Fiom Cgil: no a fusione della Camera del lavoro con Massa

Piena adesione alla manifestazione nazionale del prossimo 17 ottobre e secco no agli accorpamenti di Lucca, Versilia e Garfagnana e con Massa Carrara. Sono due dei temi principali contenuti nel documento approvato dal consiglio direttivo della Fiom Cgil provinciale che si è riunito stamani (28 settembre), registrando “con preoccupazione – si legge in una nota – il clima che si sta sempre più affermando nel nostro paese caratterizzato da tendenze autoritarie, tentativi di riduzione dei diritti e di semplificazioni forzose della complessità, con forti rischi per la democrazia. L’attacco al lavoro con il Job act ed il tentativo di manomettere il diritto di sciopero, insieme alla progressiva manomissione della costituzione con le leggi di riforma costituzionale, ne sono alcuni esempi eclatanti”.

E’ così che il consiglio direttivo aderisce ed invita i delegati a partecipare e ad estendere la partecipazione alla manifestazione nazionale del 17 ottobre prossimo ‘Miseria ladra’, altresì richiama “l’intera confederazione a rispondere con un’immediata adesione in quanto i temi in oggetto della manifestazione sono legati alla dissoluzione del sistema di welfare in Italia; per un reddito di garanzia, il lavoro, la solidarietà, i diritti”. “La povertà interessa oggi in Italia circa il 20% della popolazione e la disuguaglianza sta aumentando progressivamente, per cui occorre ripartire da questa realtà. Altresì, il consiglio direttivo – si legge ancora – ribadisce che l’attacco portato al contratto nazionale dalla confindustria con la complicità del governo (in linea con le imposizioni provenienti dalla Bce) deve essere considerato una priorità. Siamo impegnati in una consultazione con i lavoratori metalmeccanici per la costruzione di una piattaforma condivisa che abbia al centro la difesa dei due livelli di contrattazione, la difesa e la tenuta dei salari (anche con una defiscalizzazione), la questione degli appalti, della formazione e degli orari, nonché la necessità di intervenire con manovre di contrasto agli aspetti devastanti del Job act. A fronte dell’attacco esplicito del padronato registriamo un’assenza della politica confederale che ha lasciato sole le varie categorie di fronte ai propri rinnovi contrattuali. Anche le ultime vicende che hanno interessato il dibattito interno alla Cgil provinciale sono purtroppo caratterizzate da tratti di autoritarismo e dalla costante tendenza al non coinvolgimento dei lavoratori. Ciò vale sia per l’intenzione di arrivare, senza una motivazione chiara che ne espliciti le ragioni, all’unificazione tra le due Camere del Lavoro di Lucca e Massa Carrara, che per la questione delle zone Lucca, Versilia e Garfagnana. Parte dal non aver messo a disposizione le risorse finanziarie necessarie all’agibilità del responsabile di zona della Garfagnana e all’intenzione di revocare l’incarico all’attuale responsabile della zona della Versilia, con decisione unilaterale della segreteria confederale provinciale, senza coinvolgere i lavoratori e gli iscritti della zona stessa e senza che le ragioni di tale decisione sia stata esplicitata e giustificata. Il Consiglio direttivo della Fiom Cgil provinciale, nel richiamare l’ordine del giorno approvato al congresso ribadisce la non fattibilità del processo di unificazione portato avanti dalla segreteria confederale provinciale. Altresì, ravvisa che la vera priorità sia quella di riportare la Cgil provinciale al centro del dibattito sociale attraverso il rilancio delle zone in modo serio che, oltre ad estendere la partecipazione della propria base, permetta favorire il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo, degli studenti, dei precari e di tutti coloro che risentono dei limiti di democrazia e di diritti in atto”.

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