Un presidio contro l’Isis ma anche per dire no alle guerre della Nato. L’iniziativa firmata da Torpedo Lucca si è invece schierata a favore del popolo curdo, l’unica forza di terra che è impegnata, finora, a contrastare i miliziani del sedicente Stato islamico. I giovani hanno ribadito le loro posizioni oggi pomeriggio (20 novembre) organizzando un presidio sotto il loggiato di Palazzo Pretorio. Ma non c’erano soltanto ragazzi, anche adulti si sono fermati e hanno partecipato alla manifestazione, confrontandosi sui tragici fatti di Parigi. Al termine del presidio, alcuni striscioni che sono stati stesi a palazzo Pretorio, sono stati portati sotto la prefettura di Lucca.

“La violenza jihadista sconvolge la Francia e l’Europa – si legge in un volantino diffuso dai manifestanti -. I 130 morti di Parigi pagano il prezzo di 15 anni di guerre di ‘esportazione della democrazia’, che hanno destabilizzato intere regioni del Medio Oriente, seminato terrore, morte, distruzione di case, ospedali, scuole, ridotto al Medioevo interi paesi, spinto popolazioni a migrare verso l’Europa per salvarsi. In questi giorni dobbiamo dunque piangere i morti ma soprattutto, se vogliamo evitare ulteriori catastrofi, dobbiamo mantenere la lucidità. I bombardamenti su Raqqa decisi come rappresaglia dal presidente francesce Hollande insieme al suo invito agli altri paesi europei a condurre un intervento armato su vasta scala in Siria aprono fi fronte a noi degli scenari di guerra funesti che è necessario scongiurare se vogliamo evitare che la situazione precipiti”. Poi la ricetta: “Contro il fanatismo e la barbarie dell’Isis rilanciamo auto-organizzazione e anticapitalismo come strumenti per costruire un progetto di riscatto per tutti gli sfruttati. A Parigi, in Kurdistan, e in tutta Europa”.