A Lucca un convegno sulla cremazione dei defunti

Il 26 novembre, alle 17,45, al centro culturale Agorà, in piazza dei Servi, si terrà il convegno Il perché di una scelta, organizzato dalla Società di Cremazione di Lucca, di recente costituzione, che, nell’occasione, verrà presentata alla cittadinanza dalla presidente Isabella Borella. Aprirà il convegno Franco Lapini, presidente Federazione Italiana Cremazione. Interverranno come relatori Sergio Castelli (presidente del Consorzio toscano delle So.crem), che affronterà l’argomento dal punto di vista storico illustrando La nascita e lo spirito delle società di cremazione in Italia e Andrea Salvini (dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa), che approfondirà gli aspetti filosofici e sociologici della questione, presentando i risultati di una indagine condotta nell’area pisana: La cremazione. Le ragioni di una scelta.

La spinta a creare un Movimento Cremazionista a Lucca è nata in seguito all’interesse suscitato da due convegni, organizzati dalla Croce Verde Pubblica Assistenza di Lucca: Riflessioni sulla libertà: il testamento biologico, in collaborazione con la Lidu (Lega Internazionale per i Diritti dell’Uomo), del 2011, e il successivo, sul tema della cremazione, dal titolo Libertà di scegliere di sé, del 2013, che ha visto la partecipazione, tra i relatori, di Giampaolo Berti (presidente So.crem Livorno) e di Franco Lapini (presidente Federazione Italiana Cremazione).
Il dibattito acceso da questo percorso di riflessione sul diritto alla libertà di pensiero e sul rispetto delle scelte individuali, compresa quella di ottenere in vita il riconoscimento delle volontà relative al post mortem, ha convinto molti degli interessati che i tempi fossero maturi per la costituzione di una Associazione dotata di autonomia giuridica e operativa.
Il 18 dicembre 2014 è stata pertanto fondata la prima So.crem di Lucca, una associazione di promozione sociale i cui soci fondatori hanno la finalità di sostenere e diffondere la filosofia della cremazione, nel segno di una rivoluzione culturale che porti all’affermazione di nuovi valori umani, a partire dal rispetto della volontà del defunto e del dolore dei congiunti.
La pratica della cremazione è stata riscoperta nel mondo occidentale solo negli ultimi due secoli, dopo che il passaggio dal paganesimo al cristianesimo e l’ostilità manifestata dalla chiesa cattolica avevano portato a sostituirla con l’inumazione.
In Italia la prima cremazione fu effettuata nel 1822, quando la salma del poeta inglese Percy Bysshe Shelley, annegato nel golfo di La Spezia, fu bruciata sulla spiaggia di Viareggio sopra una pira sparsa di balsami per volontà dell’amico Byron. Fu questo il primo atto di una lunga battaglia che vide successivamente la nascita delle prime società per la cremazione e un progressivo incremento del numero dei suoi sostenitori.
Negli ultimi anni anche varie Chiese cristiane si sono pronunciate nei confronti di tale uso in
modo più flessibile rispetto al passato, forse anche per considerazioni legate alle problematiche
ambientaliste. Anche la Chiesa Cattolica, con un’istruzione del Sant’Offizio del 1963, successivamente
recepita nel Codice di diritto canonico del 1983, ammette oggi la cremazione come compatibile con la
fede cristiana, essendo ormai una scelta compiuta da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.