Ok alla “nuova” tassa di soggiorno. Opposizione critica

Le modifiche al regolamento sull’imposta di soggiorno al centro del consiglio comunale di questo pomeriggio (3 marzo) a Palazzo Santini. L’idea dell’amministrazione, espressa dall’assessore Giovanni Lemucchi, ed ulteriormente circostanziata dai consiglieri di maggioranza, è chiara: l’imposta non dovrà più fare perno sulle fasce di prezzo degli alloggi, ma sulle categorie delle strutture, definite in stelle, spighe, chiavi o quant’altro. Non solo: nel novero delle strutture che dovranno versare l’imposta vengono introdotte anche quelle locate ad uso turistico.
L’assessore Giovanni Lemucchi così spiega la scelta: “Rendere soggetti all’imposta anche gli alloggi ammobiliati locati per uso turistico risponde ad una esigenza di equità. Questo anche sulla base dell’esperienza di altri Comuni, come quello di Firenze e Siena che hanno fatto questa scelta. L’altra modifica riguarda il criterio dell’applicazione dell’imposta: non più in base al prezzo della camera, ma in base alle stelle, chiavi e spighe, che è criterio più agevole da verificare anche in fase di controllo. Vogliamo così semplificare la gestione del tributo. Altre modifiche riguardano la rendicontazione: è infatti prevista l’ipotesi di un controllo congiunto fra polizia municipale e guardia di finanza e l’obbligo a tenere per cinque anni tutti i documenti dei versamenti della tassa. Gli esercenti, infatti, vengano equiparati ad agenti contabili di fatto e sono tenuti ad una serie di obblighi ulteriori”. “Lo spirito delle modifiche – spiega Lemucchi – è quella di aumentare il gettito con una imposta chiara, con controlli più agevoli che diminiscano la percentuale di elusione e di evasione”. La tariffa, nello specifico, sarà stabilita con una delibera di giunta a parte rispetto al regolamento, che deciderà nel dettaglio quale sarà l’importo della “nuova” tassa di soggiorno.

La consigliera Virginia Lucchesi (Lucca Civica), presidente della commissione urbanistica, precisa ulteriormente la ratio del tributo e degli emendamenti: “Il tributo è stato istituito nel 2013 per via dei numerosi tagli in cui è incorsa l’amministrazione. Con essa i turisti, in sostanza, partecipano ad una serie di servizi che vengono loro offerti. Questa è una chiave per rendere la città più attrattiva e fruibile”.
Nettamente contrario al regolamento è il consigliere di Forza Italia Marco Martinelli: “Vogliamo ribadire innanzitutto la nostra contrarietà alla tassa, alla sua modifica e al metodo, tenendo conto che anche dai dati forniti dalla Provincia alcuni giorni fa emerge per il 2014 una diminuzione degli arrivi e presente a Lucca. Voglio ricordare a quest’aula che avevate previsto per il 2014 entrate dalla tassa di soggiorno pari a 720mila euro così come nel previsionale 2013 avevate previsto circa 700mila euro. Poi siete dovuti passare alla realtà del flop delle vostre previsioni facendo una variazione di bilancio e portando il dato a 550mila euro a fronte poi di un accertato 2013 pari a 468.081,89 euro ed un accertato 2014 di 544.588,89 euro. Ma il dato più eloquente è che nonostante l’introduzione della nuova tassa che ha portato come detto un incasso nel 2013 di 468.081,89 euro che prima chiaramente non c’era, l’investimento sul settore turistico è rimasto pressoché invariato: si è passati da 237.000 euro circa nel 2012 a 312.831 euro circa nel 2013. Ciò vuol dire che pur in presenza di un incasso dalla tassa di soggiorno di 461.612 euro sono stati reinvestiti nel settore solo 75mila euro in più al 2012 quando la tassa non esisteva”.
