Giardino, il comitato: non trattiamo se non va giù la Stecca

“Abbiamo assistito all’ultimo tentativo del Comune di ricattare i cittadini del Quartiere intimando loro: o accettate di discutere del verde o lasciamo gli spazi verdi così come sono”. E’ questo il commento del comitato di Pontetetto dopo la riunione di ieri pomeriggio al Giardino con l’assessore Antonio Sichi, il dirigente comunale Maurizio Tani e il direttore della Fondazione Casa, Aldo Intaschi (Articolo e foto).

“Le associazioni – sottolinea il comitato in una nota – hanno innanzitutto nuovamente contestato l’ordine del giorno perché la definizione degli spazi verdi è solo una parte, e neanche la più problematica, degli aspetti che le associazioni da tempo chiedono inutilmente di discutere. Infatti il problema principale è la decisione arbitraria del Comune di non abbattere la Stecca fatiscente di appartamenti ormai cadenti, per ristrutturarli utilizzando i denari previsti dal contratto originario per la riqualificazione del Quartiere”.
“Sono le stesse cifre che il Comune ha comunicato a suo tempo al Ministero – prosegue il comitato -, a dimostrare che la modifica del Contratto di Quartiere II ha come obiettivo risparmiare sulle opere destinate alla socializzazione a favore del recupero della stecca che doveva essere abbattuta. Le associazioni non sono cadute nella trappola di Sichi e Intaschi ed hanno risposto compatte che non sono disponibili ad un confronto limitato ai soli spazi verdi. Parlare di spazi verdi vuol dire accettare le modifiche che l’amministrazione Tambellini ha apportato unilateralmente tendenti a respingere il quartiere anni addietro e mantenerlo nel disagio di un ghetto. Le associazioni hanno ribadito con forza la volontà di discutere con il Comune tutti gli aspetti che riguardano il quartiere. il Comune non può decidere di distruggere progetti già condivisi, ribaltando sul Quartiere le proprie difficoltà. Ancora una volta si sono evidenziate le due linee che si contrappongono. I cittadini vogliono l’abbattimento della stecca, come già previsto, ed aprirsi alla restante comunità e lottano con chi li vuole far permanere nel chiuso del ghetto in uno stato di disagio”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.