Fusione di Lucca Comics con Fiere: ok al nuovo statuto

di Roberto Salotti
La fusione per accorpamento tra Lucca Comics and Games Srl e Lucca Fiere è ad un passo dalla sua realizzazione, dopo una lunga fase di gestazione e delibere del Consiglio che hanno riportato la società che gestisce il Polo di Sorbano al 100% sotto il controllo della Holding e quindi di Palazzo Orsetti. Anche lo statuto, dove figura il nuovo oggetto sociale e il capitale della società che conserverà nome e marchio della Srl che organizza la kermesse delle nuvole parlanti e dei games, è stato approvato stasera (13 aprile) dal consiglio comunale, con 17 voti favorevoli, tre contrari e un astenuto. Il prossimo passo sarà scritto il 16 aprile, data in cui sono convocati i consigli d’amministrazione delle due singole società che daranno il via libera alla fusione. Occorreranno poi altri 60 giorni perché diventi effettiva. “Entro luglio la nuova società, totalmente in house, entrerà nella sua fase operativa – chiosa l’assessore alle società partecipate, Giovanni Lemucchi, parlando all’assemblea a Palazzo Santini -, nei modi e nei tempi che avevamo programmato”.

Un’operazione fatta “per valorizzare ancora di più Lucca Comics and Games Srl”, sostiene l’assessore, dandole non soltanto nuove competenze sull’organizzazione di eventi e congressi, non unicamente legati al fumetto, ma anche gettando solide basi per il futuro. Il capitale sociale di Lucca Comics vola infatti con l’operazione a circa quattro milioni e mezzo di euro, perché con la fusione per incorporazione Lucca Fiere porta “valore” per ben quattro milioni e 390mila euro (Leggi). La somma del suo capitale sociale con quello di Lucca Comics and Games Srl, secondo le intenzioni, renderà più fluidi gli spazi di manovra della nuova società e dall’altro lato consentirà un migliore utilizzo degli edifici del Polo Fiere, le cui vicissitudini, sono state ricordate dal sindaco Alessandro Tambellini.
“Le intenzioni che hanno portato alla formazione di questa nuova società – ha sottolineato il primo cittadino – derivano dal passato. Da quel passato in cui più volte abbiamo definito la società che gestiva il Polo Fiere un inghiottitoio. Tutti si ricorderanno l’epoca della presidenza Del Debbio, quando presunti accordi con altre fiere, lasciavano sperare in sviluppi. Si ricorderanno anche le vicende legate alla nomina di un direttore e di un team per il rilancio che non è mai avvenuto. Appena ci siamo insediati ci siamo adoperati perché Lucca Fiere non perdesse più. E ci siamo riusciti. La società oggi va avanti con un personale molto ridotto. Ad oggi bastano poche manifestazioni al Polo Fiere per raggiungere il pareggio di bilancio. La scelta poteva essere quella di lasciare tutto così ma comunque serviva una società che potesse andare avanti oppure porre la società in liquidazione. Abbiamo ritenuto di dover approfittare di una convenienza nella trattativa con il socio privato Elaia, per assumere tutte le quote – aggiunge il sindaco -: una volta che tutto è tornato sotto il controllo del Comune, abbiamo ritenuto che gli unici in grado di risollevare le sorti del Polo fossero proprio gli amministratori di Lucca Comics and Games Srl. Questa società, con i suoi contatti internazionali – aggiunge il sindaco – ha le potenzialità per rilanciare l’area e può farlo con iniziative utili e interessanti per la città. E’ ovvio che in un distretto cartario come il nostro manifestazioni come il Miac e It’s Tissue restano imprescindibili al Polo Fiere, ma è necessario creare anche altri eventi di traino in quell’area. E’ questo che abbiamo immaginato nel futuro del Polo Fiere. Il fabbisogno di personale per farlo sarà ridotto, quello di cui c’è sicuramente bisogno sono le idee e a Lucca Comics and Games non mancano”.
Quanto al futuro (anche prossimo) della manifestazione organizzata dalla Srl, il sindaco sgombra ogni dubbio: “La manifestazione di Lucca Comics and Games resterà nel centro storico – assicura il sindaco -: la nostra intenzione è quella di mettere a sistema tutto il centro per fare in modo che vi sia una distribuzione ampia degli stand e quindi dei visitatori. Ci sono comunque possibilità di espansione per la manifestazione e siamo disposti a percorrerle”.
L’altra questione toccata dal sindaco è quella del Museo del Fumetto: “Così com’era – dice il primo cittadino – non poteva andare avanti. La collaborazione tra Lucca Comics e Muf è necessaria e doveva essere attuata fin dalla sua origine. Chi si occupa oggi della manifestazione sarà in grado di occuparsi anche della struttura museale, con i dovuti accorgimenti e con l’obiettivo che il Muf si regga da solo, sulle sue gambe. Da tempo abbiamo avuto il progetto di Lucca Comics and Games per il museo: ci vorrà del tempo per risistemare il Muf ma siamo sicuri che getterà le basi per un rilancio futuro”.
Certo, tutte questioni che sono state oggetto di attacchi e critiche da parte delle opposizioni. Di Marco Martinelli, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, che ha bocciato la fusione, bollandola come una scelta che rischia di penalizzare Comics and Games e che non risolve il problema del Muf, “ridotto a cadavere in appena due anni e mezzo da questa amministrazione”, dice. Non lesina attacchi il consigliere Idv, Roberto Lenzi, che chiede di ritirare lo statuto per emendarlo.
