E’ quella di un boa la muta trovata a S. Angelo – Foto foto

E’ quella di un boa constrictor la muta trovata ieri mattina (7 aprile) da Pietro Balducci e Serena Trudu nel fosso davanti alla loro abitazione all’angolo tra via Pisana e via della Chiesa a Sant’Angelo (Articolo e foto). E’ quanto hanno accertato le analisi effettuate oggi pomeriggio dagli esperti dell’Anpana, che hanno ispezionato la muta con l’obiettivo di stabilire a quale genere di rettile potesse appartenere. Inizialmente, infatti, era sembrato che la veste potesse essere quella di un pitone. Ed era anche una speranza, perché in quel caso a correre rischi, nel caso in giro ci fosse stato questo genere di serpente, sarebbero stati eventualmente soltanto gli animali. Il boa constrictor, soprattutto un esemplare di questa stazza, lungo circa tre metri, potrebbe costituire un pericolo anche per l’uomo.

Secondo quanto è stato rilevato dagli uomini di Anpana Lucca, la pelle ritrovata a Sant’Angelo dovrebbe appartenere ad un boa di almeno sei o sette anni. Le indagini per risalire all’eventuale proprietario sono ancora in corso e vengono svolte in collaborazione con il corpo forestale dello Stato, intervenuto ieri sul posto dopo la segnalazione dei cittadini. Subito dopo il sopralluogo dei militari, erano giunti anche i volontari di Anpana cui era stata affidata la muta per svolgere le analisi di rito. Potrebbe tuttavia non essere facile individuare il proprietario. Sembra infatti che al momento non ci siano conferme sulla vendita recente a Lucca di esemplari del genere. Il boa, è soltanto una delle ipotesi ancora da verificare, potrebbe essere stato acquistato anche tramite internet ed essere stato poi abbandonato nella zona di San Donato dal proprietario che ha voluto disfarsene. Ma allo stato è anche ipotizzabile che sia stata abbandonata nel fosso soltanto la muta e non il rettile stesso.
Nella zona da ieri c’è comunque parecchia preoccupazione tra i residenti e le famiglie che hanno segnalato il singolare ritrovamento. Tra l’altro è proprio da ieri che è scomparso nel nulla il gattino della famiglia che ha rinvenuto la muta. Non ci sono elementi per sospettare che sia stato divorato dal boa, ma il rischio potrebbe essere reale.

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