Raccolta di firme contro l’antenna in via Guidiccioni

Scatta la raccolta di firme per fermare il ripetitore in via Guidiccioni a San Concordio. L’antenna, autorizzata dal Comune dopo il via libera del consiglio comunale, che ha detto sì al trasferimento dal tetto della scuola Esedra, è stata installata negli ultimi giorni ed è già nel mirino di tutti i residenti della zona. Il ripetitore è stato collocato sopra il tetto di una abitazione privata, che ha ovviamente avuto il via libera dagli uffici comunali. La questione aveva scatenato qualche polemica anche nel corso del consiglio comunale che aveva alla fine approvato la sua collocazione in via Guidiccioni. A soffiare sul fuoco era stata al consigliera del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi, che partendo dalla questione delle antenne si era lanciata in accuse all’amministrazione, tacciata di “truccare gli appalti” e “fare gli interessi dei privati”. Un attacco fermamente respinto dal sindaco, che ha ripreso la Giorgi invitandola ad andare in procura con le prove o altrimenti a tacere (Leggi).

La richiesta di trasloco dell’antenna. A chiedere lo spostamento della stazione radio era stato lo stesso gestore Wind, avanzando richiesta agli uffici comunali il 30 giugno scorso. Trattandosi della richiesta di installazione di una antenna fuori dalle aree preferenziali, aveva spiegato l’assessore all’ambiente, Francesco Raspini , era stato interessato anche l’osservatorio permanente, che ha espresso un parere interlocutorio, dando mandato all’ufficio a ricercare eventuali alternative.
Tra le proposte, quella di trasferire l’antenna al palo esistente al parcheggio Carducci, oppure al mercato ortofrutticolo o al parcheggio della stazione. “La prima soluzione – aveva spiegato in consiglio comunale Raspini – è incoerente con il regolamento urbanistico che vieta più di una stazione radio nel medesimo sito. Le altre due soluzioni sono invece state escluse dal gestore. Voglio chiarire che non si tratta di una nuova antenna, ma di un trasferimento di una stazione radio esistente”. L’Arpat, infine, aveva dato un parere favorevole ma condizionato all’espletamento di alcune prove e rilevamenti nell’area indicata per l’antenna.
La questione sta scatenando la dura reazione da parte dei residenti della zona, che temono soprattutto rischi per salute della comunità. Mossi dall’interesse comune, alcuni cittadini si stanno già mobilitando per raccogliere le firme contro l’installazione del ripetitore. I residenti in questo modo vogliono anche sensibilizzare l’amministrazione e conoscere i dati sulle emissioni della stazione radio in questione.

 

Valentina Polieri

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