“Evidentemente considerate il turismo – chiude Martinelli – non come una risorsa per il nostro territorio da valorizzare e promuovere ma solo come uno strumento per rimpinguare le casse comunali. Infatti in questi anni da quando vi siete insediati abbiamo assistito solo all’introduzione di una nuova tassa sul turismo rappresentata dalla tassa di soggiorno e all’aumento dei ticket dei bus turistici. Niente è stato fatto per promuovere il gioiello che tutti ci invidiano e nessuno sa dove realmente siano destinati i proventi della nuova tassa introdotta dalla sinistra. Le uniche iniziative di promozione della nostra città arrivano grazie a volenterosi privati che partecipano a proprie spese a fiere e meeting. In una città come la nostra dove il turismo rappresenta da sempre il motore trainante dell’economia del territorio, è necessario investire risorse ed energie qualificate, per non disperdere e non lasciare alla casualità del momento l’arrivo dei visitatori. Non possiamo cioè crogiolarsi su noi stessi perché consapevoli di avere una città con un patrimonio artistico e culturale unico al mondo, in quanto senza un’azione che guarda sia alla conservazione e valorizzazione delle nostre bellezze, sia alla creazione di programmi mirati per attrarre visitatori 365 giorni all’anno, si rischia alla lunga di disperdere nel nulla la naturale capacità di attrazione del nostro territorio”.
Pietro Fazzi (Liberi e Responsabili) dice di no all’imposta di soggiorno tout court: “Pensiamo – dice – agli investimenti che vengono fatti da alcune realtà eccellenti come Imt o Boccherini: come sono tutelati gli studenti che trovano un alloggio in città? Oltre a questo, gli ultimi dati parlano di calo delle presenze: non vorrei che si stesse navigando a vista. Forse servirebbe una indagine sulla soddisfazione dei turisti, bisognerebbe avere dati concreti sui periodi di maggiore afflusso e così via. L’amministrazione dice che ci rendiconterà su come vengono utilizzati questi soldi: ci mancherebbe altro. Una tassa di questo genere in un momento così difficile, quando c’è bisogno di investire su una voce come quella del turismo, mi pare inopportuna”.
Dall’analisi delle presenze in città parte la riflessione di Valentina Mercanti, consigliera del Pd: “I dati di presenza diffusi in questi giorni non so quanto possano essere attendibili. C’è per esempio il fenomeno delle case vacanze che sfugge molto spesso al controllo e che è molto influente, ma non è stato considerato. Servono risorse per allestire un cartellone di eventi ed un insieme di servizi per i turisti: la tassa non ha un impatto sulla cittadinanza ed è veramente bassa a Lucca. Il turista deve rendersi conto che si tratta di un’opportunità per rendere migliore l’offerta nei suoi confronti. Non è certo questa tassa la discriminante negli eventuali pernottamenti. In questa città si tende sempre a voler demolire tutto invece di fare un gioco di squadra. Addirittura qualcuno ci ha definito vampiri: noi vogliamo fare in modo di valorizzare il patrimonio culturale lucchese sia per chi viene da fuori sia per i cittadini”. Particolarmente critico, ma per certi versi anche propositivo, è l’intervento del consigliere Lenzi: “L’estensione della tassa agli appartamenti ammobiliati non va certo nella direzione di una semplificazione – spiega – anche perché coinvolgerà soggetti non professionali. Perché non è stato pensato un sistema semplice come quello delle marche da bollo? Avete fatto i conti sui soggetti che versano e su quanto versano? Basterebbe prendere fattura e ricevuta e verificare se c’è il bollino, invece appesantite tutto. Inoltre, in base al vostro meccanismo, se un gestore non riscuote nulla non verserà nulla: mi pare del tutto insensato. Questi soldi non vengono reinvestiti nei servizi pubblici: Lucca è una città estremamente carente sotto questo punto di vista. Prova a fare una riflessione d’insieme, evidenziando punti critici e gli aspetti migliorabili, anche il consigliere Leone: “La tassa ha un senso se poi questi soldi vengono reinvestiti bene. Mi pare