A Lucca con Imt si accende la ‘Notte dei ricercatori’ foto

Cosa fanno realmente i ricercatori e perché il loro lavoro è importante per la nostra vita quotidiana? Ce lo spiega la Notte dei Ricercatori, un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca. Si svolge da 10 anni l’ultimo venerdì di settembre, contemporaneamente in oltre 300 città di tutta Europa. In Toscana l’evento si chiama Bright, a ricordare la brillante luce della ricerca scientifica, e coinvolgerà, oltre a Imt Lucca, anche Università, Istituti di Alta Formazione e Centri di Ricerca di Firenze, Pisa, Siena, Prato, Arezzo e Cascina.

La Regione Toscana ha infatti voluto realizzare una grande manifestazione corale, che aiuterà a comprendere l’importanza e l’utilità concreta della ricerca e, perché no, anche a evidenziarne il fascino. L’evento risveglierà l’interesse di persone di tutte le età, curiose di conoscere quale sia l’impatto della scienza nella vita di tutti i giorni. Toscana infatti non vuol dire solo storia, arte, olio e vino: è una regione ad alta concentrazione di attività legate a innovazione e ricerca. Il 25 settembre a Lucca la Notte dei Ricercatori si accenderà grazie a Imt, che con il patrocinio del Comune e in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca organizzerà nel complesso di San Francesco varie iniziative. Il programma è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a cui sono intervenuti il vice sindaco Ilaria Vietina, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Arturo Lattanzi e il direttore amministrativo di Imt Vincenzo Tedesco. Il vice sindaco Vietina ha ribadito il sostegno dell’amministrazione comunale alla Notte dei Ricercatori e l’assessorato alle politiche formative ha infatti trasmesso il messaggio a tutte le scuole della città, invitando le famiglie a partecipare a questa iniziativa che ha il pregio di unire la comunità della ricerca di tutta Europa in un’unica grande manifestazione. Il presidente Lattanzi ha ricordato il percorso fatto da Imt dalla sua fondazione nel 2005 ad oggi. Pur essendo un centro di eccellenza affermato e riconosciuto a livello internazionale, e cosa da non dimenticare un’università pubblica a cui si accede esclusivamente per merito, Imt ha ancora bisogno di crescere e deve quindi contare sul sostegno del territorio. La Notte dei Ricercatori sarà quindi un’ottima occasione per aprirsi alla città.
Vincenzo Tedesco ha illustrato il programma degli eventi. Dalle 17 alle 22 sarà aperta nei Chiostri del Complesso di San Francesco l’area degli stand, dove i ricercatori potranno illustrare ai visitatori le proprie attività in modo semplice e interattivo. Alcuni esempi sono stati portati direttamente dai ricercatori coinvolti. Rodolfo Metulini e i ricercatori del progetto ViWaN si occupano della rete globale degli scambi di acqua virtuale (intesa non come acqua che si beve ma come quella utilizzata nel commercio industriale). Questo tema di particolare attualità nell’anno dell’Expo è oggetto di numerosi studi: i flussi dell’acqua virtuale sono infatti legati a vari fattori, dall’esportazione dei prodotti agricoli ai movimenti dei migranti.
Massimo Minervini, ricercatore del progetto Phidias, spiegherà nel suo stand come l’analisi e l’elaborazione di immagini trovi applicazioni non solo in campo medico ma anche in agricoltura, ad esempio per selezionare le varietà di piante. Grazie a Walter Quattrociocchi e ai ricercatori del Laboratorio di Computational Social Science avremo modo di avvicinarci alle dinamiche della (dis)informazione al tempo dei social media e impareremo a difenderci dalle informazioni errate che circolano in rete.
Gianna Vivaldo e i suoi colleghi del progetto Multiplex fanno ricerca sui sistemi complessi. Nel loro stand spiegheranno come questa materia apparentemente così astratta abbia invece molte applicazioni e quale impatto sociale possono avere i loro studi (l’analisi dei post fatti su Twitter ad esempio è già stata usata in passato per cercare di prevedere gli esiti elettorali). Yesim Tonga illustrerà invece lo studio avviato da Imt per valutare l’impatto economico di Lucca Comics&Games.
Allo stand del professor Marco Paggi sarà possibile capire grazie alla meccanica cosa hanno in comune pannelli solari, carta e adesivi. Sarà inoltre aperto alle visite il laboratorio sperimentale di meccanica dei materiali, che si trova in quella che un tempo era l’officina aromataria del convento francescano.
A partire dalle 17 sarà possibile prendere parte alle visite guidate della singolare biblioteca di Imt, realizzata nella Chiesa di San Ponziano, e del campus – di solito non accessibile al pubblico – nel Complesso di San Francesco. Sarà l’occasione per conoscere la storia di questi luoghi e apprezzarne i lavori di restauro. Oltre alle guide, i visitatori saranno accompagnati dagli allievi dell’Istituto che illustreranno le attività di Imt e spiegheranno in prima persona quale sia l’impatto dell’alta formazione e della ricerca nelle loro e nelle nostre vite. Alle 17 prenderanno il via anche le conferenze, che si apriranno con l’incontro I musei e il loro pubblico (al museo di Villa Guinigi in via della Quarquonia). Emanuele Pellegrini, docente di Storia dell’Arte a Imt, e Antonia d’Aniello, direttrice dei musei nazionali di Lucca, discuteranno di come è cambiato nel corso dei secoli il pubblico che frequenta i musei. Attraverso alcune testimonianze concrete, analizzeranno inoltre come sono mutati il ruolo e l’organizzazione stessa dei musei e delle loro collezioni. Nell’auditorium Cappella Guinigi si terrà alle 18,30 la proiezione del video Destination Imt realizzato per Imt dal regista Antonio Nardone su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Alle 20 sarà il momento dell’aperitivo a base di prodotti tipici del nostro territorio. Alle 21 la serata proseguirà con la conferenza L’intelligenza delle Piante del professor Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio internazionale di Neurobiologia vegetale di Firenze, che spiegherà che le piante sono capaci di sofisticate strategie di comunicazione e difesa e di una vita sociale con aspetti così particolari da non trovare eguali in gran parte del mondo animale. Attraverso esempi, filmati e il racconto degli esperimenti condotti nel suo laboratorio, il professore farà cambiare per sempre il nostro modo di guardare le piante. La giornata si chiuderà in Piazza San Francesco con lo spettacolo che avrà inizio alle 22. Aprirà la scuola di danza Jellicle Dance che proporrà alcune esibizioni di flamenco, jazz, tip tap e danze dell’Ottocento; proseguirà con la performance del chitarrista Meme Lucarelli insieme ai ragazzi della scuola di musica H-Demia. Chiuderà la serata il concerto della band Fede & gli Infedeli che quella sera suonerà con un’ospite speciale: Emma Morton, concorrente di X Factor 2014. L’evento è organizzato grazie al supporto della Fondazione Area di Pisa.

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