Sigaro e design, workshop internazionale a Lucca foto

La manifattura tabacchi del presente, e soprattutto del futuro, e quella “vecchia” che si appresta ad avere un volto nuovo e tornare a disposizione della città e del territorio. E’ questo, nelle intenzioni, il minimo comune denominatore del Toscanolab workshop, una iniziativa puntata tutta sul design industriale, proposta dalle Manifatture Sigaro Toscano in sinergia con il Comune di Lucca.

La ricerca di nuovi stimoli e di innovazione trasforma così, ancora una volta, la città in sede di un laboratorio internazionale, al quale prendono parte 15 giovani designer provenienti dalle sedi Ied di tutto il mondo, dalla Cina, dal Brasile, dalla Spagna e perfino dall’Iran. E’ partita proprio stamani (20 luglio) la settimana di laboratori creativi e formazione, finanziata interamente da Manifatture Sigaro Toscano e i cui risultati e lavori avranno la loro cassa di risonanza anche ad Expo, con un allestimento previsto per settembre al Foodesinglab Adi. I temi del percorso di innovazione e creazione saranno territorio e agricoltura, ma tutto si svilupperà in un vero e proprio work in progress con il contributo degli art director Francesco Subioli e Marco Pietrosante e la tutor Sara Costantini che a Lucca portano una iniziativa già collaudata con successo in altre città, come Perugia. Il via simbolico alla settimana è stato dato questa mattina a Palazzo Orsetti, dove il project manager di Manifatture Sigaro Toscano, insieme ai direttori artistici, è stato accolto dal sindaco Alessandro Tambellini e dall’assessore all’urbanistica Serena Mammini che fin dall’inizio hanno creduto in questo progetto.
“Per noi si tratta di una iniziativa importante – ha sottolineato il primo cittadino – non solo perché arriva da un’azienda importante del territorio di cui apprezziamo l’impegno a volersi ulteriormente radicare a Lucca, ma soprattutto perché presto sarà di nuovo fruibile da tutti la vecchia Manifattura Tabacchi. In questo senso crediamo che anche in futuro collaborazioni del genere possano giovare ed avere importanti sviluppi”.
Arrivati alla spicciolata stamani in città, hanno fatto capolino anche a Palazzo Orsetti i 15 designer che si cimenteranno nell’impresa, trovando risposte e spunti nuovi al rapporto fra l’impresa, il territorio e l’agricoltura. Con un occhio ovviamente puntato alla produzione e lavorazione del sigaro toscano. Alla fine dei lavori (che si svolgeranno in parte allo stabilimento delle Manifatture Sigaro Toscano, in parte in alcuni luoghi del centro storico), sarà consegnato un premio al miglior progetto, ancora una volta nelle sale del Comune di Lucca. L’appuntamento chiuderà lunedì prossimo (27 luglio) il workshop che, come detto, non si svolgerà nel chiuso delle stanze ma cercherà una relazione con il tessuto cittadino e si doterà anche di un blog (www.toscanolab.org) dove verranno postati contenuti e immagini frutto del percorso elaborato dagli studenti partecipanti.
“Con questa iniziativa Manifatture Sigaro Toscano – ha detto Aurelio Latella – vuole promuovere una sorta di laboratorio e cantiere per il territorio, con la volontà e la speranza, in futuro, di coinvolgere nell’impresa anche altre aziende della Lucchesia. E’ un modo anche per esprimere un forte legame con questo territorio e l’attenzione non poteva che concentrarsi sulla città di Lucca. Per questo si è voluto fare un investimento, puntando sul design e l’esperienza di questi giovani”. “L’obiettivo – spiega Francesco Subioli – è quello di creare un circuito virtuoso fra imprese, territorio e giovani leve del design. Il progetto è stato portato in altre città e ha dato importanti frutti”.
La settimana di lavoro intensivo simulerà la vita da campus universitario e ad un’intensa attività giornaliera farà da risonanza lo spirito di condivisione tipico di queste esperienze formative in cui anche i momenti relazionali e conviviali sono utilizzati per approfondire l’argomento. “Abbiamo subito accolto questa iniziativa con piacere – ha spiegato l’assessore Mammini – perché lo sviluppo di queste competenze legato allo studio del territorio è un percorso che ci interessa e che anzi vorremmo portare ancora avanti”.
Il sigaro toscano, che ha una storia lunga 200 anni e rappresenta un esempio di eccellenza del prodotto italiano che unisce la qualità della materia prima coltivata esclusivamente in Italia, alla manifattura di alto livello qualitativo, sarà al centro del workshop. I lavori saranno fortemente marcati dalla volontà di legittimare il prodotto alla terra che lo produce, ai suoi abitanti, alla sua tradizione artigianale derivante dalla cultura rinascimentale. Anche per questo è prevista una visita ai siti produttivi del tabacco ad Arezzo e a quelli manifatturieri di Lucca, per dare ai designer una idea completa della filiera.
Il workshop sarà quindi impostato attraverso l’analisi di nuovi stili di vita, alla positività del prodotto legato alla terra, al tabacco visto come piante a sé capace di suscitare sensazioni differenti a seconda di come lo si utilizzi, ad un percorso sinestetico che sia in grado di evidenziare sapori e odori legati alla pianta e alla manifattura.

 

R.S.

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