Una stazione dei treni a S. Anna e una nuova bretella

Il piano strutturale entro la fine dell’estate? E’ possibile, sempre che si arrivi alla necessaria condivisione, all’interno della maggioranza e, auspicabilmente, con le opposizioni, del percorso avviato poco meno di un anno fa. Ma intanto, alla presenza dei tecnici consulenti del piano strutturale, gli architetti Gilberto Bedini e Fabrizio Cinquini, si susseguono, a cadenza settimanale, le riunioni della commissione urbanistica per discutere del tema. Ai consiglieri comunali, nelle ultime due riunioni della commissione, sono state esposte le cartografie, provvisorie, dello statuto del territorio e delle invarianti strutturali. Da una parte, in sostanza, sono stati identificati i limiti per identificare la divisione fra il territorio urbanizzato e quello rurale, le aree dismesse e da riconvertire. Dall’altra sono state indicate tutte quelle zone, come boschi, aree con vincolo idrogeologico e simili, che sostanzialmente sono intoccabili e non edificabili. Le basi, insomma, per entrare poi nel merito e iniziare quel lavoro politico di sintesi che dia indirizzi specifici per la trasformazione (o conservazione) del territorio.

La commissione guidata da Lucio Pagliaro, insomma, ha ora davanti lo scenario in termini di strategia di sviluppo. Ora su questo dovrà lavorare per mettere i “paletti” che serviranno non solo per definire il futuro urbanistiico del territorio ma anche per mettere le basi per concludere entro questa legislatura il piano operativo che dovrà poi portare al nuovo regolamento urbanistico cittadino. Per cui la maggioranza di centrosinistra auspica di avere la possibilità di un secondo mandato per raggiungere un obiettivo ambizioso quale è quello di dare le regole urbanistiche della città per i prossimi vent’anni e oltre.
Sempre al vaglio della commissione ci saranno anche le proposte che sono emerse dal percorso partecipativo e dal confronto con i cittadini e con i professionisti della città. Tante le idee che ne sono emerse, e che sono già sul tavolo di discussione dei “commissari”. Molte di queste riguardano il territorio di Sant’Anna, l’area più popolata del Comune di Lucca. Un’idea, ad esempio, ha riguardato la possibilità di costruire una bretella di collegamento che, dalla zona del Montiscendi di Monte San Quirico colleghi direttamente, attraversando l’argine del Serchio, alla zona artigianale della Sarzanese, per intendersi quella della nuova Coop. Ipotesi che, al momento, non ha trovato la condivisione di molti. Così come quella della realizzazione di una nuova stazione intermedia nella linea ferroviaria fra Lucca-Pisa-Viareggio nella zona di San Donato/Sant’Anna. Anche questa ipotesi molto controversa anche perché destinata a depotenziare il ruolo della stazione centrale cittadina. Confermata, invece, la volontà che la zona del Parco di Sant’Anna, tramontati definitivamente i progetti che ne volevano un’ulteriore urbanizzazione, rimanga un polmone verde della città.
E tante altre saranno le ipotesi che i consiglieri saranno chiamati a studiare sulla “carta” prima del necessario passaggio a Palazzo Santini. Il presidente Pagliaro, sui tempi, è ottimista: “E’ auspicabile – dice – riuscire a concludere il tutto verso l’estate, anche moltipicando le riunioni della commissione. Ma l’esperienza del procedimento di avviamento del piano strutturale ci insegna che non è facilmente quantificabile il tempo necessario per esaurire la discussione in commissione. Ma se c’è soddisfazione se non di tutti, almeno della maggioranza, e condivisione, non dovrebbero esserci problemi a concludere i lavori entro il periodo estivo”.
Intanto un altro passaggio importante ci sarà già giovedì (30 aprile) con la presentazione alla Cappella Guinigi degli esiti della ricerca di Imt sullo stato economico e demografico del territorio lucchese. La presentazione avverrà all’intero del seminario Verso il piano strutturale, dedicato a Economia, demografia e territorio: Lucca tra crisi e ripresa.

Enrico Pace

 

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