Nessun caso di malasanità dietro alla riprogrammazione di alcune prestazioni previste all’ospedale San Luca di Lucca tra ieri e oggi. Lo sottolinea la stessa Asl rispondendo agli attacchi anche sul caso di meningite che all’inizio dell’anno aveva colpito un giovane di 29 anni oggi fuori pericolo. L’Asl precisa che in quel caso, a differenza di quella della 27enne ricoverata a Pescia, non c’erano problemi di salute pubblica: “Non c’è nessun rischio epidemia”, precisa l’azienda sanitaria. Quanto alle prestazioni e agli esami finiti nel mirino l’Asl precisa che “sono state effettuate o riprogrammate entro pochi giorni (nessun cittadino è rimasto senza appuntamento) in un istituto privato convenzionato. Quindi nessun caso di malasanità, nessun ritardo nell’erogazione delle prestazioni e, come sempre, massima attenzione – sottolinea una nota – nei confronti dei pazienti e dei cittadini da parte dell’Azienda Usl 2 di Lucca”.

“Per quanto riguarda il primo caso di meningite registrato a Lucca – precisa l’Asl -, si evidenzia che esso risale allo scorso mese di gennaio (in seguito il giovane paziente ha avuto tutta una serie di problematiche sanitarie, alcune delle quali legate strettamente alla patologia altre meno). Nel mese di gennaio il caso è stato segnalato all’osservatorio regionale, ma non ha avuto la stessa evidenza di quello che si è presentato nei giorni scorsi perchè non ha comportato problemi di sanità pubblica: la vicenda è stata gestita come consuetudine dalla struttura di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento della Prevenzione, che ha potuto ricostruire facilmente i contatti stretti del ragazzo. Su questa tematica è comprensibile la preoccupazione della cittadinanza – e per questo il Dipartimento della Prevenzione ha messo a disposizione il suo personale per fornire le corrette informazioni – ma anche la distanza temporale tra i due casi che si sono presentati sul territorio dell’Azienda Usl 2 – uno a gennaio, uno ad aprile – evidenzia che non siamo di fronte ad un’epidemia ma a casi singoli”.