Ok al bando per la concessione di Casa del Boia e ex Canile

Due gioielli riqualificati sulle Mura di Lucca che chiedono ancora di spalancare le porte a cittadini e turisti: si tratta dell’ex Casa del Boia e della casermetta San Salvatore, restaurati interamente, per conto del Comune dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, con un intervento diretto che ha riportato alla luce tutto lo splendore di questi due ‘monumenti’ lungo la cinta muraria. Il progetto che c’è alla base, come ormai è noto, è quello di realizzare un centro visite multimediali legato alla via Francigena, insieme ai servizi collegati a questa forma di turismo religioso.

Ora Palazzo Orsetti, come aveva del resto annunciato già il sindaco Alessandro Tambellini durante la presentazione dei nuovi progetti di recupero del paramento e dei baluardi delle Mura da parte dell’ente di San Micheletto, ha scelto di procedere con una gara per la concessione d’uso dei due immobili per 9 anni. In modo da istituire un servizio integrato fra la Casa del Boia e la casermetta San Salvatore, gestito da un soggetto unico che metta finalmente a sistema questi due luoghi, recuperati con un obiettivo solo: la creazione sulle Mura di Lucca di una casa per l’accoglienza dei pellegrini della Francigena. Assumendosene anche ‘onori’ e oneri.
Il bando di gara sarà pubblicato all’inizio della prossima settimana, probabilmente martedì o al più tardi mercoledì: a quel punto il Comune potrà iniziare a raccogliere le offerte, che potranno pervenire entro il 22 giugno. Con la concessione, Palazzo Orsetti affiderà al privato la gestione delle strutture, con l’obbligo di realizzare il progetto – così come approvato dall’amministrazione – che prevede appunto l’allestimento del centro multimediale e dei servizi di accoglienza dedicati alla via Francigena e ai pellegrini, con l’obiettivo anche di rendere disponibili questi locali anche ad altre tipologie di turisti, interessati a scoprire questi due gioielli unici del patrimonio della città. Il privato tuttavia dovrà pagare un canone annuale (l’importo a base d’asta annuo suscettibile di rialzo è stato indicato in 12mila euro) e assumersi oneri e costi per la gestione degli immobili in questione e del personale. In cambio l’amministrazione metterà nella disposizione del concessionario gli 830mila euro di finanziamenti regionali, erogati proprio per la realizzazione del museo della via Francigena e dei relativi servizi alla casa del Boia e alla casermetta San Salvatore.
L’operazione, nel complesso, è particolarmente rilevante. Secondo infatti le stime fatte dall’amministrazione il valore complessivo della concessione per i 9 anni ammonta a 3 milioni e 980mila euro. Di questa cifra, 3.150.000 euro riguardano le spese stimate per il concessionario (pari a circa 350mila euro all’anno). Il rimanente sono per l’appunto gli 830mila euro del finanziamento regionale (che passeranno al privato). Si tratta comunque soltanto di stime che ad assegnazione di gara potrebbero essere differenti. Questo per vari motivi. Anzitutto la cifra del canone annuo di 12mila euro potrebbe non essere quella definitiva, in presenza di offerte al rialzo. Non solo. Il capitolato di gara non prevede nessuna corresponsione di canone per i primi tre anni di concessione. Dal quarto, il privato dovrà pagare il 25% del canone fissato dagli esiti della gara, fino al 100% per gli ultimi tre anni di concessione. “Il motivo di questa scelta – spiega il dirigente Giovanni Marchi che ha approntato il bando per il Comune – è quello di fare in modo che l’operazione possa essere sostenibile per chi otterrà la concessione. L’obiettivo dell’amministrazione comunale – chiarisce -, non è soltanto quello di rendere fruibili questi due immobili così preziosi, ma di metterli in rete e tenerli aperti al pubblico realizzando il progetto del centro visite multimediale della via Francigena”. Per questo, per invogliare i privati, il bando prevede il trasferimento del fondo regionale. Non solo: al concessionario spetteranno anche le entrate che deriveranno dai biglietti di ingresso, ma allo stesso tempo il privato dovrà far fronte a tutte le spese, sia per il personale, per l’ordinaria gestione e per le utenze. “La scelta di affidare in concessione gli immobili e la realizzazione del centro multimediale – spiega l’assessore all’Opera delle Mura, Francesca Pierotti -, è secondo noi strategica. Per questo il bando è stato studiato a fondo, con l’obiettivo di mettere a sistema queste strutture restituite alla città”.

 

rob. sal.

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