Energie rinnovabili con mini centrali sul condotto pubblico foto

Il 2015 per il Condotto Pubblico, che dopo aver attraversato la città diventa la Piscialla è cominciato con una serie di lavori per la realizzazione di tre mini centrali idroelettriche che sfrutteranno l’acqua del canale, progettate dalla Provincia di Lucca e interamente finanziate da aziende private con un investimento di 600mila euro. Le opere sono state presentate questa mattina (22 gennaio) a Palazzo Ducale, dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli, l’assessore alla difesa del suolo, Diego Santi, il dirigente del settore competente, Gennarino Costabile e gli ingegneri Renzo e Dario Bessi che hanno curato in particolare l’aspetto idraulico.

Le prime tre centraline che verranno messe in moto, terminati i lavori, sono a Marlia nei pressi di Villa Cardella attraverso il recupero di una cartiera dismessa, a San Pietro a Vico in località Molino di Mezzo e alla Ex cantoni o Molino di Fondo a San Marco. Ogni centralina mediamente produrrà circa 100 kilowatt che equivalgono a 2 milioni di kilowatt annui ovvero l’energia necessaria per alimentare in un anno un quartiere di circa trecento abitazioni. “In termini ambientali poi – spiegano gli ingegneri – sono circa due tonnellate di anidride carbonica in meno immessa in atmosfera”. Il progetto per l’esattezza prevede la realizzazione anche di altre tre centraline e quindi alla fine lungo il corso d’acqua verranno costruite sei mini centrali sempre attraverso il recupero di immobili paleoindustriali da valorizzare. A monte del canale, nella zona della centrale Enel di Vinchiana inoltre vi sono già due minicentrali idroelettriche che erano state realizzate anni fa. Insomma un progetto che permetterà un miglioramento ambientale, la valorizzazione di un corso d’acqua realizzato nel 1300 e un potenziamento delle sue capacità irrigue per l’agricoltura.
“Il condotto pubblico – commenta il presidente Baccelli – tornerà ad essere un monumento simbolo per la città di Lucca e la Piana. Il progetto infatti è importante sotto due aspetti entrambi fondaziomentali: la promozione delle energie rinnovabili e la realizzazione di interventi per la difesa del suolo, per rendere sempre più sicuro un corso d’acqua importante per le sue funzioni ambientali, agricole e industriali. Per questa ragione la provincia ha investito in questi anni in opere che puntano proprio a migliorare la funzionalità di tale corso d’acqua”.
“Il progetto un’antica via dell’acqua e dell’energia – spiega l’assessore provinciale Santi – non solo permetterà di produrre energia rinnovabile ma garantirà un processo di autodepurazione con benefici immediati anche per la fauna ittica. Inoltre, grazie all’incremento della portata dell’acqua durante la stagione estiva miglioreranno sensibilmente le condizioni dei canali irrigui che prendono vita dal condotto pubblico: Arnolfini, Tribiliani, Fanuccio, Soccorso, eccetera”.
Attualmente sono in corso i lavori di sfalcio della vegetazione, ristrutturazione e impermeabilizzazione degli argini. Inoltre si sta procedendo alla rimozione dei depositi, allo smaltimento dei rifiuti presenti nell’alveo e alla sistemazione degli scarichi nel canale.
Il progetto – nato dalla collaborazione dell’amministrazione provinciale e alcune aziende private –, denominato ‘Un’antica via dell’acqua e dell’energia’ ha lo scopo di riqualificare il Condotto Pubblico, costruito nella seconda metà del quattordicesimo ecolo. Redatto su incarico delle aziende private dagli ingegneri Renzo e Dario Bessi per gli aspetti idraulici e dall’architetto Gilberto Bedini e dall’ingegner Daniele De Santi per quelli architettonici e paesaggistici, seguendo un percorso di circa cinque anni, è stato approntato in sinergia con l’ingegner Gennarino Costabile, dirigente dell’Ufficio Difesa del suolo della Provincia e con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Lucca e Massa Carrara.
Particolare attenzione è stata rivolta alla sicurezza idraulica. Un moderno sistema di telecontrollo, dotato di innumerevoli sensori e telecamere di sorveglianza, permetterà una gestione sicura e oculata delle acque del canale, che saranno automaticamente ridotte, in caso di condizioni meteo avverse.
I lavori al momento in corso si concluderanno entro la fine dell’anno quando saranno inaugurate le tre centrali idroelettriche situate lungo il corso del Condotto Pubblico a Marlia, San Pietro a Vico e all’altezza del vecchio molino di fondo alla ex Cantoni a San Marco
Il progetto, sulla carta, prevede anche la costruzione di altre centrali idroelettriche che finanzieranno ulteriori lavori sul canale, per portare a conclusione il progetto di realizzare un percorso ciclo-pedonale ‘Un’antica via dell’acqua e dell’energia’, parallelo a quello dell’acqua. L’itinerario ciclo-pedonale si propone di mettere in comunicazione il centro storico di Lucca con la zona di Ponte a Moriano, passando attraverso il comune di Capannori e la zona delle ville storiche della Piana.
FOTO – La conferenza stampa e i lavori al condotto

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