A finire nel mirino sono molte delle novità che riguardano l’oggetto sociale della nuova società. In particolare, dopo la fusione (che avrà carattere retroattivo e risulterà operativa dal primo gennaio 2015), Lucca Comics and Games oltre ad occuparsi della kermesse annuale avrà anche come obiettivo favorire e organizzare eventi rilevanti per la città, manifestazioni e convegni in centro storico e nel Polo di Sorbano; promuovere ricerche e studi sul fumetto e acquisire anche nuova documentazione per la riorganizzazione del Muf stesso; oltre a stilare un calendario di eventi per i giovani e per la promozione della cultura a Lucca. La società, almeno inizialmente, continuerà comunque a chiamarsi Lucca Comics and Games, un brand forte e riconosciuto che potrebbe trainare le nuove attività dell’ente che si va a costituire. La nuova società inoltre potrà avere un amministratore o un cda, composto da due o tre amministratori e un collegio sindacale composto da un unico membro. Almeno per la prima fase di vita della società, alla guida resterà l’attuale presidente di Lucca Comics, Francesco Caredio, che stasera era a Palazzo Santini ad assistere al consiglio comunale. Poi, quando la società si sarà assestata, potranno aggiungersi cambiamenti e eventuali nuove nomine.
Il dibattito in Consiglio. Ad aprire gli interventi in consiglio comunale è Luca Leone (Impegno Comune) che chiede lumi sull’iter per la fusione: “Mi auguro che prima dell’operazione la questione torni all’attenzione del consiglio comunale – dice -, in considerazione anche dell’entità della stessa operazione. Una riflessione va fatta comunque sullo statuto e alla difficoltà che in questi anni c’è stata relativamente alla possibilità di fare eventi da parte di Lucca Fiere”. Ed è per questo che Leone chiede anche all’amministrazione una idea chiara di sviluppo per il polo dell’ex Bertolli, viste le difficoltà del passato. Al centro delle osservazioni del consigliere comunale finisce anche la questione del Museo del Fumetto: “Non se ne fa cenno – sottolinea Leone – nello statuto della nuova società”.
Lo corregge Virginia Lucchesi (Lucca Civica), presidente della commissione partecipate, che dopo aver ripercorso l’iter culminato nell’approvazione dello statuto, precisa che l’intento dell’operazione di fusione fra le società e dello statuto stesso è quello di affidare al nuovo organismo anche la gestione del Muf, come del resto ha sottolineato anche il primo cittadino: “Il lavoro è stato ben scandito da diverse delibere del consiglio stesso – dice -: ci troviamo davanti al compimento di un ulteriore passo nel percorso di razionalizzazione delle società partecipate. Devo rilevare come la pratica vada nella direzione di creare qualcosa di nuovo a partire da ciò che ci siamo trovati a gestire, creando cioé anzitutto una società totalmente in house. Si è pensato che la realtà di Lucca Comics and Games potesse essere ulteriormente potenziata con l’accorpamento con Lucca Fiere che si è riusciti a riportare in pareggio. Questa società galleggiava: non si è voluto buttare tutto alle ortiche. L’operazione consisterà in una fusione per incorporazione”.
Fortemente critico il consigliere comunale dell’Idv, Roberto Lenzi, che fa le pulci allo statuto e chiede, invano, che venga ritirato. Lenzi tra le altre cose mette nel mirino la possibilità prevista dallo statuto che nella società possano partecipare altri enti pubblici, sollevando il problema della necessità di mantenere il controllo analogo del Comune sulla società totalmente partecipata. Secondo Lenzi, poi, è sbagliato indicare nell’oggetto sociale anche la promozione della cultura, una prospettiva che al consigliere Idv non piace.
“A differenza di chi ci ha preceduto – dice Marco Martinelli di Forza Italia – abbiamo la certezza che ci stiamo incamminando sulla strada sbagliata, in quanto andiamo a incidere su una società che è stata un fiore all’occhiello di questa amministrazione e città e ha prodotto un ritorno importante a livello nazionale e internazionale e che in tutti questi anni è riuscita a chiudere ogni anni i propri bilanci senza dover mai ricorrere a risorse dell’amministrazione. Questa situazione riserverà sicuramente delle sorprese alla città in termini secondo noi negativi. Vogliamo avere dei chiarimenti anche su quelle che saranno, dopo la fusione, le ripercussioni sulla manifestazione. Non vogliamo che si rovini quello che è stato l’elemento vincente della manifestazione, ovvero averla portata all’interno del centro. Non vorremmo che il risultato di questa operazione fosse anche il trasferimento di parte di essa all’interno del Polo Fiere. Questo danneggerebbe la manifestazione, che in centro è cresciuta notevolmente. Vogliamo sottolineare è che sulla carta ci sarà questa fusione e riorganizzazione a livello societario, però è importante fin da subito chiarire alla città e al consiglio comunale quale sarà il tempo che sarà dato alla nuova società per riorganizzarsi per darsi un nuovo modello operativo, perché sicuramente sarà necessario, visto che aumentano le competenze e gli scopi di cui si dovrà occupare, dotarla di più personale. E’ chiaro che ampliando il campo, dovrà essere anche aumentato il numero delle persone e degli addetti che vi lavorano. E’ necessario che siano date dall’amministrazione indicazioni precise. Anche per quello che riguarda il Museo del Fumetto è necessario che sia affidato alla nuova società con interventi strutturali e non come un cadavere”. Questioni alle quali ha immediatamente replicato il sindaco e la consigliera Virginia Lucchesi. Il voto dà il via libera ai prossimi passaggi, ma a questo punto si tratta soltanto di formalità.

 

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