che per quanto riguarda il calendario degli eventi e la promozione turistica cominci ad esserci adesso un risveglio, dopo tanti giorni di silenzio. E’ inevitabile parlare di Lucca come la città di Giacomo Puccini: qui gli sforzi sulla promozione non sono sufficienti. Manca una quotidianità: meglio tanti piccoli concerti quotidiani, specie nella stagione primaverile, che una serie di esibizioni indirizzate solo ai palati fini. Gli emendamenti proposti al regolamento mi convincono parzialmente. Ci sono degli elementi che vanno nella direzione opposta a quella di favorire un afflusso turistico: abbiamo una legge quadro regionale che già lascia molte ombre e, a Lucca, si rischia di intervenire con un regolamento in un settore nebbioso. La legge regionale esclude, ad esempio, le strutture abitative non professionali: mi pare debole chiedere qualcosa a soggetti che non hanno presentato nulla al Comune, poiché supportati da una normativa regionale che a loro chiede di fare nulla. Il consigliere Monticelli avanza invece due interrogativi circostanziati: “Bisogna contrastare gli avventurieri che, specie nella bella stagione, si improvvisano affittacamere recando un danno alle strutture ufficiali. Cosa prevede il regolamento in merito a questo? Cosa cambia realmente tra fascia di reddito e stelle?”. La replica di Lemucchi non si fa attendere : “Per quanto riguarda i controlli, essi si concentrano senza dubbio prioritariamente sul fenomeno dell’abusivismo, totale o parziale. Non esiste in realtà una correlazione stretta tra il prezzo e le stelle: il criterio del prezzo si presta ad un controllo più complesso, perché può variare. Fazzi e Leone dicono che navighiamo a vista? Intanto stiamo facendo verifiche incrociate con la Provincia, perché a noi risultano dati positivi, con un leggero aumento del flusso. Dall’indagine uscita recentemente sui social network, inoltre, Lucca è risultata al secondo posto alle spalle di Taormina. Attualmente l’Istituto Pertini sta svolgendo un’indagine ad hoc per quello che concerne il mese di ottobre: appena l’avremo vi informeremo. Per altro ci troviamo in una fase di transizione: buona parte del personale della Provincia passerà a noi. Questa è una grande opportunità di fare sistema, anche perché le risorse non ci sono, è bene essere chiari. In quest’ottica la tassa di soggiorno rappresenta un’entrata utile, che ci ha permesso tra l’altro di elaborare un cartellone di eventi più ricco di quello dell’anno scorso. Dal primo aprile, data a partire dalla quale entreranno in vigore le modifiche all’imposta, sarà attivo un portale ad hoc: è stato elaborato da una società che gestisce anche l’imposta di soggiorno dei comuni di Firenze e Venezia. L’utilizzo di una marca da bollo? Non è vero che gli importi sono sempre bassi, c’è anche chi versa 5, 20, 30mila euro: pensare che li anticipino in marche da bollo mi pare impossibile. Stiamo cercando di valorizzare il Polo Fiere, il museo del Fumetto e molte altre strutture museali. Serve però la collaborazione di tutti: ci sono certe uscite pubbliche che fanno passare messaggi strumentali che non giovano a nessuno, dove Lucca viene fatta passare per terra di nessuno”. Chiudono il cerchio, prima della votazione, le osservazioni di Martinelli e Lucchesi, incendiando ulteriormente il dibattito: “L’assessore dice che questo è un percorso condiviso con le categorie? – chiede Martinelli – Il presidente degli albergatori ogni giorno contesta la tassa di soggiorno: chi dice il falso? Dove vivete? Ci sono prove evidenti della contrarietà da parte degli albergatori rispetto a questa tassa”. Non ci sta però Virginia Lucchesi: “Le categorie non sono state escluse dal percorso che ha portato alla modifica, cioè dal percorso degli Otd: questo non significa che siano d’accordo sull’imposta”. L’emendamento al regolamento sull’imposta di soggiorno viene poi approvato (18 favorevoli, 8 contrari, 1 astenuto) e conquista anche l’immediata eseguibilità (18 favorevoli, 5 contrari, 4 non voto).

 

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