A Lucca convegno verso l’osservatorio locale del paesaggio foto

L’obiettivo è quello di creare un luogo di dibattito fra sensibilità diverse ma con un oggetto comune: la tutela del paesaggio. E’ per questo che l’ordine degli architetti della Provincia di Lucca, su idea di Ilaria Tabarrani, con mesi di lavoro ha messo intorno a un tavolo, in vista della firma di un protocollo di intesa per la costituzione dell’Osservatorio locale del paesaggio lucchese, dodici realtà, ordinistiche e associative del territorio. Architetti, biologi, agronomi, geologi, Fai, Italia Nostra, Legambiente, PerlAmbiente, Slow Food, Associazione At&Na – Territorio e Natura, Associazione delle ville e dei palazzi lucchesi e Centro Culturale del Compitese si ritroveranno venerdì (20 marzo) per un convegno e una tavola rotonda per mettere le prime basi per la nuova realtà. Che così presenta Elvio Lucchesi, presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Lucca nella sede di piazza San Giovanni: “Di solito la questione del paesaggio – dice – si vede solo in termini emergenziali, ma senza una reale consapevolezza condivisa con il mondo dell’associazionismo, che troppo spesso percorre binari paralleli anche se per perseguire lo stesso fine di tutela. Quello che cercheremo di fare con la costituzione dell’osservatorio è creare una cultura condivisa del paesaggio, per evitare scelte fatte per inconsapevolezza o per ignoranza che poi determinano cambiamenti irreversibili sul nostro territorio”. “Il cambiamento d’altronde – spiega Cecchini. non si determina con i regolamenti ma intervenendo sulla qualità del dibattito e sulla cultura. Spesso c’è molta paura che le leggi possano imbrigliare lo sviluppo economico e invece tutto può essere fatto o non essere fatto, dipende solo dal come”. “Lo scopo dunque – spiegano Cecchini e Tabarrani – è quello di istituire un tavolo di confronto fra chi è propenso alla tutela del paesaggio e gli ordini professionali che sono interessati a una trasformazione di qualità. Un obiettivo non certo semplice, perché il territorio non ha esperienze di questo tipo come il Piemonte o il Veneto ma che potrebbe aprire anche un canale di dialogo con gli enti locali e le amministrazioni e non solo nel senso della salvaguardia, ma anche dello sviluppo”.

Il convegno, moderato dalla professoressa Nicoletta Ferrucci, ordinario di diritto forestale e ambientale all’università di Padova, si aprirà proprio parlando delle esperienze in corso in veneto e in Piemonte, con gli interventi della professoressa Benedetta Castiglioni dell’università di Padova e della professoressa Daniela Bosia del Politecnico di Torino. “L’osservatorio – spiega proprio la professoressa Ferrucci – è in linea con la disciplina europea del paesaggio, facendo nascere un tavolo in cui si dà voce alla cultura del paesaggio e di educazione alla cultura stessa”.
Un soggetto neutro, dicono tutti gli intervenuti, senza finalità politiche ma con una forte base scientifica. Cui ognuno darà l’apporto specifico della propria attività. Come il Fai, rappresentato dal capo delegazione di Lucca e Massa Carrara, Maria Talarico: “Per noi – dice – è importantissimo essere a questo tavolo perché crediano nell’evoluzione e nella progettualità tenendo ferma la tutela dei beni culturali e ambientali. Tramite questo osservatorio, ad esempio, sarà possibile promuovere percorsi di conoscenza, come quello delle acque lucchesi, ed anche nelle scuole del territorio”. Per l’associazione delle ville lucchesi l’osservatorio – dice l’architetto Aimar – sarà un “luogo di dibattto di alta qualità anche con le istituzioni per politiche attente per la tutela del nostro territorio”.
“Un primo modo – aggiunge ancora Cecchini – per allentare l’indifferenza delle istituzioni, anche grazie all’approccio apolitico sul tema. Per questo ci interessa anche che la Regione, rappresentata alla tavola rotonda di venerdì dall’assessore Anna Marson, appoggi la creazione di questo osservatorio”. Infine Simone Sartini, rappresentante dell’ordine dei geologi: “Sarà – dice un’iniziativa molto stimolante specie se sarà in grado di mettere in equilibrio le varie sensibilità e se saprà essere super partes. Siamo fiduciosi che questo ruolo, gomito a gomito fra diverse realtà, darà i suoi risultati”.
L’appuntamento è dunque per venerdì alle 14,30 all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca. E si aprirà con un ricordo dell’architetto Roberto Mannocci, presidente di Italia Nostra recentemente scomparso e che aveva partecipato fin dall’inizio alla realizzazione del progetto. Dopo il convegno nella pima parte, nella seconda fase si terrà una tavola rotonda sul percorso già svolto e sui possibili sviluppi progettuali dello strumento. La giornata si concluderà con la firma del protocollo d’intesa da parte dei presidenti degli ordini professionali e delle associazioni aderenti per la realizzazione dell’osseratorio locale del paesaggio lucchese. Per chiunque volesse informazioni, visto che si tratta di uno strumento aperto anche ad altri apporti è partecipazioni, il contatto è paesaggio.lucchese@gmail.com.

 

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