Fiaccole contro tralicci. Comitati in corteo con i Comuni foto

di Roberto Salotti
Sarà una marcia per riprendere un percorso comune contro lo stesso nemico: l’ipotesi di elettrodotto che minaccia le colline, da Massarosa, all’Oltreserchio fino a Vecchiano e a Calci. E gli enti locali scenderanno in piazza a fianco di comitati e cittadini contro i tralicci che Terna vorrebbe innalzare, ottenendo il via libera dal ministero dell’ambiente, dove ancora pende la procedura di valutazione dell’impatto ambientale e una valanga di osservazioni a cui rispondere. Arrivate dal comitato Starc, che riunisce i cittadini di sei Comuni (si è aggiunto di recente anche Calci, che sarà presente con una rappresentanza alla fiaccolata), arrivate dagli enti locali, le amministrazioni comunali e la Provincia, ma anche (ed è su questo che puntano i comitati) dal ministero dei beni culturali che ha bocciato l’impatto della nuova linea proposta da Terna su un patrimonio non solo ambientale che va tutelato.

Ne sono convinti tutti i presenti questa sera (26 maggio) all’assemblea convocata dal comitato Starc alla palestra di Nozzano. Una riunione che è servita a dare a tutti l’annuncio ufficiale della fiaccolata, che si svolgerà venerdì sera alle 21 a Nozzano e a fare il punto con i rappresentanti degli enti locali sull’iter di una guerra che, probabilmente, andrà avanti ancora per mesi.
La manifestazione simbolica, in programma per venerdì sera (29 maggio), giorno della chiusura della campagna elettorale per le regionali 2015, prevede un ritrovo al campo sportivo di Nozzano, dove saranno consegnate le fiaccole – per l’occasione è stata attivata anche una raccolta fondi a favore delle iniziative contro l’elettrodotto portate avanti dal comitato Starc. Da qui il corteo raggiungerà il Castello e poi la catena umana scenderà di nuovo alla palestra, dove si concluderà la manifestazione. “Non vogliamo – ha detto il presidente del comitato Starc, Simone Lena, all’assemblea di stasera – che Terna venga a casa nostra a fare soldi. Con questa manifestazione intendiamo ribadire il nostro no all’ipotesi di nuovo elettrodotto e ritrovarci uniti con le istituzioni locali in una battaglia comune: quella per la difesa del territorio e della salute dei cittadini”.
Il confronto di stasera è servito anche a riprendere le fila di un percorso di partecipazione e incontri con gli enti locali che dopo i passaggi cruciali del 2014 si era allentato, anche per il fatto che la procedura di Via è ancora in fase di valutazione al ministero. I Comuni coinvolti dall’ipotesi di tracciato, stasera in larga parte presenti con loro rappresentanti, hanno annunciato che non faranno mancare il loro appoggio, ma anche la loro presenza fisica, alla manifestazione di venerdì. In primis il Comune di Lucca che, con l’assessore all’ambiente Francesco Raspini, sarà in marcia al fianco dei cittadini: “Sarò presente con convinzione alla fiaccolata – annuncia l’assessore -: c’è veramente bisogno di mantenere un legame stretto con i cittadini per questa questione e per dire un no deciso a questo progetto. Stiamo mantenendo molto alta l’attenzione sul caso elettrodotto. Lo scorso autunno, nell’incontro che si è svolto in Regione abbiamo portato chiara la nostra posizione, contraria alla realizzazione di un’opera la cui utilità vogliamo che ci sia dimostrata. Ci auguriamo che i vertici regionali che saranno a giorni rinnovati possano rappresentare al ministero tutte le nostre perplessità presentando un parere negativo all’ipotesi del nuovo tracciato dell’elettrodotto”.
E’ d’accordo anche Giancarlo Lunardi, sindaco di Vecchiano, presente all’assemblea di stasera: “Credo che non si possa non tener conto del parere negativo del ministero dei beni culturali – sottolinea -: questo è un punto di forza nella battaglia contro l’elettrodotto, nella quale siamo al fianco dei cittadini, con cui saremo alla fiaccolata di venerdì”. Massarosa farà la sua parte e sarà presente con una delegazione. Lo ha detto il consigliere delegato Raffaello Giannini, portando in assemblea i saluti del sindaco Franco Mungai. Così farà Camaiore, con l’assessore Simone Leo che, impossibilitato a raggiungere l’assemblea, ha comunque inviato un messaggio, aderendo alla manifestazione e rinnovando l’unità di intenti sulla questione con i cittadini.
Per tutti i comitati di cittadini coinvolti un segnale importante. “E’ significativo – ha detto la presidente dell’associazione culturale Il Castello, Elda Carlotti – che la manifestazione si svolga proprio a Nozzano, uno dei patrimoni più importanti della Lucchesia minacciato dall’elettrodotto”. Anche il presidente del comitato Chiatri, i suoi borghi e i suoi panorami, Bruno Kostner aderirà con gli altri membri alla fiaccolata: “C’è un patrimonio che è di tutti – dice – e che va assolutamente tutelato. Terna deve smetterla di prenderci in giro. Noi non siamo contro l’energia, ma la società deve garantire il servizio con tecniche innovative non proponendo un elettrodotto che devasta il territorio”.
E all’appello della mobilitazione hanno risposto non solo i Comuni ma anche i candidati al consiglio regionale. In molti non hanno fatto mancare la loro presenza all’assemblea, intervenendo al termine della discussione (non senza qualche protesta di alcuni che, tra i cittadini, hanno criticato la scelta di dare loro la parola). Erano presenti la candidata consigliera di Fratelli d’Italia, Marina Staccioli, con il candidato consigliere dello stesso partito, Marco Santi Guerrieri. A Nozzano è arrivata anche la candidata consigliera del Pd, Cecilia Carmassi. Anche Forza Italia, presente con il presidente del gruppo consiliare di Lucca, Marco Martinelli, ha ascoltato gli interventi dei comitati. Del resto nelle ultime settimane i membri del comitato Starc hanno potuto confrontarsi anche con la politica. I cittadini hanno incontrato il candidato governatore per il Pd Enrico Rossi e hanno ricevuto, proprio per un sopralluogo alla cava Batano di Balbano, il senatore di Forza Italia, Altero Matteoli, accompagnato dal candidato consigliere Giovanni Santini.
Al termine della serata l’assemblea ha approvato un documento che è stato consegnato a tutti i politici e candidati presenti. Una sorta di appello a portare avanti la battaglia contro l’elettrodotto. I cittadini dei Comuni coinvolti dal tracciato, riuniti in comitato, chiedono con questo atto “l’impegno concreto – si legge – a portare la loro voce in Regione Toscana contro il progetto del nuovo elettrodotto di Terna e a difendere le esigenze della salute e del territorio ove queste non siano già da ora rispettate”
“I cittadini infine ricordano – si prosegue – che sono unanimemente pronti a misure di contrasto e ad ogni forma di opposizione atta a difendere il proprio territorio per indurre la formulazione di progetti alternativi che garantiscano la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente mediante l’utilizzo di opportune e più avanzate tecnologie a garanzia del più basso impatto ambientale”.

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