che di solito è reduce da lunghi cicli di fisioterapie senza successo ed avrebbe solo la prospettiva di andare incontro ad un intervento chirurgico. Negli Stati Uniti le onde d’urto sono considerate la prima terapia da eseguire in caso di fasciti plantari e tendinopatie achillee con speroni calcanerari e non, per la tendinopatia calcifica di spalla, per l’epicondilite. Questo tipo di terapia è in grado di portare notevoli risparmi anche al sistema sanitario in quanto evita al paziente lunghi cicli di fisioterapie molte volte inefficaci e molto spesso evita addirittura l’intervento chirurgico. I nuovi ed ampi locali permetteranno poi di fare anche attività di formazione nei confronti dei tecnici delle società sportive del nostro territorio. Anche per questo è stato prodotto specifico materiale informativo e tutte le notizie sono presenti e consultabili nel sito internet aziendale.
C’è in più l’obiettivo di portare avanti un’attività scientifica e di ricerca attraverso una convenzione già stipulata con il dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell’Università di Pisa e soprattutto si vorrebbe creare un vero e proprio centro studi sulle attività sportive e motorie.
La medicina dello sport di Lucca, con delibera federale dello scorso mese di agosto 2014, è inoltre stata inserita nell’elenco dei centri di medicina accreditati per la Federazione Ciclistica Italiana. Sono state infatti individuate sul territorio nazionale 15 strutture che rappresentano un qualificato punto di riferimento per tutti gli atleti tesserati e, comunque, per tutta la popolazione ciclistica attiva.
All’evento ha partecipato anche Slow Food, che ha offerto ai presenti alcuni apprezzatissimi prodotti tipici della zona.
Inoltre per i cultori dell’alimentazione legata allo sport, è stato pubblicato il libro “Alimentazione & Sport” i cui autori sono proprio Enrico Castellacci e Carlo Giammattei.
Mirco Baldacci

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La sicurezza idraulica del territorio è un obiettivo maggiormente a portata di mano, se il mondo dell’agricoltura è protagonista di questo impegno. Ne è convinto il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord: l’Ente che, da qualche mese, si occupa dell’abbattimento del rischio idraulico della vasta zona che comprende tutta la parte settentrionale della Toscana. Una certezza, questa, che è suffragata da quanto previsto dalla Legge regionale che ha recentemente riformato la bonifica in Toscana, e a cui il Consorzio vuole dare adesso piena attuazione anche nel punto in cui sottolinea che i lavori di manutenzione ordinaria sui corsi d’acqua sono affidati, preferibilmente, proprio agli imprenditori agricoli.

Di tutto questo si parlerà sabato prossimo, 29 novembre, durante un convegno (il titolo è “L’arte antica di mantenere i territori. Consorzio e agricoltori insieme per la sicurezza idraulica”), che a partire dalle 9,00 di mattina si svolgerà a Massa, nella sala della resistenza di Palazzo Ducale, in piazza Aranci: l’appuntamento metterà a confronto gli amministratori consortili e degli altri Enti locali, gli imprenditori agricoli e alcuni esponenti della Regione Toscana. Al termine della tavola rotonda, sarà siglato il protocollo d’intesa tra il Consorzio e le associazioni agricole e delle cooperative agricolo-forestali: documento con cui, d’ora in avanti, sarà ufficializzato il ruolo di primo piano riservato al mondo agricolo, a partire proprio dalla corsia preferenziale riservata nell’assegnazione dei lavori. Si conferma, così, l’obiettivo strategico del Consorzio di rendere gli agricoltori sempre più custodi del territorio: un impegno che l’Ente intende portare avanti in stretta collaborazione con le organizzazioni e le associazioni che rappresentano il mondo dell’agricoltura, a partire da Coldiretti, Cia e Confagricoltura.

“Nel titolo del convegno parliamo di “arte antica”, e non lo facciamo a caso – sottolinea il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – L’istituzione consortile viene dal passato; quando, cioè, proprio gli agricoltori si mettevano in comunità (si consorziavano, appunto) per mantenere in piena funzionalità quel reticolo idraulico che era elemento immediato ed imprescindibile per la loro esistenza: serviva ad irrigare le colture, e contemporaneamente, garantiva il corretto allontanamento delle acque piovane dai terreni e dagli immobili su cui esse potevano creare danni. Come ben sappiamo, questo perfetto equilibrio tra uomo e ambiente si è oggi notevolmente modificato e in larga misura compromesso. Ma se anche cambiano le attività e le abitudini, e con essi i bisogni del territorio, rimane la consapevolezza che gli agricoltori possono e devono continuare ad avere un ruolo centrale nella sicurezza idraulica, a partire direttamente dalla realizzazione di una buona parte degli interventi annuali realizzati sui corsi d’acqua. Così facendo, il Consorzio riesce a centrare due obiettivi: affidare la manutenzione dei canali direttamente a chi opera sul territorio, e quindi dispone di una conoscenza approfondita delle sue esigenze; sostenere attivamente l’imprenditoria agricola che, soprattutto nei periodi meno attivi dell’anno, può così contare sull’introito prodotto da un lavoro finalizzato alla difesa dell’ambiente”.

E’ particolarmente ricco il programma del convegno di sabato. Si partirà coi saluti delle autorità: il presidente della Provincia di Massa-Carrara Narciso Buffoni, il sindaco di Massa Alessandro Volpi, il presidente dell’Unione dei Comuni Montana Lunigiana Cesare Leri. A fare l’introduzione sarà Ismaele Ridolfi, presidente del Consorzio di Bonifica. Seguiranno gli interventi dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori, del presidente di URBAT (l’associazione regionale dei Consorzi) Marco Bottino, del direttore di ANBI (l’associazione nazionale dei Consorzio) Massimo Gargano e dei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole e delle cooperative agricolo-forestali. Dopo il dibattito, le conclusioni saranno del presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Consiglio regionale Loris Rossetti.

Ulteriori informazioni sul sito www.cbtoscananord.it e al numero di telefono 0583/98241.

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