Consorzio di Bonifica, la minoranza attacca: “Poca pianificazione per la prevenzione”

I rappresentanti della minoranza Sicurezza idraulica, ambiente,equità e partecipazione criticano fin qui l’operato del presidente della bonifica Toscana Nord, Ismaele Ridolfi. “In queste ultime settimane – si legge in una nota – abbiamo voluto rappresentare con forza ai consorziati, istituzioni e cittadini il nostro punto di vista, la situazione di rischio della paralisi che corre nei prossimi mesi il consorzio. Noi crediamo nel consorzio di bonifica, lo riteniamo uno strumento tecnico e amministrativo agile nell’intervento necessario al territorio, se non appesantito da burocrazia come sta avvenendo in questi mesi”.

“Non possiamo però non rilevare che od ogni nostra critica e sollecitazione, rivolta a migliorare l’azione operativa dell’ente consorzio, ad esempio avere, più trasparenza , più efficienza più risparmio, si riceva come risposta: tutto va bene, tutto procede secondo i programmi stabiliti, abbiamo portato tanti milioni con il Psr, il ricorso alla gestione provvisoria dell’esercizio 2015 è solamente un fatto tecnico, altri ritardi sono responsabilità della Regione. Noi diciamo invece che non è cosi, le cose non vanno affatto bene ! lo dimostrano i numeri di presenza dei delegati alle assemblee consortili, la direzione politica del consorzio, anziché avere quindi la umiltà, sensibilità di aprire un sereno confronto sulle cose da fare, sullo stato di salute, economico e politico dell’ente, sui ritardi che ci sono, chiamando le forze tutte, per competenze, esperienze, per dare suggerimenti, proporre idee , si arrocca incomprensibilmente su posizioni indifendibile, attraverso comunicati stampa che tentano di nascondere le vere difficoltà che vive l’ente, c’è bisogno di cambiamento. L’attuale modello consortile a nostro avviso è superato, dalla riforma 79/2012, dalla cultura che era strettamente collegata alla bonifica integrale di un tempo cristallizzata alla legge 215/33, al regio decreto 368/1904, alla più recente 34/94, che avuto tanti meriti, oggi pero superata. Suggeriamo invece al signor presidente che il concetto moderno di sicurezza idraulica, difesa del suolo, debba avvenire, non più a seguito di ripetute emergenze, cui va data la risposta immediata e la migliore, ma deve interagire privilegiando la prevenzione, la programmazione, pianificazione, le risorse certe e sicure, ribaltando quindi l’impianto organizzativo, operativo fin qui seguito ,sulla difesa del suolo e bonifica idraulica. Il nuovo comprensorio di bonifica, presenta tante criticità idrauliche e di bonifica, assieme a forte economie, enormi potenzialità ambientali e sociali, (acqua, energia, bosco, parco, mare, turismo, ruralità, marmo, cantieristica , laghi turismo , terziario, cultura, archeologia ecc), una vasta filiera socioeconomica, dove la sicurezza idraulica, pianificazione e difesa del suolo, tutela delle ricchezze ambientali ,diviene fattore strategico fondamentale per le differenti e preziose economie, signor presidente su questi argomenti farà la differenza il Toscana Nord, su questi aspetti si costruisce il nuovo Consorzio di bonifica , la difesa del suolo in chiave moderna, non bisogna sfuggire , avere paura al confronto delle idee , delle proposte che possono rafforzare l’istituto consortile. In questi mesi, con combattività e costanza, i nostri rappresentanti hanno posto alla loro attenzione, queste ed altre questioni, cui non abbiamo avuto risposta (che vanno dalla gara per nuova la tesoreria consortile, alla individuazione del nuovo direttore Generale, al nuovo modello operativo e organizzativo del consorzio, alla aggregazione di alcuni importanti e costosi servizi, alla risposta sull’uso delle giacenze economiche precedentemente il 20 marzo 2014), tutte materie che avreste dovuto portarle in assemblea , avere dalla discussione dal confronto un forte mandato, non lo ha fatto, ha ricorso in maniera frenetica allo strumento del decreto del presidente, legittimo ma limitato democraticamente, crediamo che il territorio del nuovo comprensorio di bonifica abbia perso, o ritardato una bella occasione di confronto, per costruire le basi del nuovo Consorzio di bonifica Toscana Nord, l’augurio che con l’avvio del 2015 avverta questa sensibilità e cambi verso”.

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