Sono state presentate questo pomeriggio (10 aprile) nella commissione bilancio le sei delibere che riguardano le modifiche alla fiscalità locale per il 2015. Prevista la conferma delle aliquote dell’anno scorso per Imu/Tasi e addizionale Irpef e una revisione al rialzo per la Tari.
L’assessore ai tributi Enrico Cecchetti, ha ricordato la dimensione dei tagli e dei maggiori contributi richiesti agli enti locali dal bilancio dello Stato nel corso degli ultimi anni che, per il Comune di Lucca, assommano per il quadriennio 2012-2015 a circa 9 milioni di euro. In questo quadro di riferimento definito “complicato e difficile”, e peraltro non ancora pienamente definito perché alcuni elementi sono ancora oggetto di trattativa fra Anci e Governo, l’obbiettivo generale che si è posto l’amministrazione comunale è quello di riconfermare le scelte di equità e semplificazione già compiute nel 2014, aggiungendo alcuni ulteriori interventi mirati che vadano nella stessa direzione. “Tutto ciò è possibile – ha sottolineato l’assessore – per alcuni risultati significativi raggiunti in questi anni sul fronte del recupero dell’evasione fiscale e per l’ulteriore impegno in corso”.

In particolare, terminata l’attività di accertamento Ici 2011 che ha prodotto un recupero di gettito di circa 2 milioni di euro nel 2012, di 2,7 milioni di euro nel 2013, e di circa 2 milioni di euro nell’anno 2014, il 2015 sarà dedicato all’attività di accertamento su Imu 2012 (previsione 3,5 milioni euro di recupero) e, appena possibile, su Imu 2013. Nel frattempo Sistema Ambiente ha attivato anche un’azione di recupero bonario della Tari, con risultati positivi e partito il progetto per un impegno straordinario di recupero dell’evasione con il supporto specializzato di Anci. Inoltre si ricorda che dal primo di luglio 2015 il Comune di Lucca disporrà di una società completamente in house per l’attività di riscossione coattiva, finora svolta da Equitalia.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le proposte presentate quest’oggi in commissione
Tasi: si conferma l’aliquota e la detrazione del 2014 con effetto progressivo per fasce di rendita catastale; si conferma la non sovrapposizione di Tasi e Imu e la scelta di non far pagare la Tasi agli inquilini. Queste le fasce per rendita catastale: fino a 300 euro: 2,5 per mille con 100 euro di detrazione; 300 – 500 euro: 2,5 per mille con 50 euro di detrazione; 500 – 700 euro: 2,5 per mille; 700 – 900 euro: 3,1 per mille; oltre 900 euro: 3,3 per mille.
Imu: confermata l’aliquota al 10,6 per mille per tutti gli immobili; aumentata a 11,4 (somma di Tasi e Imu) per la categoria D5 corrispondente a istituti di credito e assicurazioni; ridotta invece nei seguenti casi: al 9,6 per mille per immobili locati; al 5,6 per mille per immobili locati canone concordato; al 7,6 per mille immobili in uso gratuito ai parenti di primo grado e secondo grado limitatamente a fratelli e sorelle; al 7,6 per mille per terreni non posseduti da imprenditori agricoli (orti o terreni non coltivati).
Addizionale Irpef: si confermano aliquote ed esenzioni del 2014, con soglia di esenzione a 14mila euro (riguarda nella fattispecie circa 12mila contribuenti. A seguire, fino a 15mila euro l’aliquota è dello 0,59 %; da 15mila a 28mila euro è 0,60%; da 28mila a 55mila euro è 0,70%; da 55mila a 75mila euro è 0,75% e sopra 75mila euro è 0,80%.
Per il 2015 l’amministrazione comunale conferma dunque sulla fiscalità locale il quadro di riferimento dello scorso anno, introducendo alcuni elementi mirati che vanno ancora nella direzione della semplificazione e della maggiore equità. E’ prevista per il 2015 l’introduzione del meccanismo di compensazione tassa su tassa. In sostanza il cittadino contribuente che vanta un credito pregresso nei confronti del Comune su Ici/Imu, Tasi e Tari, potrà recuperarlo nel 2015 secondo lo schema Ici/Imu su Imu, Tasi su Tasi, e Tares/Tari suTari. Sono previste riduzioni per l’Imu dovuta sue aree fabbricabili che tengono conto del mutato contesto di mercato che ha visto diminuire il valore delle aree edificabili e dei cambiamenti urbanistici che hanno reso alcune tipologie di aree non più di fatto edificabili. Per dare un segnale concreto a favore dell’incentivazione del recupero del patrimonio edilizio esistente l’amministrazione prevede la diminuzione dell’aliquota Imu per interventi di ristrutturazione dal 10,6 per mille al 7.6 per mille per coloro che inizieranno i lavori nel 2015. E ancora, nella stessa direzione di incentivo nei confronti di quanti recuperano l’esistente, si prevede di mantenere l’applicazione della Tasi, anziché dell’Imu prevista per gli immobili in ristrutturazione, nei casi in cui si mantenga la residenza nell’immobile oggetto dell’intervento.
Per quanto riguarda la Tari il piano finanziario di Sistema Ambiente è all’esame delle commissioni competenti. L’indirizzo dato dall’amministrazione comunale è stato quello di ridurre al minimo gli aumenti di spesa prodotti essenzialmente dall’estensione del porta a porta a tutto il territorio comunale in programma entro la fine di quest’anno e dalla realizzazione delle isole a scomparsa a servizio del centro storico. A questi aspetti di tipo organizzativo si aggiunge la nuova normativa sui bilanci che impone dal 2015 di prevedere in uscita un fondo per compensare le ipotizzate mancate riscossioni. In totale si prevedono dunque maggiori aumenti di spesa per circa il 5-6 per cento. L’amministrazione conferma poi a partire dal 2016 il passaggio alla tariffa puntuale con la conseguente possibilità di scaricare l’Iva da parte delle imprese.